Palo colpito da Pozzebon, poi il Messina si fa mettere sotto dal Siracusa, che va a segno per due volte e mette in sicurezza il risultato dopo 45 minuti
IL SECONDO TEMPO:
Al 48', da calcio d'angolo, pericolosa mischia in area del Siracusa, col colpo di testa di Palumbo respinto da Catania, ma Santurro era comunque proteso in tuffo. Il Messina non punge neanche su calcio da fermo: al 58' la punizione di Pozzebon è altissima. Al 63' Lucarelli prova a cambiare qualcosa passando al 4-3-3: Palumbo, Maccarrone, De Vito e Marseglia compongono la difesa, mentre Madonia affianca in avanti Milinkovic e Pozzebon. Al 67' Messina finalmente pericoloso con il tiro di Mancini respinto da Santurro sui piedi di Madonia, che però spara clamorosamente alto sotto porta. La reazione dei peloritani è blanda, il Siracusa controlla agevolmente e non c'è mai la sensazione che la partita si possa riaprire. All'83' entra anche il quarto attaccante, Ferri, ma è più una mossa dettata dalla disperazione che da altro, infatti non sortisce effetti. All'88', anzi, gran tiro dalla distanza di Valente, deviato in angolo da Berardi.
IL PRIMO TEMPO:
Il primo pericolo della gara arriva solo al 19', col tiro cross di Pozzebon che colpisce l'incrocio dei pali. Poi il Messina sparisce dal campo e al 25' il Siracusa va in vantaggio, col cross di Cassini e l'inserimento vincente di Catania. Al 29' di nuovo Siracusa pericoloso con la conclusione di Scardina, deviata in angolo da Berardi. Al 36' gli aretusei raddoppiano: azione fotocopia rispetto alla rete del vantaggio, con la difesa peloritana che lascia libero Catania di battere a rete.
SIRACUSA – MESSINA 2-0
SIRACUSA: Santurro, Brumat, Turati, Pirrello, Dentice, Spinelli, Giordano, Cassini (66' Palermo), Catania (94' Talamo), Valente, Scardina (77' Toscano). All. Sottil
MESSINA: Berardi, Saitta (63' Marseglia), Mileto (63' Madonia), Palumbo, Maccarrone, De Vito, Nardini, Musacci (83' Ferri), Mancini, Milinkovic, Pozzebon. All. Lucarelli
ARBITRO: Luigi Pillitteri di Palermo
RETI: 25' e 36' Catania
IL PREPARTITA:
Alla prima di ritorno il Messina va a Siracusa per affrontare una delle quattro squadre battute nel girone di andata. Gli aretusei sono l’esempio di come tirarsi fuori dalle zone calde con un filotto positivo. Prima della sconfitta di sabato a Francavilla, infatti, i biancoazzurri avevano ottenuto 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, collezionando ben 16 punti in 7 partite, una media altissima se si considera che la squadra ne ha raccolti appena 8 nelle restanti 12 gare. Il Siracusa, che nelle prime 11 partite ha navigato sempre nelle zone basse della classifica, è ora undicesimo con 24 punti (di cui 17 in casa), uno in meno rispetto al Monopoli, che è decimo al limite della zona play off, ben otto in più rispetto al duo composto da Akragas e Melfi, al limite della zona play out. Una squadra che era apparsa decisamente alla portata del Messina ora sopravanza i peloritani di sei punti. Un gap che i biancoscudati vorrebbero dimezzare ma che si deve, quantomeno, mantenere. Lucarelli deve fare a meno di due pedine fondamentali, gli squalificati Rea e Foresta, oltre agli infortunati Grifoni e Capua e al febbricitante Bruno. Si passa al 5-3-2, che diventa un 3-5-2 in fase offensiva, con gli esterni Saitta e De Vito pronti a salire. Tra i due è Saitta l'esterno più alto e il modulo si trasforma spesso in un 4-4-2, con Mileto e De Vito esterni di difesa, Saitta e Nardini esterni di centrocampo.
