Carmelo Mancuso: "Non dimenticherò mai la figura di Scoglio".

Carmelo Mancuso: “Non dimenticherò mai la figura di Scoglio”.

Piero Genovese

Carmelo Mancuso: “Non dimenticherò mai la figura di Scoglio”.

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domenica 07 Aprile 2019 - 08:15

Nel giorno di chiusura della Fiera dello Sport e del Tempo Libero, svoltasi lo scorso fine settimana presso il centro commerciale “Tremestieri”, insieme a Totò Schillaci c’era anche lui, Carmelo Mancuso, difensore che oltre a vestire la maglia del Messina ha militato anche nel Milan, Lecce, Monza e Ascoli.

Mancuso, messinese d’adozione, sbarcò in riva allo Stretto nel 1982 assieme a Totò Schillaci e vinse un campionato di Serie C2, valorizzato proprio da Scoglio. In riva allo Stretto ha fatto, insieme ad altri, la storia del calcio a Messina.

Formazione del Messina campionato 1984/85

“Con la maglia giallorossa – afferma Mancuso – ho ricordi bellissimi. Ho avuto anche la fortuna di incontrare allenatori che mi hanno aiutato nella mia crescita, uno fra tutti Scoglio, scomparso nel giorno del mio quarantesimo compleanno, uomo che ha dato tanto al calcio, non solo al Messina”.

Proprio per le ottime prestazioni mostrate in quegli anni arriva la chiamata del Milan dove, però, fu chiuso da un Paolo Maldini in rampa di lancio. Al San Paolo lo ricordano per aver reso difficile la partita del pibe de oro Maradona marcandolo costantemente e senza lasciargli il tempo di gestire la palla. “Forse sono approdato in rossonero troppo presto ma il calcio – come spiega Mancuso – è fatto di gioie e dolori.

Mancuso con la maglia del Milan

Torna così al Messina dove  sfiora la promozione in serie A, sempre agli ordini di Scoglio. “Non dimenticherò mai la figura del professore e dei tifosi a cui eravamo legati. Settimanalmente vivevamo con loro, facevamo riunioni con i club e la domenica, loro, ci ripagavano con la presenza allo stadio, sempre pieno e rumoroso”

Proprio il Messina, dopo avergli dato il natale da calciatore, ha provato a dargli quello di allenatore, dandogli il compito di gestire la prima squadra degli Allievi, nel periodo in cui la squadra maggiore giocava in serie A. “Ero abituato a lavorare con i ragazzi. Sono stati anni intensi e ho avuto il piacere di conoscere ragazzi che adesso militano tra i professionisti. Accompagnai Giuseppe Rizzo e Marco Crimi quando firmarono i loro primi contratti, rispettivamente con Reggina e Bari. La soddisfazione più grande è aver trasmesso loro qualcosa”.

Nel 2010 assume l’incarico di Responsabile del settore giovanile del Città di Messina. L’anno seguente ricoprirà lo stesso ruolo nell’ACR Messina, allora in serie D, allenando pure la squadra Juniores. Nel mezzo anche una parentesi con la Scuola Calcio dell’Università di Messina, collaborando anche con il compianto Scoglio. “Sogno – ha affermato Mancuso – un cambiamento, una riforma che possa premiare la meritocrazia e valorizzare i nostri talenti e che possa far emergere addetti ai lavori, calciatori e tecnici competenti. Auspico un maggior dialogo tra club, tecnici e FIGC, a partire dal nostro territorio”.

Ai giovani che si avvicinano al mondo del calcio consiglia: “Praticate sport in modo sano e genuino, fatevi spingere dalla passione e, come me, non piegatevi di fronte a niente e nessuno, mettete il rispetto, la lealtà e la dignità sempre al primo posto”.

Dopo la triste parentesi dell’ultimo anno con l’Igea Virtus, Mancuso è tornato a fare l’agente assicurativo, ruolo che ricopre da sette anni ma afferma: “Spero di tornare ad allenare, la mia più grande passione e il calcio”.

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