La proprietà attraverso un comunicato dichiara che il termine fissato per l'acquisizione del club è scaduto lo scorso 9 luglio: -Basta chiacchiere solo per farsi pubblicità gratuita-. Intanto torna alla carica anche Rodi
Con un comunicato ufficiale l’Acr Messina torna sulle trattative per la cessione del club. A distanza di qualche giorno dal termine fissato a ridosso del confronto Bonina-Barberis-Santoro, l’attuale proprietà giallorossa rende noto che la società non è più in vendita, pregando dunque -chiunque- di smetterla con le -chiacchiere-. -L’Acr Messina, nonostante si sia ripromessa di restare in silenzio stampa fino a quando l’organizzazioen per la prossima stagione sportiva non fosse stata completata – si legge – per rendere chiara la situazione ai tifosi ad alla città di Messina, in riferimento ai ‘proclami’ sull’acquisto che appaiono quotidianamente sulla stampa cittadina, dichiara che la settimana concessa agli imprenditori messinesi e non per l’acquisto della società, è scaduta in data 9 luglio. Nessuno si è fatto avanti in maniera ufficiale o ufficiosa con la proprietà, per rendere effettivo tale acquisto o probabile interessamento-.
Poi Di Lullo e compagni d’avventura guardano avanti: -Chiediamo – concludono – di lasciare lavorare chi veramente si sta impegnando per fare calcio nella città di Messina, che sicuramente oltre all’impegno economico sta investendo tempo e fatica per riuscire a completare un organico in grado di affrontare un grande e soddisfacente campionato-. Messaggio abbastanza chiaro, salvo quello che intanto continua a muoversi in città e lontano da Messina. L’incontro tra Bonina e l’imprenditore milanese Pasquale De Domenico ad esempio, confermato per oggi. I contatti bolognesi dell’ex legale della società Maurilio D’Angelo, alla ricerca di possibili acquirenti che possano rilevare il club. Strategia o obiettivo concreto di proseguire il cammino intrapreso lo scorso marzo?
Intanto, come se la condizione non fosse già abbastanza umiliante per la tifoseria, è tornato alla carica anche Giuseppe Rodi, comunicando che mercoledì 15 luglio, l’Fc Sporting Messina ha formalizzato apposita istanza di ammissione/ripescaggio in Seconda Divisione Pro (ex Serie C2). -Con lo stesso atto, inoltrato alla Figc ed alla Lega Pro – scrive -nonchè ai rispettivi Presidenti, la Società ha evidenziato di essere contestualmente disponibile a rinunciare all’instaurando ricorso amministrativo (innanzi al competente TAR) avverso al rigetto di ammissione del Lodo Petrucci (dello scorso anno) ed, altresì ha manifestato la disponibilità a rinunciare anche alla consistente richiesta di risarcimento danni (riservata precedentemente e preannunciata nei giorni scorsi)-. Poi un attacco all’Acr Messina: -In futuro dovrebbe valutare il rischio di incorrere in una azione legale in quanto la denominazione è stata da me preliminarmente costituita circa tre anni fa. Poi, nella scorsa estate, dopo aver riferito la predetta denominazione (Associazione Calcio Rinascita Messina) ad una persona, fu usata la stessa denominazione (quasi ad iniziativa di ostacolo sia all’ammissione del Lodo Petrucci ed ammissione alla Serie D) senza aver costituito la predetta Società. Recentemente, dopo la mia partecipazione all’acquisizione del titolo della fallita Fc Messina Peloro mediante offerta simbolica, è stata costituita una pari ragione sociale-.
Sembra di essere tornati alla scorsa estate, stessi copioni, stesse trame, anche se qualche personaggio è cambiato. Speriamo che almeno l’epilogo sia diverso. Speriamo.
Emanuele Rigano
foto Dino Sturiale
