Celebrati i 202 anni dalla Fondazione dell'Arma: "Bravi e grazie per quello che fate"

Celebrati i 202 anni dalla Fondazione dell’Arma: “Bravi e grazie per quello che fate”

Veronica Crocitti

Celebrati i 202 anni dalla Fondazione dell’Arma: “Bravi e grazie per quello che fate”

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lunedì 06 Giugno 2016 - 18:51

Ad aprile la cerimonia è stata la consueta deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti. Tra applausi e ringraziamenti, si è poi proceduti con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.

“E’ un servizio difficile e pericoloso che non potrebbe essere compiuto adeguatamente senza lo spirito di sacrificio, il senso del dovere e l’umanità che da sempre caratterizzano l’operato dei Carabinieri in Patria e all’Estero. Per questo vi dico Bravi e Grazie per quello che fate”. Un lungo discorso, sentito e coinvolgente, quello pronunciato dal Comandante Interregionale, Generale Silvio Ghiselli, in occasione della cerimonia per il 202° anniversario dalla Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
La manifestazione si è svolta questo pomeriggio nella Caserma Bonsignore, alla presenza di una folta folla, tra cui autorità istituzionali, civili, religiose e militari.
Ad aprile la cerimonia è stata la consueta deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti. Tra applausi e ringraziamenti, si è poi proceduti con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.
Ad assistere c’erano anche i famigliari delle “vittime del dovere”, le vedove e gli orfani assistititi dall’Associazione Nazionale Carabinieri con Labaro, i gonfalonieri del Comune di Messina e della Città Metropolitana.
Diverse le ricompense donate ad alcuni militari per brillanti operazioni di servizio svolte durante l’anno. Lo schieramento di formazione era composto dalla Banda della Brigata Meccanizzata Aosta, dalla Bandiera della Scuola Allievi di Reggio Calabria, da due compagnie di formazione su quattro plotoni (appuntati e carabinieri in g.u.s., scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria, comandanti di Stazione, reparto investigazioni scientifiche, carabiniere di quartiere, Nucleo carabinieri della brigata meccanizzata “Aosta”, militari delle Motovedette, equipaggi pronto intervento 112 con motociclette e autovetture, furgone del RIS).

“La ricorrenza odierna vuole anche costituire un momento di riflessione in cui trovano spazio bilanci e impegni per il futuro”, ha sottolineato il Generale Ghiselli. “I risultati conseguiti dall’Arma nelle 14 province del Comando Interregionale, durante l’anno trascorso, sono sintetizzati in diversi dati statistici che però non sono sufficienti ad esprimere compiutamente l’impegno che i carabinieri mettono in pratica ogni giorno. L’Arma è un’Istituzione fondata su solidi riferimenti ideali e morali, e basata sulla prossimità e sul ruolo delle otre 4.600 Stazioni e Tenenze. Il vostro servizio si basa su spirito di sacrificio, senso del dovere, umanità. Grazie per l’opera che quotidianamente svolgete con dignità, passione ed elevata professionalità come attestano i positivi risultati da voi conseguiti in ogni settore dell’attività istituzionale”. (Veronica Crocitti)

6 commenti

  1. SIG. GENERALE E’ INUTILE NASCONDERE LA VERITA’ LA ROVINA DELL’ARMA E’ LA POLITICA, E SPECIAL MODO MORTADELLA. I SACRIFICI SONO IMMENSI I MEZZI SONO VECCHI LE RISORSE ECONOMICHE POCHISSIME I MEZZI SONO QUASI DA FERRI VECCHI (MA NON ERA STATO ACCUSATO BERLUSCONI DI NON DARE FINANZIAMENTI ALLE FF.OO?) PERSONALE CHE SI IMPEGNA, MA ALLA FINE SIA LEGGI CHE I CRITERI DI PERDONO O RIDUZIONE DI PENA VENIFICANO SFORZI SACRIFICI E ANCHE CADUTI IN SERVIZIIO (VEDASI TRAPANI), UMILIATI DURANTE OPERAZIONI DA PARTE DI CLANDESTINI CHE AGGREDISCONO FERISCONO INSULTANO ACCERCHIANO GAZZELLE E, PURTROPPO, SONO STATI COSTRETTI A RIFUGIARSI NELLE GAZZELLE NON POSSONO AGIRE COME SI DOVREBBE. ALTRIMENTI ……NON PARLIAMO DI POLITICA DI SINISTRA CONTRO CC E POLIZIA

