I Nocs bocciano l’Acr Messina: «Fatevi da parte»

I Nocs bocciano l’Acr Messina: «Fatevi da parte»

I Nocs bocciano l’Acr Messina: «Fatevi da parte»

sabato 25 Luglio 2009 - 07:54

Uno dei club storici della tifoseria organizzata invita «Di Lullo e soci a passare la mano senza ulteriori giochetti speculativi». Barberis avrebbe presentato un’offerta per acquisire il titolo sportivo

«I Nocs 1983 intendono, nuovamente, ribadire che non nutrono nessun tipo di fiducia verso l’attuale proprietà della prima squadra cittadina». Così uno dei principali club della tifoseria organizzata chiede ai signori Di Lullo, Di Mascio e Chierichella di farsi gentilmente da parte, dopo le evoluzioni degli ultimi giorni.

«Abbiamo già avuto modo di esternare il nostro pensiero – si legge in un comunicato – sia alla sola presenza di Di Lullo e dell’avv. Maurilio D’Angelo sia al Comune quando, pubblicamente, è stato sottolineato che, pur riconoscendo all’attuale dirigenza il merito di avere portato a compimento la passata stagione in un momento difficilissimo, era giunta l’ora di mettersi da parte perché il gruppo Di Lullo, proclami roboanti a parte, non è in grado, fatti alla mano, di fare calcio nemmeno in quinta serie. La nostra mancata partecipazione alle pittoresche conferenze stampa ci è sembrato il giusto modo di rispettare, innanzitutto, la nostra dignità: sentirci raccontare di piano industriale di centinaia di pagine, mega sponsor esteri, neanche fossimo a parlare di fusione tra S.P.A. con capitale sociale di milioni di euro era francamente una offesa all’intelligenza anche del più inguaribile dei sognatori».

«Invitiamo quindi Di Lullo & soci a volere realmente passare la mano senza tentare ulteriori giochetti speculativi sulla spalle della nostra passione. Tulle le promesse, alle quali nessuno di noi ha mai creduto, sono andate a scontrarsi con la realtà dei fatti; se l’attuale dirigenza pensava che tutto si potesse ripianare o mettere a tacere con un invito a cena, che abbiamo cortesemente declinato, si sbagliava di grosso. A tutti coloro i quali hanno “cercato”di acquistare il Messina chiediamo di essere concreti e non utilizzare le disgrazie dei nostri colori per farsi pubblicità…..se volete e potete comprare il Messina dimostratelo con i fatti. Alle istituzioni cittadine, nella loro pluralità, chiediamo di intervenire seriamente per non farci subire ulteriori mortificazioni….sappiamo di chiedere molto a chi deve gestire problemi di altro spessore che stanno uccidendo la nostra città e che, a stento, riesce a garantire che le strade siano asfaltate e i semafori funzionanti».

«Assistere a teatrini e manfrine di pseudo-politici – continuano i Nocs – che per mero interesse personale si ergono a difensori della patria, salvo poi indossare allo stadio i colori sociali di altra squadra, sono l’ennesima dimostrazione di come le nostre siano solo speranze. Ci viene difficile credere che nella nostra citta’ non si trovino un paio di commercianti per garantire un campionato di serie D finalizzato alla rinascita del calcio e che deve essere visto come il punto di partenza in attesa di potere aspirare a palcoscenici migliori. In attesa che ci siano delle risposte da quelle istituzioni che hanno l’obbligo di interessarsi seriamente del problema per non farci fare la fine della Casertana e della Viterbese invitiamo nuovamente Di Lullo & soci a farsi da parte».

Intanto rimbalza una nuova voce: Pier Carlo Barberis, rappresentante degli imprenditori che affiancano Chiofalo nell’Usd Camaro, avrebbe presentato una offerta da 400mila euro per acquisire il titolo sportivo dell’Acr, offerta che però non sarebbe stata ritenuta sufficiente da Di Lullo.

(foto Sturiale)

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