Rifiuti, allarme rientrato a Furnari. Si scarica a Mazzarrà Sant'Andrea

Rifiuti, allarme rientrato a Furnari. Si scarica a Mazzarrà Sant’Andrea

Rosaria Brancato

Rifiuti, allarme rientrato a Furnari. Si scarica a Mazzarrà Sant’Andrea

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venerdì 12 Ottobre 2012 - 14:54

Allarme rifiuti rientrato a Furnari. Dopo l'accordo siglato tra l'amministrazione e Tirreno-ambiente i camion hanno ripreso a scaricare a Mazzarrà Sant'Andrea. "Avevamo le carte in regola e lo abbiamo dimostrato" commenta il sindaco Mario Foti.

L’emergenza rifiuti a Furnari è rientrata. Dopo le scintille dei giorni scorsi, culminate con la consegna della documentazione da parte del sindaco Mario Foti al procuratore di Barcellona e la lettera inviata al prefetto, i cancelli della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea si sono nuovamente riaperti per i camion della Dusty, la società che gestisce il settore per il Comune di Furnari.

L’armistizio tra TirrenoAmbiente e l’amministrazione comunale è stato siglato ieri e prevede un accordo per il conferimento dei rifiuti in discarica fino al 31 dicembre, senza dover pagare alcuna cifra pregressa, come invece preteso nei giorni scorsi.

“E’ la vittoria di chi ha le carte in regola-commenta Mario Foti – noi sapevamo benissimo di essere nel giusto ed eravamo pronti a tutto. Adesso abbiamo chiarito tutto, Tirreno-ambiente ha compreso che noi non siamo debitori direttamente nei loro confronti ma in quelli dell’ Ato2 . Per questi debiti in ogni caso la Regione ha inviato un commissario ad acta che affronterà la questione con l’Ato2. Chiudere i cancelli della discarica ai nostri mezzi era non solo un’interruzione di pubblico servizio ma anche un comportamento ricattatorio inaccettabile. O pagavamo o finivamo sommersi dai rifiuti. Non funziona così”.

L’allarme rosso era scattato quando Tirreno-ambiente aveva posto il divieto d’accesso alla discarica di Mazzarrà per i sette comuni (compreso Furnari) che risultavano debitori di somme per il conferimento. Cifre che però, in base al contratto di servizio, devono essere saldate direttamente dall’Ato2, che ha poi facoltà di rivalersi nei confronti delle singole amministrazioni inadempienti. Al divieto posto dalla società il sindaco Foti aveva fatto ricorso a tutte le vie possibili per scongiurare l’emergenza, attraverso un’ordinanza sindacale ed un provvedimento inviato anche dalla Regione. Niente da fare, i cancelli sono rimasti chiusi per giorni, facendo scattare l’allarme rosso per l’igiene e la salute dei cittadini di Furnari. E’ stato così che il primo cittadino ha scritto al prefetto chiedendo di verificare la possibilità di un intervento delle forze dell’ordine per consentire il conferimento dei rifiuti, anche alla luce del provvedimento regionale. Foti si è poi presentato in procura, ravvisando nel comportamento di Tirreno-ambiente la possibilità dei reati di interruzione di pubblico servizio e concussione. Strada facendo nel frattempo si era anche insediato il commissario ad acta per il saldo dei debiti con l’Ato 2.

Dopo la bufera le parti si sono chiarite, il sindaco di Furnari ha trasmesso ai vertici di Tirreno Ambiente le carte relative al commissariamento,nonché il provvedimento emesso dalla Regione. E’ stato quindi concordato che i mezzi della Dusty possono nuovamente scaricare i rifiuti fino a dicembre, grazie ad un nuovo accordo.Quanto ai debiti pregressi, spetta all’Ato2 saldare le somme dovute direttamente alla società e ottenere dal commissario ad acta il pagamento delle cifre arretrate del comune di Furnari. La raccolta è ripresa quindi regolarmente già oggi.

“Restano aperte tante altre questioni, soprattutto di tipo ambientale- continua Foti– ma intanto pensiamo a rientrare dall’emergenza. Poi dovremo affrontare tutte le altre questioni,come la vicinanza della discarica al centro abitato, la questione delle tariffe, oppure il fatto che i camion debbano continuare ad attraversare un torrente senza alcuna strada d’accesso. Per non parlare poi del fatto che la discarica di Mazzarrà è stata ampliata per consentire la realizzazione di un impianto di biostabilizzazione che nessuno ha mai visto, perché non è mai stato costruito. Anche alla luce di questo chiedo di conoscere il nuovo decreto che fissa le tariffe per il sito ampliato”.

Rosaria Brancato

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