L’Acr Messina risponde picche a Barberis: la società non è in vendita

L’Acr Messina risponde picche a Barberis: la società non è in vendita

L’Acr Messina risponde picche a Barberis: la società non è in vendita

sabato 08 Agosto 2009 - 09:41

Di Lullo chiede ai tifosi una “treguea pacifica”, confermando di stare lavorando per una squadra all’altezza, ma che dovrà essere giudicata alla chiusura del calcio mercato

Come non detto. L’Acr Messina, dopo la nuova offerta ufficiale per rilevare il club presentata ieri dalla cordata rappresentata da Pier Carlo Barberis, risponde di nuovo picche, nonostante la cifra portata fino a cinquecentomila euro e pronta ad essere versata in un’unica rata. “In un recente comunicato stampa, che volutamente avevamo formulato laconicamente, a scanso di equivoci e possibili varie interpretazioni, avevamo espresso la nostra ferma e precisa determinazione di non alienare l’Acr. Messina al di là di ogni possibile offerta – scrive Alfredo Di Lullo. La proprietà dell’Acr Messina ribadisce, ancora oggi, di non avere alcuna intenzione di cedere la società a chicchessia ed a prescindere dall’entità dell’offerta economica. Questa posizione è da intendersi assolutamente definitiva ed esaustiva. Quando abbiamo deciso di partecipare all’aggiudicazione della cessione del ramo d’azienda sportivo del Fc Messina all’asta giudiziaria del 23 marzo scorso, lo abbiamo fatto con la convinzione e la certezza assoluta di poter contribuire a restituire alla città di Messina i fasti calcistici del recente passato. Abbiamo certamente commesso degli errori nel corso di questi mesi. Errori originati dall’eccessivo entusiasmo e dalla troppa voglia di dimostrare la bontà delle nostre intenzioni nel tentativo di ottenere la fiducia della tifoseria e dei cittadini messinesi tutti. Ma ancora oggi questa società è fermamente convinta di poter riuscire a ricreare entusiasmo ed unità di intenti”.

Ancora buone ambizioni, che si scontrano però con gli umori della piazza, già abbondantemente stanca di promesse non mantenute e di una disorganizzazione che è stata sotto gli occhi di tutti. “Affronteremo il prossimo campionato di Serie D con una formazione altamente competitiva e la cui valenza potrà essere misurata solo dopo la chiusura del cosiddetto calciomercato”, continua Di Lullo.

Poi si torna sul perché l’Acr, dopo avere messo in vendita il club per pochi giorni a Luglio, adesso non ne vuole più sapere, nonostante gli appelli provenienti dalla parte più sostanziosa della tifoseria. Tifoseria nei confronti della quale, Di Lullo tende la mano e chiede una tregua pacifica: “Vogliamo altresì precisare che questa nostra determinazione a non cedere il Messina non vuole assolutamente rappresentare un guanto di sfida lanciato nei confronti dei tifosi messinesi. A loro diciamo che comprendiamo il giustificato stato d’animo e vogliamo rassicurarli circa le nostre intenzioni. I nostri obiettivi sono identici ai loro, la nostra voglia di palcoscenici più consoni al blasone della prestigiosa maglia biancoscudata è identica alla loro. Vogliamo con loro essere protagonisti del rilancio dello sport più bello del mondo nella meravigliosa città di Messina. Non parliamo il vostro dialetto, siamo stranieri, ma vogliamo imparare a far parte di voi. Non vi chiediamo di firmare una cambiale in bianco. Ma solo di consentirci di poter dimostrare la veridicità di quanto stiamo affermando. Chiediamo ai tifosi del Messina, per il bene del Messina, una tregua pacificatrice. Solo così potremo più facilmente e meglio raggiungere l’obiettivo comune di vedere sul campo una squadra forte e vincente”.

Ma non è finita. Perché c’è anche la risposta finale per Barberis e potenziali compagni d’avventura: “Nel frattempo stiamo operando in un contesto reso ancor più complicato dalla ridda di voci sulla possibile cessione. Per questo motivo abbiamo dato mandato all’avvocato Corrado Martelli di tutelare l’immagine della società nelle sedi competenti ove ravvisi che le reiterate offerte d’acquisto fin qui presentate e la continua esposizione mediatica di presunti possibili acquirenti abbiano potuto crearle nocumento nello svolgimento della sua attività”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007