"Prima le opere complementari, poi il cantiere principale del ponte"

“Prima le opere complementari, poi il cantiere principale del ponte”

Redazione

“Prima le opere complementari, poi il cantiere principale del ponte”

sabato 27 Aprile 2024 - 08:30

Nello Pergolizzi ha chiesto al Mit e alla Stretto di Messina spa di calendarizzare i lavori "per rassicurare la città sulle ricadute positive dell'opera"

MESSINA – Completare tutti i passaggi propedeutici all’opera. Risolvere “in maniera esaustiva e non contestabile”, le varie criticità e i rilievi posti alla struttura anche dal ministero dell’Ambiente. E ancora “rassicurare la nostra cittadinanza dell’esclusione del rischio potenziale di carenza o insufficienza idrica durante i lavori di realizzazione dell’opera”. Ma soprattutto avviare prima le opere complementari e poi “il cantiere principale” del Ponte sullo Stretto di Messina. Sono queste, in sintensi, le richieste avanzate dal presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi attraverso un documento ufficiale inviato tanto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (guidato da Matteo Salvini) quanto alla società Stretto di Messina spa.

Le richieste di Pergolizzi

Rivolgendosi direttamente a Salvini e all’amministratore delegato della società, Pietro Ciucci, Pergolizzi ha scritto: “​In primo luogo, è interesse dello scrivente, nella qualità di rappresentante di questo Civico Consesso, assicurare alla cittadinanza messinese che l’intero iter di esecuzione dell’opera non presenti alcun possibile profilo di rischio dal punto di vista della sicurezza tecnica e strutturale e che pertanto, prima di avviare i cantieri, siano completamente assolti i passaggi propedeutici e ulteriori rispetto alle previsioni progettuali che sono stati messi in evidenza dagli organismi competenti, come il comitato scientifico della Società Stretto di Messina, la commissione VIA del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e non per ultimo, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Regione Sicilia, con nota prot. n. 16802 del 23.04.2024 ed assunta in pari data dal Comune di Messina al protocollo n. 150380”.

E ha continuato sottolineando che “è parere dello scrivente, infatti, che prima di porre in essere le attività di cantiere, le possibili difficoltà tecniche e strutturali dell’opera, così come le altrettanto rilevanti perplessità relative alle mitigazioni ambientali di un’area così delicata dal punto di vista dell’equilibrio ecologico – per questo tutelata a livello internazionale e comunitario – vengano risolte e definite in maniera esaustiva e non contestabile, al fine di rassicurare la popolazione circa la complessiva effettiva sicurezza dell’opera sul nostro territorio”.

Le opere complementari

Pergolizzi ha proseguito: “​In secondo luogo, una volta risolti in maniera efficace gli spunti di osservazione emersi in queste settimane, preme a questa Presidenza sottoporre all’attenzione del Governo e della Società Stretto di Messina l’importante questione relativa alla calendarizzazione dei lavori e alla loro scansione temporale. In particolar modo, in piena sintonia con quanto già espresso dal nostro Sindaco, si ritiene prioritario, per il nostro territorio, avviare i cantieri dell’opera dando precedenza alle opere cosiddette ‘complementari’, ossia quelle che rivestirebbero grande utilità per la nostra Città e che pertanto già dalla fase di avvio dell’opera potrebbero alleviare le previste e notevoli sofferenze che essa si troverà a dover affrontare. Queste opere, che pure sono necessarie alla realizzazione del ponte, assumono una rilevanza che per la città è certamente prioritaria, poiché ne potenzierebbero le infrastrutture, ne agevolerebbero la vivibilità e compenserebbero da subito il nostro territorio dai disagi che inevitabilmente i cantieri porteranno”.

“​Ritengo anche rilevante – ha aggiunto -, porre all’attenzione vostra la necessità di rassicurare la nostra cittadinanza, dell’esclusione del rischio potenziale di carenza o insufficienza idrica durante i lavori di realizzazione dell’opera. Come correttamente già sollevato dal nostro Sindaco, è indispensabile che l’utilizzo di acqua necessaria per la realizzazione dell’opera e di quelle connesse, non sia un costo aggiuntivo per la città, soprattutto in un periodo che climaticamente si avvia ad essere molto complesso. E’ per tale motivo,ritengo fondamentale che vengano assunti formali impegni in merito alla realizzazione di un dissalatore ad uso dei cantieri, per poi – a fine lavori – essere reso disponibile alla Città. Per quanto sopra, risulta fondamentale ottenere rassicurazioni certe da parte delle SS.LL. medesime, sulla concreta realizzazione di questa importante opera complementare prima che l’iter del cantiere sia avviato”.

Il presidente del Consiglio comunale ha quindi chiesto “un intervento congiunto con la società Stretto di Messina e con il contraente generale al fine di poter stabilire consensualmente una calendarizzazione dei lavori dell’opera che preveda come prime fasi di lavorazione proprio le opere ‘complementari’, stabilendone la tempistica di realizzazione e le varie fasi di cantierizzazione, per poi procedere all’avvio del cantiere principale dell’opera – ponte. Tale previsione dei lavori, infatti, contribuirebbe a rassicurare la città circa le positive ricadute dell’opera sul territorio, sgomberando i dubbi circa la loro efficacia per la complessiva vivibilità della nostra comunità”.

4 commenti

  1. bastaaaaaaaa……ma cosa debbono assicurare …il NULLA….

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  2. Le motivazioni poste in essere dal Presidente del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi all’impresa incaricata di realizzare la grande infrastruttura, sono quanto mai giuste e sagge.Non si comprende e sconvolge il nuovo atteggiamento dei vertici politici del così detto ( partito o movimento ) Nord chiama Sud ). Il più sprovveduto dei cittadini si rende perfettamente conto che il realizzare una grande infrastruttura che permette di attraversare lo Stretto di Messina sia ai veicoli ed ai treni e una linea metropolitana tra le due città dello Stretto della lunghezza di circa 40 Km, e gli allacci alle autostrade e alle ferrovie delle due sponde, è un’impresa di dimensioni straordinarie che consentirà lo sviluppo eccezionale dell’economia delle due città di Messina e Reggio C., della Calabria,della Sicilia e del resto delle Regioni del nostro Paese . Da sempre si è avuta contezza che il realizzare dette opere avrebbe comportato sconvolgimento e agli abitanti dei quartieri interessati agli espropri e alla circolazione dei veicoli. Credo che stavolta sarà l’ultima opportunità che le Regioni del Sud avranno per cambiare le loro asfittiche economie e creare nuovi posti di lavoro per i nostri giovani.

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  3. Ma quali posti di lavoro….tutto è destinato alle imprese del nord

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  4. Non vi preoccupate che il prossimo governo farà cessare ogni attività, siamo un paese praticamente fallito e indebitato..solo fumo, dopo gli espropri se mai li faranno finisce tutto.

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