Messina, naufragio a Mantova contro la corazzata della serie B (4-0)

Messina, naufragio a Mantova contro la corazzata della serie B (4-0)

Redazione

Messina, naufragio a Mantova contro la corazzata della serie B (4-0)

domenica 09 Settembre 2007 - 16:06

Un Messina troppo brutto per essere vero. Di Costanzo chiede scusa per la prestazione offerta

Se il Mantova è la corazzata del campionato il Messina al suo cospetto è sembrata una zattera neanche troppo affidabile. Ed, inevitabilmente, ha finito con l’affondare in un mare di delusione per quanti avevano sperato dopo le prime convincenti prestazioni. Forse il 4-0 finale è troppo generoso con gli uomini di Tesser ma Di Costanzo avrà di che meditare su una gestione della partita che presenta molti punti oscuri. Una settimana di pretattica e misteri, perfino sul nome del portiere, ha partorito un Messina rinunciatario fin dal calcio d’inizio. Ma, soprattutto, Di Costanzo ha deluso quando c’era da cambiare il volto di una partita che dopo cinque minuti della ripresa era bella e segnata con il gol del 2-0. Basta dire che Pestrin, il peggiore in campo, è stato sostituito solo a meno di un quarto d’ora dal termine e che l’inesistente Degano ha giocato tutta la partita. Allo stesso tempo va rimarcato come Cordova, un giocatore dai piedi buoni e dunque utile in fase di rimonta, ha giocato solo uno scampolo di gara risultando fra l’altro estremanete vivace. Nessuna traccia, invece, di D’Aversa. Che l’impegno sarebbe stato tremendo lo si è capito subito. Di Costanzo ha confermato lo stesso undici che ha battuto il Cesena e buon per lui che in porta c’era Petrocco. L’ex paganese dal 30′ al 32′ ha salvato tre volte la sua porta con interventi prodigiosi ma non ha potuto far nulla al 36′ quando su assist di Fiore Godeas ha spedito in rete con una girata di sinistro, complice un liscio di un difensore giallorosso. Del Messina nessuna traccia ed anche in panchina sembravano tutti paralizzati. Al 5′ della ripresa la gara è andato in archivio. Ancora Godeas firma il gol dell’ex in una difesa immobile. Al 12′ esce Giosa, il miglore della retroguardia, per Surraco che va a destra con Rea dirottato al centro ed arretramento di Galeoto. Poi entra anche Moro per Schetter ma non cambia nulla. E’ solo l’ingresso di Cordova per Pestrin a portare un po’ di brio. Il cileno al 33′ batte un angolo sul quale si avventa Zanchi ma il suo tiro è deviato sulla linea da Grauso. Poi ancora Cordova impegna Pegolo con una conclusione da lontano. Tutto qua il Messina. In contropiede al 43′ segna Caridi ed in pieno recupero Noselli fissa il 4-0. Troppo brutto questo Messina per essere vero. Concediamo alla squadra di Di Costanzo l’alibi di aver incontrato una delle formazioni migliori del campionato e di essere ancora poco rodata. Non è tempo di giudizi definitivi ma già sabato contro il Frosinone ai tifosi messinesi piacerebbe rivedere la stessa feroce determinazione delle prime due partite. Per salvarsi e non soffire dannatamente è necessario un altro atteggiamento e non certo quello remissivo del -Martelli-.

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