Lo conferma il legale della società di Di Lullo, Maurillio D'Angelo: «Adesso dovremo tranquillizzare i tifosi dopo le voci delle ultime settimane». Capitolo stadi: gli impianti tornano al Comune, nei prossimi giorni confronto con la società
Adesso è ufficiale: l’Acr Messina, nelle persone dell’amministratore unico Alfredo Di Lullo e del legale rappresentante Maurillio D’Angelo, ha preso oggi possesso del ramo sportivo dell’Fc Messina, aggiudicato alla neonata società nell’asta del 23 marzo scorso per 210mila euro. La conferma all’indiscrezione da noi data in giornata arriva direttamente da D’Angelo: «Anche questo passaggio è compiuto – dichiara soddisfatto – adesso sarà nostro dovere tranquillizzare i tifosi dopo le tante voci delle ultime settimane, contribuendo ad abbassare un po’ i toni». Altro chiarimento ci sarà sui rapporti col curatore, mantenutisi buoni, a detta di D’Angelo, nonostante il vespaio degli ultimi giorni.
La notizia dell’avvenuta consegna del ramo sportivo assume una certa rilevanza anche alla luce del fasciolo aperto dalla Procura contro ignoti, con ipotesi di reato di turbativa d’asta. Uno degli aspetti sui quali i sostituti titolari dell’inchiesta, Di Giorgio e Monaco, vogliono vederci chiaro, infatti, si collega al perché nonostante il decreto di trasferimento emesso e firmato dal giudice fallimentare Cosimo D’Arrigo lo scorso 1 aprile, l’immissione in possesso da parte del nuovo gruppo non fosse successivamente avvenuta.
Consumato anche un altro passaggio di consegne: gli stadi San Filippo e Celeste sono ufficialmente tornati in possesso del Comune. Nelle prossime settimane, in ogni caso, l’amministrazione di Palazzo Zanca e i rappresentanti dell’Acr Messina si confronteranno sul tema stadi, studiando una nuova concessione ad uso sportivo, non escludendo l’ipotesi di una convenzione.
Intanto la squadra prepara la trasferta di Adrano, match delicato in vista del rush salvezza. Cinque gare separano i giallorossi dal termine del campionato, una cammino infuocato per evitare i playout. Ancora una volta Di Maria e i suoi ragazzi provano ad isolarsi dalle notizie provenienti dall’ “esterno”, in cerca della concentrazione giusta per andare a far punti in terra etnea. Non ci sarà il catanese Niceforo, fermato dal giudice sportivo, ed in dubbio c’è anche Quinto.
E. Rigano
(foto Dino Sturiale)
