Di Lullo lascia la presidenza. A ricoprire il ruolo di vice Eugenio Labonia, direttore generale Ceccaroni. Dal 21 luglio inizia il ritiro pre-campionato. Conferenza svoltasi in un clima incandescente, contestazione dei tifosi

L’Acr Messina svela le sue prime “carte” e lo fa nel corso della conferenza stampa convocata per questa mattina allo stadio San Filippo dopo diverse settimane di silenzio. Settimane nel corso delle quali ha fatto il proprio ingresso sul panorama calcistico cittadino la società “Città di Messina”, che ha rilevato l’Usd Camaro della famiglia Chiofalo.

Le maggiori novità sono quelle di vertice: il presidente Alfedo Di Lullo ha infatti rassegnato le proprie dimissioni, lasciando il posto ad Arturo Di Mascio. Due i vicepresidenti: Nunzio Stelitano, ginecologo calabrese che da anni opera a Messina, lo scorso anno vicino all’Igea Virtus seppur senza cariche ufficiali, e l’avv. Vincenzo Bonavita, già legale del gruppo campano nella vicenda della denuncia presentata alla Procura federale per il presunto che avrebbe coinvolto la stagione scorsa del Messina e negli ultimi giorni rappresentata di una cordata che avrebbe dovuto rilevare il Milazzo. Giovanni Santodonato sarà invece consigliere del presidente con delega al settore giovanile. A dirigere la panchina sarà invece Sergio Campolo, accompagnato nella nuova avventura da Eugenio Labonia, che torna a ricoprire l’incarico di vice. La scelta del direttore generale è invece ricaduta su Antonio Ciccarone, ex-dirigente della Paganese. Il nuovo addetto stampa sarà Silvano Arbuse.

Questi i primi nuovi tasselli in casa Acr che a partire dal 21 luglio, fino al prossimo 12 agosto, sarà impegnata in ritiro all’hotel Della Torre di Trevi, in provincia di Foligno. Obiettivo della società ripartire con la giusta marcia. Ma i tifosi presenti all’incontro non sembrano d’accordo con le novità annunciate, ed invitano gli attuali vertici societari ad abbandonare la piazza. Alla conferenza stampa era presente anche Eziolino Capuano, allenatore abituato a categorie di prima e seconda divisione, che più volte ha dichiarato di non sentirsela di allenare in una categoria poco conosciuta come la serie D, e comunque non ricoprirà alcuna carica ufficiale. (Foto Davide Billa)