Cantieri fantasma sui Nebrodi, tutti gli indagati

Cantieri fantasma sui Nebrodi, tutti gli indagati

Alessandra Serio

Cantieri fantasma sui Nebrodi, tutti gli indagati

giovedì 04 Settembre 2025 - 07:58

Tutti i nomi coinvolti nelle pratiche per i superbonus seguite dal commercialista Nigrelli

Patti – Sono 11 le persone e sigle coinvolte nell’inchiesta della Guardia di Finanza che ipotizza la truffa e una serie di reati finanziari legati ai lavori a tre immobili tra Mistretta e Tusa. Al centro dell’inchiesta della Procura di Patti, denominata Cantieri Fantasma, c’è lo studio del commercialista Michele Nigrelli, come anticipato dal nostro giornale ieri.

Tutti i nomi

Gli avvisi di garanzia sono stati spiccati anche per: Alessandra Nigrelli e Francesco Festa, figlia e genero del professionista, la commercialista mistrettese Maria Gerbino, l’architetto Salvatore Liga (Palermo), gli imprenditori Giuseppe Maria Caruso (Capo d’Orlando) e Ignazio Tarantino (Palermo), titolare della Slc srl. Coinvolto anche il palermitano Giorgio Teresi con la Saais srl. Nell’elenco anche il beneficiario dei bonus edilizi Serafino Nucera e il professionista Giuseppe Saitta (Catania).

Un lungo elenco di professionisti e tecnici, coinvolti nell’operazione Cantieri Fantasma, il cui ruolo è ora al vaglio degli inquirenti di Patti per capire se e a che livello sono coinvolti nella truffa. L’indagine nasce dai controlli effettuati all’inizio del 2024 agli immobili che avevano incassato i crediti derivanti dai bonus edilizi sismabonus ed ecobonus al 110%. Le pratiche erano state curate dallo studio del professionista Nigrelli, più volte oggetto di inchiesta dalle varie forze dell’Ordine.

Dopo i sopralluoghi il sequestro

Secondo i finanzieri lo stato dei tre immobili non corrispondeva a quello documentato dalle carte delle pratiche, che attestavano uno stato di avanzamento dei lavori tale da aver permesso l’incasso e la cartolarizzazione dei crediti da superbonus. Secondo la Procura di Patti perciò documentazione tecnica e fatture sono false.

Il Gip di Patti Ugo Molina a suo tempo autorizzò anche un sequestro di beni per oltre un milione 600 mila euro.

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