Si attende la risposta di Palazzo Zanca alla missiva inviata dalla società peloritana. C'è tempo fino a venerdì, le piste sono due, con tempi diversi. Il presidente del cons.com. Pippo Previti: -In attesa di conoscere le determinazioni assunte dal sindaco e di acquisire l'eventuale proposta di convenzione per il successivo iter-
Tra i punti espressamente richiesti dalla Lega Pro per la presentazione di domanda di ripescaggio, oltre alle necessari fidejussioni, c’è la -dichiarazione relativa alla disponibilità dell’impianto sportivo, rilasciata dall’Ente proprietario dello stesso, con indicazione della capienza e specificazione del numero dei posti nei vari settori per tutta l’attività agonistica, organizzata dalla Lega Pro, comprese espressamente le eventuali gare di Play off e Play Out-.
Nella missiva inviata qualche giorno fa dall’Acr Messina al sindaco, ai capigruppo del Comune e al presidente del consiglio comunale, è stata richiesta -la concessione della dichiarazione di disponibilità dell’impianto sportivo San Filippo e la relativa Licenza d’uso-, ma anche la -stipula del contratto o convenzione per l’uso dell’immobile-, indirizzata al Consiglio Comunale.
Da ciò si deduce dunque che le due strade possono essere separate. Il -semplice- utilizzo per fini sportivi dell’impianto infatti, è cosa assolutamente diversa dalla stipula di una convenzione, a maggior ragione se esclusiva, per lo stadio. L’Acr ha fatto capire nella lettera inviata alle Istituzioni che in caso di serie D si -accontenterebbe- della conferma del Comodato d’uso concesso con delibera n.801 del 23/10/2009. Comodato che comunque dovrebbe essere contrattualmente (ed economicamente) definito per evitare le incomprensioni sorte al termine della stagione (vedi Caliò, Buzzanca, Acr). In caso contrario, se la società dovesse tornare tra i professionisti, l’obiettivo sarebbe la stipula del contratto o convenzione per l’uso dell’immobile.
Due ipotesi che, come detto, camminano su binari separati. Per la domanda di ripescaggio, come richiesto dalla Federazione, basterebbe la -disponibilità dell’impianto- che dovrebbe poter essere concessa con atto del solo sindaco e quindi con un risparmio di tempo notevole. La domanda per il San Filippo è già stata avanzata dal Milazzo, nelle more dei lavori al Grotta Polifemo, e dal Città di Messina, intenzionato a giocare nello stesso stadio nel caso in cui non dovesse essere pronto il Celeste (comunque nella giornata di sabato). Dunque una concessione che stando così le cose, basterebbe anche al Messina.
Discorso diverso per una -convenzione per l’uso dell’immobile-. Oltre alla volontà espressa dal sindaco infatti, bisognerebbe comunque passare dal consiglio comunale, chiamato ad esprimersi. In questo caso i tempi si allungherebbero, con la quasi certezza che difficilmente tutti i passaggi deliberativi riuscirebbero a concludersi entro venerdì, giorno ultimo per presentare le domande di ripescaggio.
Sull’ipotetica convenzione, con una nota inviata oggi a Buzzanca, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Previti si è così espresso: -Nel sostenere e condividere la richiesta dell’Acr per la concessione dell’impianto sportivo – ha scritto Previti -, si resta in attesa di conoscere le determinazioni assunte e di acquisire l’eventuale proposta di convenzione per il successivo iter”. Una presa di posizione dell’esponente dell’Mpa che pare già essere condivisa da una parte del PdL, ma che dovrebbe essere accettata dall’intero consiglio. Il primo passaggio è comunque legato alla volontà di Buzzanca. Per quanto riguarda i tempi, per evitare di perdere il treno del ripescaggio, sarebbe bene intanto ragionare anche sulla -sola- disponibilità dell’impianto o su un’altra soluzione -provvisoria-. (E.Rigano)
