Criniti-Bonina: preliminare di cessione per l’Igea Virtus

Criniti-Bonina: preliminare di cessione per l’Igea Virtus

Criniti-Bonina: preliminare di cessione per l’Igea Virtus

mercoledì 08 Aprile 2009 - 16:13

La famiglia di origini catanzaresi, dopo aver tentato di rilevare il Messina all’asta, punta sulla squadra della provincia. Bonina: “Spero che l’operazione vada a buon fine. Vincolante il proseguo dell’attività a Barcellona”. Il gruppo Santoro-Cazzaniga aveva provato a rilevare il titolo per portarlo a Messina. Andrà all’asta il 30% della società

Nuova colpo a sorpresa nel mondo del calcio della nostra provincia. Oggi pomeriggio il presidente dell’Igea Virtus Immacolato Bonina ha comunicato attraverso una conferenza stampa, di avere firmato un preliminare d’accordo con Giuseppe Criniti, fratello dei due ex calciatori Totò e Gianfranco, quest’ultimo in passato all’Igea. La famiglia calabrese aveva provato ad aggiudicarsi il ramo sportivo dell’Fc Messina nell’asta dello scorso 23 marzo, poi andata all’Acr Messina di Alfredo Di Lullo. Non si tratta ancora di un accordo definitivo, ma di una scrittura privata vincolata ad alcune condizioni. In primis, che il titolo rimanga a Barcellona. Ci ha tenuto a ribadirlo più volte, con forza, l’attuale presidente Bonina: “Non si parla solo di aspetti economici ma anche di cuore. Loro sanno che questo per me è fondamentale ma hanno espresso la loro volontà di puntare sulla piazza”. Poi vincolante affinché l’operazione vada a buon fine è che la squadra si salvi, mantenga la C2. Per questo Bonina ha garantito il massimo sforzo per il raggiungimento dell’obiettivo in questo campionato. Terzo punto, necessario al pari dei primi due, che il curatore fallimentare Domenico Cataldo, delegato per il fallimento dell’Fc Messina, dia il benestare al passaggio. Ciò perché, come molti di voi sapranno, il 30% dell’Igea Virtus rimane ancora di proprietà della squadra peloritana e non è stato trasferito all’Acr Messina, nuova proprietaria. Questo perché la quota azionaria del club igeano, non è stata inserita nell’elenco dei beni ceduti nell’asta senza incanto. Dunque per definire a chi andrà questo 30%, bisognerà provvedere ad una nuova asta e potrebbe andare a chiunque (attualmente ne risponde il curatore).

L’impegno. Nel testo viene specificato che la famiglia Criniti sarà obbligata a mantenere in vita per almeno quattro anni la squadra. Costo del trasferimento del 70% della società, da Bonina al gruppo catanzarese, 400 mila euro, compresi eventuali debiti (cioè per un massimo di 400 mila euro), più ovviamente gli altri oneri e impegni previsti per il mantenimento del club. Come detto, nonostante al momento si tratti solo di un accordo preliminare, Bonina si è detto fiducioso per la buona riuscita del passaggio di consegne. “Mi sembra un gruppo determinato e deciso – ha commentato. Non è riuscito a investire a Messina, ma l’interesse per il calcio è evidente. Non è ancora niente di ufficiale ma è giusto che la città sappia di questa possibilità. Mi hanno chiesto eventualmente di rimanere con loro in minoranza, ma io non me la sento di continuare”.

Adesso la prossima tappa è fissata per il 25 maggio, giorno in cui scadrà il termine per chiudere l’eventuale accordo e firmare l’atto definitivo di vendita. Dieci giorni prima terminerà il campionato e si saprà se l’Igea avrà mantenuto la categoria. Al contempo i Criniti avranno avuto tutto il tempo per calcolare i costi e la convenienza dell’operazione.

“Dal punto di vista logistico-burocratico avranno il mio supporto, – continua Bonina – ma so già che si stanno organizzando per individuare una sede e altro tipo di strutture. Sono contento perché se dovessi lasciarla, abbandono una squadra assolutamente sana dopo 12 anni, senza debiti particolari. Lascio una rosa di calciatori tutti in scadenza al 30 giugno, che possono essere riconfermati o meno. Ci sono tutte le basi per programmare. Purtroppo non posso continuare a promettere a questa gente solo una tranquilla salvezza. Serve un programma ambizioso, vincente e pluriennale per riportare entusiasmo. Un progetto che da solo non posso garantire, come testimoniano i miei appelli di questi anni”. Infine il presidente dell’Igea torna nuovamente sul mantenimento del titolo a Barcellona: “Questo mi ha convinto principalmente dei Criniti, la loro volontà di fare calcio in questa città, senza trasferire il titolo nel capoluogo, anche perché in questo momento non sarebbe possibile secondo quanto risulta dalla normativa. Da questo punto di vista ho avuto delle proposte, ad esempio dal gruppo Santoro, che rappresenta l’imprenditore lombardo Cazzaniga”.

Emanuele Rigano-Mario Garofalo

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