Via Nicaragua, l’amministrazione è pronta ad usare il pugno di ferro per farla tornare ad essere di tutti

Per porre definitivamente fine all’abuso perpetrato in via Nicaragua, l’amministrazione Accorinti è pronta ad usare il pugno di ferro e a far eseguire l’ordinanza di demolizione dei due cancelli con cui è stata indebitamente chiusa un pezzo di strada. «Credo che li rimuoveranno autonomamente, ma se così non fosse provvederemo noi a toglierli». Il tono pacato e lo stile “english” dell’assessore Sergio De Cola non offuscano minimamente la fermezza delle sue parole, dalle quali trapela con evidenza la voglia di andare fino in fondo ad una storia che è finita anche sotto i riflettori de “Le Iene” e all’attenzione del pubblico nazionale (vedi correlati).

E se la trasmissione di Mediaset ha avuto un suo peso, soprattutto mediatico, per la risoluzione del caso – così come l’ha avuto anche la Prefettura, che ha dato un input ben preciso al sindaco Renato Accorinti – non meno importante è stato il ruolo svolto dal Comune , grazie all’accelerazione impressa proprio da Accorinti e da De Cola. Anche a dispetto di una sentenza che dava ragione alla famiglia responsabile di aver trasformato un tratto di via Nicaragua in un giardino privato.

Nel 16 aprile 2013, il giudice Francesco Capone decideva infatti che «dalla documentazione prodotta dalla difesa ed acquisita agli atti del dibattimento, relativa al contratto d’acquisto dell’immobile … risulta pacificamente accertato che nessuna occupazione di suolo pubblico stata posta in essere… poiché l’installazione di n.5 fioriere antistante la sua abitazione ricade su suolo privato».

Sino al momento sentenza, la famiglia in questione si “era limitata” ad ornare la strada pubblica – di fatto delimitandola a proprio uso e consumo – con vasi e piante, ma fu proprio il pronunciamento del giudice a dare il là ad una chiusura totale della strada con la messa in opera dei due cancelli. La rabbia dei residenti della zona non tardò ad esplodere ed al loro fianco si schierò immediatamente il Consiglio della V Circoscrizione, che ha combattuto insieme agli abitanti la battaglia per il ripristino della legalità.

Nonostante le sanzioni della Polizia Municipale, i proprietari dell’immobile hanno continuato imperterriti a mantenere i due cancelli, convinti di esercitare un loro diritto. Poi ,sono arrivate le Iene e la nota della Prefettura. Ma se si è giunti all’ordinanza di demolizione è anche merito del Comune. «Non mi interessa prendermi meriti – spiega De Cola –ma anche quando sono arrivate “Le Iene” avevamo già cominciato ad occuparci della questione, grazie anche al lavoro svolto da Roberto Bicchieri», vale a dire il coordinatore dell’UOC che ha firmato l’ordinanza di demolizione insieme al Dirigente del Dipartimento Attività Edilizie e Repressione Abusivismo, Antonella Cutroneo.

Adesso che il cerchio si è chiuso, si attende “solo” che i cancelli vengano definitivamente rimossi e che gli abitanti di quel quartiere e non solo loro possano finalmente tornare a “calpestare” via Nicaragua. Che è una strada pubblica e non privata. (Danila La Torre)