Non convince molto “l’operazione Messina- immaginata da Niki Patti e illustrata questa mattina all’hotel Jolly. Non convince soprattutto perché rischia di lasciare sul Fc l’ombra dei Franza, che rimarrebbero sempre all’interno di quel sodalizio che dalla B, per mano degli stessi armatori, è stato costretto a ripartire dalla quinta serie. Patti, accompagnato dal suo legale Ruggero Arena, componente tra l’altro del consiglio d’amministrazione della Fondazione Bonino-Pulejo e che seguirà da vicino l’evolversi della vicenda, ci ha tenuto però a chiarire che tutti gli aspetti sportivi, con la cessione del ramo d’azienda, saranno completamente scissi e affidati alla nuova società, che lui ha intenzione di fondare per gestire il “nuovo- Messina. In questo senso un accordo di massima è stato trovato ieri con l’attuale presidenza. In pratica il pacchetto azionario dell’Fc dovrebbe rimanere a chi lo detiene attualmente, mentre il nuovo gruppo riceverebbe mandato di occuparsi di tutte le questioni tecniche, per altro senza alcun onere economico. Gli investimenti quindi si indirizzerebbero tutti sulla squadra. E per questo Patti ha preannunciato che a partire da domani e per i prossimi mesi, lavorerà per trovare nuovi imprenditori che vogliano supportarlo in questa avventura. Già ad affiancarlo dovrebbe esserci qualcuno, ma di nomi, per il momento niente.

Un anno, i tempi non saranno affatto corti. Il passaggio infatti dovrebbe avvenire nella prossima estate. Questo per permettere ai Franza di risanare la situazione debitoria, di cui la nuova cordata non si farà assolutamente carico. Debiti che Arena ha specificato essere di doppia natura: civilistica, circa 22 milioni e sportiva, circa 4,5 milioni che devono essere risanati entro il 2009 così come accordato con il credito sportivo e la Figc. Un’azienda da rilevare, ma quando sarà completamente pulita. Un affare che porterebbe Patti e suoi ad usufruire del titolo, dell’anzianità e del numero di matricola attuale, delle condizioni tecniche di base, della possibilità di utilizzare gli stadi, ma per concessione, mentre i Franza godrebbero dei diritti d’immagine e del marchio.

Gli stadi. Stamattina Patti e Arena hanno specificato che non si sono mai occupati di convenzione e che non gli interessa nemmeno farlo, visto che le loro energie verranno impiegate eventualmente ed esclusivamente a fare rinascere il calcio messinese. Nessun accordo in questo senso e dunque le nubi rimangono e come.