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  2. SIG. GENERALE E’ INUTILE NASCONDERE LA VERITA’ LA ROVINA DELL’ARMA E’ LA POLITICA, E SPECIAL MODO MORTADELLA. I SACRIFICI SONO IMMENSI I MEZZI SONO VECCHI LE RISORSE ECONOMICHE POCHISSIME I MEZZI SONO QUASI DA FERRI VECCHI (MA NON ERA STATO ACCUSATO BERLUSCONI DI NON DARE FINANZIAMENTI ALLE FF.OO?) PERSONALE CHE SI IMPEGNA, MA ALLA FINE SIA LEGGI CHE I CRITERI DI PERDONO O RIDUZIONE DI PENA VENIFICANO SFORZI SACRIFICI E ANCHE CADUTI IN SERVIZIIO (VEDASI TRAPANI), UMILIATI DURANTE OPERAZIONI DA PARTE DI CLANDESTINI CHE AGGREDISCONO FERISCONO INSULTANO ACCERCHIANO GAZZELLE E, PURTROPPO, SONO STATI COSTRETTI A RIFUGIARSI NELLE GAZZELLE NON POSSONO AGIRE COME SI DOVREBBE. ALTRIMENTI ……NON PARLIAMO DI POLITICA DI SINISTRA CONTRO CC E POLIZIA

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  3. Sinceramente non capisco siamo in piena crisi economica e si continua a spendere soldi dei contribuenti facendo parate e feste quando il popolo soffre la fame.
    Ricordo a tutti che nel 1970, l’Italia era in piena crisi economica (come oggi) sono state sospese tutte le parate compresa la parata di Roma del 2 giugno 1970.

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  4. Sinceramente non capisco siamo in piena crisi economica e si continua a spendere soldi dei contribuenti facendo parate e feste quando il popolo soffre la fame.
    Ricordo a tutti che nel 1970, l’Italia era in piena crisi economica (come oggi) sono state sospese tutte le parate compresa la parata di Roma del 2 giugno 1970.

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  5. LA PARATA MILITARE DEL 1970 E’ STATA UNA RAPPRESENTAZIONE DEL CENTENARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA. E’ STATO NELL’ANNO DEL TERREMOTO DEL FRIULI, GRANDE POPOLO ONESTO LABORIOSO NON PIAGNUCOLONE DURO NON ABITUATO AD ASPETTARE CHE ALTRI PROVVEDONO PER LORO DELLE GRANDI MONTAGNE DI ZONE EROICHE DEL NORD EST, NON COME ALTRE GENTI DI REGIONI D’ITALIA ABITUATE A SEDERSI E PIANGERE E ASPETTARE ASPETTARE, PE QUESTO NON SI E’ SVOLTA. IL PROBLEMA NON E’ IL COSTO DELLA PARATA, MA E’ LA GESTIONE DELL’ESERCITO DEL BILANCIO DELLA DIFESA E DEL GOVERNO. SE CI SONO INCAPACI. AFFARISTI FABBRICHE DI RACCOMANDAZIONI PER ESSERE ASSUNTI COME CIVILI, MILITARI O SI LECCANO LE SCARPE PER L’AUMENTO DI GRADO ECCO I RISULTATI. POI ROVINATO DA MORTADELLA E DAI SUOI AMICI

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  6. LA PARATA MILITARE DEL 1970 E’ STATA UNA RAPPRESENTAZIONE DEL CENTENARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA. E’ STATO NELL’ANNO DEL TERREMOTO DEL FRIULI, GRANDE POPOLO ONESTO LABORIOSO NON PIAGNUCOLONE DURO NON ABITUATO AD ASPETTARE CHE ALTRI PROVVEDONO PER LORO DELLE GRANDI MONTAGNE DI ZONE EROICHE DEL NORD EST, NON COME ALTRE GENTI DI REGIONI D’ITALIA ABITUATE A SEDERSI E PIANGERE E ASPETTARE ASPETTARE, PE QUESTO NON SI E’ SVOLTA. IL PROBLEMA NON E’ IL COSTO DELLA PARATA, MA E’ LA GESTIONE DELL’ESERCITO DEL BILANCIO DELLA DIFESA E DEL GOVERNO. SE CI SONO INCAPACI. AFFARISTI FABBRICHE DI RACCOMANDAZIONI PER ESSERE ASSUNTI COME CIVILI, MILITARI O SI LECCANO LE SCARPE PER L’AUMENTO DI GRADO ECCO I RISULTATI. POI ROVINATO DA MORTADELLA E DAI SUOI AMICI

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