Il marchio -Birra del Sole- comparirà sulle maglie di gara. Ancora attesa invece per la cessione del ramo sportivo, almeno per un’altra settimana

Chi si aspettava novità rilevanti sul bando per l’asta per la cessione del ramo sportivo d’azienda dell’Fc Messina, si è trovato davanti un monitor accesso con delle birre ‘in rotazione’. Le “iniziative tecniche e commerciali della società sportiva” anticipate ieri dalla Curatela Fallimentare si sono concretizzate oggi nell’accordo di sponsorizzazione tra la ‘Triscele Srl’ della famiglia Faranda e l’Fc Messina Peloro. Per i prossimi sei mesi il marchio ‘Birra del Sole’ comparirà sulla maglia di gioco della squadra, in cambio di un supporto economico che potrebbe servire anche per acquistare qualche calciatore in grado di rafforzare la squadra. Almeno questo è l’auspicio, in attesa che la situazione societaria cambi davvero.

Domenico Cataldo ha voluto sottolineare come la Curatela, che ha come obiettivo principale la liquidazione dei beni e la cessione del ramo sportivo, sia comunque attenta ad iniziative come questa, mirate a far apprezzare il bene che ci si appresta a cedere. “In questo caso specifico è un segnale importante – ha poi continuato – perché la famiglia Faranda è legata alla squadra e alla città, quindi l’operazione ha anche un suo risvolto sociale oltre che commerciale”.

Quella di oggi può essere vista da un certo punto di vista come una notizia positiva, ma senza tanti giri di parole, non è quella che tutta la tifoseria attendeva. Scontato dunque che l’attenzione dei giornalisti tornasse velocemente all’asta per la cessione del ramo sportivo del club. Cataldo ha reso noto che per la pubblicità del bando bisognerà attendere ancora, almeno una settimana. Oltre alla valutazione economica per la base di vendita (sarà sotto i sei zeri) che sarebbe già stata depositata nella Cancelleria del Tribunale, all’interno del bando sarà possibile visionare i costi per terminare la stagione in corso e il valore di stima complessivo del club. Dunque si allungano i tempi per la cessazione della gestione provvisoria. Cataldo ha spiegato: “Sono passati due mesi dal fallimento, non so se qualche giorno in più può essere definito un ritardo. Lavoriamo perché tutto sia preciso”. E a chi fa un paragone con il caso del Pescara controbatte: “La situazione, il contesto è completamente diverso”.

Anche se in ottica giudiziaria bisogna rispettare le procedure e avere pazienza, c’è un piano sportivo che non può essere ignorato. La squadra è in grossa difficoltà, trovandosi in una complessa posizione di classifica e con una rosa numericamente ridotta. Dato questo che potrebbe fare la differenza se si dovesse arrivare ai playout. I tifosi, tornati allo stadio, provano a fare il loro e l’apporto si è fatto notare dalla striscia positiva inanellata. Ma per evitare la retrocessione servono interventi immediati, anche perché se i tempi dovessero allungarsi ulteriormente per l’asta, difficilmente un imprenditore offrirà per una squadra d’Eccellenza ad un prezzo per la serie D, forse.

Presente stamattina anche l’assessore comunale e deputato regionale Fortunato Romano, in rappresentanza del sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Il componente della giunta, rivelando i continui contatti tra l’Amministrazione e il Curatore Cataldo, si è impegnato a fare di tutto per sostenere la “nuova vita” del club, sia dal punto di vista sportivo che da quello economico. Promessa anche la risoluzione in tempi brevi della vicenda stadi, almeno per quanto riguardo il loro uso prettamente sportivo. Annunciato inoltre anche una possibile manutenzione straordinaria dell’impianto ‘Giovanni Celeste’ per rimetterlo a norma. Speriamo che stavolta, alle parole seguano i fatti…