A rivelarlo Maurilio D’Angelo, che sta trattando la cessione per conto dell’Acr. Fondamentale risulta il vertice odierno tra Bonina, Chiofalo, Barberis e Santoro. Intanto da San Benedetto del Tronto rimbalza un’incredibile voce: Di Mascio sarebbe pronto all’acquisto della Samb

La messina calcistica è nuovamente ad un bivio. Da una parte Alfredo Di Lullo, Arturo di Mascio & co., attuali proprietari dell’Acr Messina. Dall’altra Immacolato Bonina, Carmelo Santoro, Piercarlo Barberis e Domenico Chiofalo, al momento gli unici interessati all’acquisizione della società giallorossa. Ma per la trattativa c’è tempo fino a stasera. Almeno questo è emerso dal comunicato diffuso dall’avvocato Maurilio D’Angelo, che ieri pomeriggio si è incontrato con l’ex presidente dell’Igea Virtus per discutere proprio dell’eventuale cessione del club. “Ho saggiato la capacità dell’operatore economico, che nell’occasione ha mostrato interesse, dichiarandosi incline alla apertura di trattative. Ho comunicato all’Acr Messina l’esito dell’incontro – ha scritto il legale – e questa mi ha confermato l’impegno assunto nella conferenza stampa, e cioè che è pronta alla cessione del compendio societario con tutti i relativi diritti e titolo sportivo, ma che eventuali offerte debbono essere formulate e pervenire entro l’intera giornata di oggi, giovedì 9 luglio 2009”. Un dentro o fuori da brivido, non nuovo però ai tifosi del Messina, che negli ultimi anni sono stati costretti a vivere continuamente situazioni di questi tipo.

Fondamentale risulterà a questo punto l’incontro fissato per oggi pomeriggio tra coloro che starebbero pensando di concludere l’operazione, appunto Bonina, Chiofalo e gli imprenditori che da qualche settimana stanno appoggiando economicamente il Camaro Messina. Ma l’aria che si respira non sembra affatto positiva. Le voci che si sono rincorse in queste settimane, potrebbero nascondere diverse sfaccettature, l’assenza di altri imprenditori, la chiusura della città ad operazioni che non riguardano esclusivamente il calcio, la mancanza di chiarezza complessiva per chi, come Bonina, vuole vedere a lungo raggio prima di lanciarsi in un investimento così importante.

Intanto una clamorosa notizia rimbalza da San Benedetto del Tronto, su di una trattativa “incredibile” che vedrebbe coinvolto l’asse romano-campana che lo scorso marzo acquisì il Messina. La Sambenedettese, esclusa dai campionati professionistici con riserva (come l’Igea Virtus), potrebbe essere rilevata da Arturo Di Mascio, compagno d’avventura di Alfredo Di Lullo in riva allo Stretto. E’ quello che riporta il quotidiano Sambenedetto oggi: “L’8 di luglio segna un primo verdetto – si legge -, adesso c’è tempo fino a sabato prossimo per pagare stipendi e contributi per un importo di circa 600 mila euro. Fuori Spina e Fiorentini, sembra che il sottile filo che lega la Samb alla permanenza tra i professionisti sia rappresentato da Alfredo Di Lullo. Che Di Lullo sia sulle tracce della Samb è abbastanza certo, mentre che questa trattativa abbia buon esito non è facile da prevedere, visto i tempi stretti e il massimo riserbo”. Ma nel corso della mattinata è arrivata pronta la smentita dello stesso Di Lullo: -No, io non sono interessato ad acquistare la Samb perché alla fine ho deciso che domani definitivamente presenterò lo staff tecnico del Messina, se mi permetteranno di fare calcio. So quello che sta accadendo a San Benedetto e ci sono persone interessate ad entrare nel club, nell’ambiente si sanno queste cose. Sono convinto che tra le 15 squadre pericolanti secondo la Covisoc, la Samb sarà una delle poche a salvarsi. Ci sarà una penalizzazione ma non credo sarà un grave problema perché ci sono imprenditori che si stanno unendo per salvare la squadra. Ora non posso dire nulla ma credo che entro qualche giorno saprete tutto-. E tutti gli indizi portano ad Arturo Di Mascio.

Probabilmente domani, nel corso della conferenza stampa programmata a Palazzo Zanca per la presentazione dell’allenatore e del Ds, ne sapremo di più. Forse. Per i tifosi del Messina, l’ultima speranza, al momento, continua a chiamarsi Bonina.