Il Messina espugna il Garilli di Piacenza e torna alla vittoria esterna dopo 22 mesi e mezzo. L’ultima volta era accaduto l’otto gennaio 2006 ad Empoli, quasi una vita fa. La vittoria di oggi serve su un piatto d’argento tre punti d’inestimabile valore ad un Messina che neanche questa volta ha fatto tantissimo per meritarli. Ma ormai al calcio sparagnino di Di Costanzo siamo abituati ed anche alle sue vittorie con il batticuore. Per la verità nemmeno il Piacenza ha fatto sfracelli e se una differenza c’è stata fra le due formazioni l’ha fatta lo splendido gol di Biancolino al 15′ con un diagonale imprendibile per Cassano. Poi molto possesso palla da parte del Piacenza, qualche occasione per gli emiliani ma niente di più. Se un merito si può attribuire al Messina è quello di aver affrontato con piglio battagliero una gara nata sotto una cattiva stella. Sei titolari assenti più il secondo portiere non li può regalare facilmente nemmeno il Real Madrid figuriamoci il Messina. Eppure Di Costanzo imposta una partita senza crepe in difesa e con qualche rara puntata offensiva. Poi al 15′ il lampo di Biancolino che cambia la storia del match. E’ il quinto gol per il criticatissimo centravanti messinese, unico ariete a disposizione di Di Costanzo. Il Piacenza subisce il colpo, sembra vacillare, poi si rialza e dal 39′ al 43′ mette in crisi Zanchi e compagni con le conclusioni di Gemiti, e due volte di Padalino. Nella ripresa sono ancora i biancorossi a tenere in mano il pallino del gioco. L’ingresso di Cacìa aumenta il potenziale offensivo degli emiliani e proprio il neo entrato crea dei problemi a Manitta che risponde da campione. Sono gli ultimi fuochi di una gara che si spegne lentamente avvolta da una sottile coltre di nebbia. Questa volta però il paesaggio padano non evoca tristezza nei tifosi giallorossi che possono invece festeggiare finalmente una vittoria lontano dal S.Filippo. Adesso la classifica torna ad essere tranquilla e con la prospettiva di un doppio turno casalingo contro Avellino e Ravenna. Un’opportunità da non perdere assolutamente per staccare la parte pericolosa della graduatoria.