A distanza di qualche minuto dall’annuncio dell'incontro congiunto, confermato da un comunicato ufficiale delle 15, arrivano le precisazioni del primo cittadino. Una situazione davvero paradossale

A distanza di pochi minuti dalla conferma della conferenza stampa congiunta Bonina-Buzzanca (ribadita da un comunicato stampa delle 15.12), che a questo punto “dovrebbe” tenersi domani mattina alle 10:15 nel Salone delle Bandiere del Comune, arriva la pronta smentita del sindaco. “La mia presenza non è confermata – ha dichiarato il primo cittadino – domani sarò a Palermo e non potrò presenziare”. Una precisazione, riferitaci telefonicamente, che va in controtendenza con quanto riportato poco prima dal suo concittadino. Bonina infatti, aveva dichiarato: “domani illustreremo la situazione come è ad oggi”. Andando anche oltre, incalzato dalle nostre domande.

E altre novità?

“Nessuna particolare, servono fatti concreti e non chiacchiere. Un interessamento deve essere seguito dalla volontà determinata di procedere”.

Sul fronte De Domenico, appuntamento confermato a giovedì?

“Si, ma sarà un approccio come ve ne sono stati altri”.

Niente di delineato, c’è dunque la possibilità di coinvolgere ancora altri soggetti?

“Siamo aperti a tutto”.

Una situazione strana quella venutasi creare, probabilmente frutto di un’incomprensione, speriamo almeno sia così. Anche perché l’imprenditore barcellonese, avvistato stamattina a Palazzo Zanca, ha ormai come obiettivo dichiarato quello di riuscire a fare calcio in città e sarebbe un peccato fare “scappare” anche lui. Oggi, domani, fra una settimana, tre mesi o anche un anno o più. Certo è però, che l’attuale situazione risulta altamente propiziatoria per avviare un’avventura di questo tipo. Una piazza calda, sofferente da mesi e pronta a scoppiare d’entusiasmo. Una società, l’Acr, al momento sana e senza debiti. Il tempo, che nonostante stringa, potrebbe permettere a Bonina, con le sue competenze, di mettere in piedi una rosa competitiva per lottare per la promozione immediata in C2. E’ vero però, serve programmazione e soprattutto un gruppo forte per non rischiare di perdersi in mezzo al cammino. E serve l’appoggio della politica, che ancora oggi sembra tentennare, non riuscendosi a prendere le proprie responsabilità. Così come l’imprenditoria locale, che continua a latitare nonostante i tanti appelli lanciati dai tifosi in questi mesi. Probabilmente la passione non basta per crederci, anche se poi allo stadio, ci vanno tutti, quando si vince…L’appello comunque è rinnovato, se ci sono ancora imprenditori messinesi che si sentono orgogliosi di essere tali, questo è uno dei momenti giusti per dimostrarlo, così come per i nostri -amministratori-.