Caldarera, dalla malattia al titolo paralimpico: “Mai abbattersi”

Caldarera, dalla malattia al titolo paralimpico: “Mai abbattersi”

Simone Milioti

Caldarera, dalla malattia al titolo paralimpico: “Mai abbattersi”

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domenica 11 Febbraio 2024 - 09:10

Originario di Barcellona. grazie all’amore per lo sport ha raggiunto importanti traguardi, la sua storia come esempio per superare la disabilità

MESSINA – La storia di Simone Caldarera, ragazzo di 23 anni nato a Barcellona Pozzo di Gotto, è una di quelle che fa capire come non bisogna mai arrendersi. Appassionato di sport fin da piccolo, pratica attività sportiva all’oratorio fino ai 14 anni e ha giocato a calcio nel Fondachelli Fantina in seconda categoria, poi arrivato ad un certo punto deve smettere.

Simone ha una cerebrolesione, un’emiparesi, perdita parziale dell’attività motoria volontaria di una metà del corpo, ma nonostante questo ha sempre inseguito i suoi sogni. Appena una settimana fa si è laureato campione italiano paralimpico ad Ancona nei 60 e 200 metri piani e nel salto in lungo, in queste ultime due gare Simone ha anche realizzato i nuovi record italiani. Inoltre fa parte della squadra di calcio della Polisportiva Fc Contesse, tornato da poco da un raduno nazionale a Padova e per non farsi mancare un’altra piccola dose di calcio è arbitro del Csain, centri sportivi aziendali e industriali riconosciuto dal Coni.

L’atletica paralimpica

Incontra nel corso della sua vita Andrea Augimeri che lo introduce nel mondo dello sport paralimpico e contestualmente si avvicina alla realtà della Polisportiva Fc Contesse, con cui tutt’ora è tesserato, che gli permette di proseguire nella sua passione che è il calcio. Con il Contesse gioca con una squadra di ragazzi con cerebrolesioni come lui ma le partite non erano tante e quindi per mantenersi in forma gli consigliano di praticare l’atletica paralimpica.

“Grazie all’aiuto e la pazienza del tecnico Giuseppe Locandro – racconta Simone Caldarera – inizio ad allenarmi con costanza e provare a gareggiare, non ero tanto preso e convinto ma fin da subito dalle prime gare regionali e nazionali ho iniziato a vincere titoli e mi sono sempre più migliorato. La mia prima gara paralimpica arriva nel 2021 a livello nazionale e poi mi son sempre migliorato fino ai due record realizzati ad Ancona nel salto in lungo e nei 200 metri. Nel salto in lungo a ottobre a livello indoor avevo fatto record italiano, non mi aspettavo di migliorare visto che per problemi fisici avevo preparato meglio la corsa. Però anche nei 200 metri è stata una bella sorpresa realizzare il primato italiano che durava da anni”.

Il primo amore resta il calcio

Simone ha sempre seguito le sue passioni e cerca di non porsi limiti: “Sempre con le conoscenze della Polisportiva Contesse ho preso il tesserino di arbitro e quando ho tempo e c’è necessità vado ad arbitrare le partite dei più piccoli. Mi piace spaziare molto in ambito calcistico a 360°, ho anche la qualifica di allenatore sempre con Csain e quando avrò tempo libero ci saranno altri obiettivi a cui tendo. Non incontro difficoltà nella mia vita quotidiana, forse un po’ quando arbitro perché non riesco a comunicare bene col linguaggio del corpo ma arbitrando in un contesto dove non si gioca ad alta intensità non ho problemi”.

“Le difficoltà più grandi avute – confessa Caldarera – sono state dal punto di vista sportivo, crescendo con ragazzi normodotati esprimermi al meglio era abbastanza difficoltoso e non riuscivo ad emergere. Invece nel contesto del Contesse, ambiente sano dove sono stato accolto benissimo, dove l’allenatore Locandro mi dà sempre una spinta in più ed è sempre presente e mi sprona, ho avuto facilità ad emergere e dimostrare il mio valore sportivo”.

Obiettivi per il futuro?

“Il mio obiettivo è sempre cercare di uscire dalla comfort zone e mettermi in contesti dove non sono a mio agio per fare esperienze – conclude Simone – Ad altri consiglio di vivere questa esperienza, avvicinarsi al mondo paralimpico per chi vive delle piccole difficoltà e disabilità. Non abbattetevi e andate sempre oltre i vostri limiti. Nel mio futuro voglio sempre alzare l’asticella e migliorarmi, aspiro ad una qualificazione europea, le paralimpiadi di atletica sembrano lontane, ma intanto parteciperò ad un meeting internazionale a Jesolo a fine marzo”.

Altre medaglie della Polisportiva Fc Contesse ai campionati italiani

Per dover di cronaca la Polisportiva Fc Contesse del presidente Domenico Restuccia ad Ancona ha portato a casa sette medaglie. I tre ori di Caldarera (60 e 200 metri, salto in lungo) a cui si aggiunge un altro oro di Pietro Cicero, sempre nel salto in lungo ma una categoria differente da quella di Caldarera, e un bronzo nei 200 metri. Mario Ratti, sempre del gruppo allenato dal tecnico Giuseppe Locandro, ha ottenuto il bronzo nel lancio del disco e del giavellotto.

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