Acr Messina. La serenità del quinto risultato utile consecutivo deve trasformarsi in determinazione contro Trapani e Lamezia

Acr Messina. La serenità del quinto risultato utile consecutivo deve trasformarsi in determinazione contro Trapani e Lamezia

Acr Messina. La serenità del quinto risultato utile consecutivo deve trasformarsi in determinazione contro Trapani e Lamezia

lunedì 07 Dicembre 2009 - 19:43

Si è aperto con una vittoria il nuovo ciclo di Infantino, ma nei prossimi due turni l’avversario non sarà l’Adrano. Finale di campionato con il botto per i giallorossi: l’obiettivo è fare bene, poi pensare al mercato

Il quinto risultato utile consecutivo non deve far calare la concentrazione in casa Acr Messina. E a dire il vero la tensione sembra essere rimasta alta. Lo si è “letto” ieri, nei volti dei calciatori negli spogliatoi dello “Stadio dell’Etna” di Adrano. Un atteggiamento non determinato esclusivamente dalla facilità dell’impegno contro i “giovani” di casa, che nonostante l’ammirabile determinazione hanno capitolato davanti all’inesperienza, alla drammatica situazione societaria e soprattutto al netto divario tecnico e qualitativo con la compagine giallorossa.

Si può dire che il Messina in terra etnea abbia chiuso una fase di questo campionato. Lo ha fatto con il ritorno di Pietro Infantino sulla panchina, rientrato alla base dopo le dimissioni arrivate a seguito della sconfitta interna con l’Hinterreggio (9giornata), l’ultima di tre consecutive. E il fatto che questo ricongiungimento abbia “partorito” una vittoria nella prima gara, anche se come detto l’avversario non era dei più temibili, può rappresentare uno stimolo soprattutto sul morale e sulla voglia di lavorare del tecnico.

Infantino era ed è rimasto uno di casa, pienamente integrato nel progetto Acr nonostante fosse arrivato in riva allo Stretto nel corso dell’ “era Pecorelli”. Il legame con la proprietà è rappresentato proprio da colui che fino alla gara con l’Avellino lo aveva sostituito, egregiamente, dopo la brevissima parentesi di Pirozzi: Eugenio Labonia, rimasto oggi secondo di Infantino. «Sono felice di fare parte ancora di questa realtà – ha affermato ieri l’ex Rieti -, ho la fiducia della dirigenza, dovrò ripagarla. Gli obiettivi continuano ad essere importanti ma mi rendo conto che le difficoltà sono ancora tante. Faremo di tutto per raggiungere le zone che competono a questa piazza».

L’ambiente ha ritrovato serenità: con i risultati, con le motivazioni, con un rilancio (anche se non ampiamente esaltante) in classifica. Oggi la formazione giallorossa, rispetto al primo ciclo Infantino, ha un altro volto. E’ cambiata e continua a mutare la rosa rispetto all’organico iniziale, allora composta da tanti atleti, spesso in soprannumero in alcuni ruoli, ma che spesso non riuscivano a -fare gruppo-. La squadra ha trovato un’identità di gioco e anche gli under cominciano a rendere di più. Ma è adesso che bisognerà davvero fare sul serio.

Prima della sosta natalizia i giallorossi dovranno affrontare due big del campionato, attrezzate per fare bene, puntare in alto, vincere. Il Trapani domenica prossima, la Vigor Lamezia il 20 dicembre. Due impegni fondamentali: «I punti conquistati in queste settimane premiano il lavoro svolto durante la settimana – ha affermato il capitano Arturo Di Napoli -, i sacrifici per invertire la rotta e dimostrare il nostro valore. Adesso però possiamo capire quanto valiamo». Parole, quelle dell’attaccante, che testimoniano l’attesa che c’è in casa Acr in vista di questo finale d’anno che potrebbe rilanciare le ambizioni dei peloritani. Fare punti vorrebbe dire per lo meno avvicinarsi alle zone alte della graduatoria, ma è soprattutto giocando bene che si dimostrerebbe di essere all’altezza di formazioni che fin qui hanno fatto la voce grossa in questo campionato.

Contro i calabresi Infantino potrà contare anche su Cosimo Sarli (che verrà presentato mercoledì). Un acquisto che rende il potenziale offensivo della squadra esplosivo e lancia un segnale preciso, ribadito da Di Lullo la scorsa settimana: «Puntiamo ancora alla vittoria del torneo». Ieri si è visto anche un ottimo Piccolo, che nel secondo tempo ha fatto girare la palla, ha recuperato palloni, ha dialogato con i compagni, ha tirato in porta. Un rinforzo che potrà risultare importante per il proseguo del campionato, in coppia con Cervillera o in alternativa, viste le buone prestazioni di Dall’Oglio. Si attende ancora l’esordio di Giardina ma è tutto il Messina ad essere ancora un “cantiere aperto”, all’interno del quale, il Ds Avallone, proverà ad aggiungere altre forze per costruire una struttura stabile in grado di arrivare ai piani alti. Si cerca un portiere under, viste le incertezze manifestate anche ieri da Giorgi. Si cerca anche un altro elemento in difesa, per incrementare un reparto che con Alizzi, Romeo, D’Urso, Altobello e quando serve il “tuttofare” Sabatino, è apparso ben equilibrato. Qualcuno, diversi, andranno via.

Insomma lavori in corso, ma vietato guardare troppo avanti. Bisogna pensare a Trapani, poi alla Vigor, altrimenti tutto ciò che stato fatto o ciò che si farà, potrebbe risultare vano.

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