Riganò si trasferisce in Spagna. Ha firmato per il Levante. Ora è ufficiale

Riganò si trasferisce in Spagna. Ha firmato per il Levante. Ora è ufficiale

Redazione

Riganò si trasferisce in Spagna. Ha firmato per il Levante. Ora è ufficiale

martedì 28 Agosto 2007 - 15:41

Dopo un'estate di tira e molla è arrivata la conferma ufficiale. Per lui un biennale con l'opzione per il terzo anno

Si è arrivati alla conclusione. Meglio tardi che mai e tanti saluti. Christian Riganò ha firmato a Valencia alle ore 13.30, il contratto che lo legherà per le prossime due stagioni al Levante, la cui insistenza, alla fine, è stata premiata. La società iberica si è riservata anche un diritto di opzione per un eventuale prolungamento al termine del prossimo biennio. Nelle casse del Messina, che da tempo aveva trovato l’intesa con il club valenciano, un milione di Euro. Per il giocatore un ingaggio annuo di 1.100.000 euro, più eventuali bonus legati al numero di realizzazioni personali.

Il bomber era giunto in Spagna ieri a tarda sera. Questa mattina le visite mediche, quindi la firma sul contratto. Riganò verrà presentato alla stampa iberica ed ai suoi tifosi in queste ore, presso la -Sala de Prensa- dello stadio -Città di Valencia-, la sua nuova dimora. A seguire il primo allenamento con i nuovi compagni agli ordini del suo nuovo allenatore Abel Resino.

Decisivo il procuratore dell’atleta, Sergio Berti, che, a meno di quattro giorni dalla chiusura del mercato, non se l’è sentita di rischiare oltre ed ha, di fatto, imposto al suo assistito, di mettere la parola fine alla vicenda.

Si chiude così il caso di mercato più spinoso della storia recente del Messina calcio, che per tutta l’estate aveva tenuto banco tra gli sportivi. I tira e molla di Riganò avevano, per lungo tempo, condizionato le strategie di mercato e del direttore generale Gasparin, che non aveva nascosto, sia pur con signorilità, il disappunto per l’atteggiamento assunto dal giocatore, corteggiato per mesi, con insistenza dal Livorno, che offriva a Riganò 300.000 euro in meno rispetto agli spagnoli, ma garantiva alla punta la permanenza in Italia. Sogno al quale, alla fine, per i soldi, ha dovuto rinunciare.

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