Il sindaco di Capo d'Orlando, Enzo Sindoni, è statorinviato a giudizio per omissione d'atti d'ufficio. Nel 2011 dispose la riduzione del parcheggio antistante la caserma della Guardia di Finanza. Nonostante i solleciti dell'allora prefetto Alecci, il sindaco non tornò sui suoi passi.
Il sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni, è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Patti con l’accusa di omissione di atti d’ufficio. Sindoni dovrà comparire davanti ai giudici il 5 luglio prossimo per rispondere della vicenda relativa alla riduzione del parcheggio antistante la Caserma della Guardia di Finanza.
Tutto iniziò nel gennaio del 2011, quando il primo cittadino dispose la riduzione di circa cinque metri del parcheggio antistante la caserma della Guardia di Finanza di Capo d’Orlando. Ma questa disposizione, fornita agli uffici comunali, secondo l’accusa non teneva in considerazione che le condizioni di sicurezza della caserma, in questa situazione, non potevano più essere assicurate.
Nonostante due solleciti effettuati dal Prefetto di Messina Alecci per il ripristino immediato dello stato dei luoghi, il parcheggio restò ridotto di cinque metri. La Guardia di Finanza inviò un’informativa di reato alla Procura di Patti che aprì un fascicolo ed indagando il sindaco Sindoni.

Ma quale sicurezza!!!!!!!!!!!!!!!
i finanzieri si sono incazzati perchè vogliono parcheggiare con le poprie autovetture private dove più aggrada loro.
Bene ha fatto Sindoni.
Le sedi delle polizie devono essere dotate di parcheggi interni, altrimenti si può chiedere la concessione di un’area esterna da destinare a parcheggio, ma A TITOLO ONEROSO.
Per chi non volesse capire: NISCITI I PICCIULI!!!!!!!!!!!
Giuseppe Vallèra.