Aggressioni negli ospedali in provincia, il Nursind: "Si cambi la normativa"

Aggressioni negli ospedali in provincia, il Nursind: “Si cambi la normativa”

Aggressioni negli ospedali in provincia, il Nursind: “Si cambi la normativa”

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giovedì 23 Agosto 2018 - 13:41

Il sindacato: "Basta proclami, la denuncia sia d'ufficio"

“I direttori generali delle aziende nella loro qualità di responsabili della sicurezza del personale devono denunciare le aggressioni. La denuncia deve scattare quasi come un atto d'ufficio. Bisogna cambiare la normativa per consentire l’arresto degli aggressori in flagranza di reato”.

È quanto scrive in una nota il segretario messinese del sindacato Nursind, Ivan Alonge, in merito alla questione sicurezza e all’allarme aggressioni nel pronto soccorso di Taormina e comunque di tutta la provincia.

“È di questi giorni – spiega Alonge – l’aggressione di un infermiere all’ospedale di Taormina. Aggressione che ha avuto come conseguenza una prognosi di 10 giorni per il sanitario e la rottura di un vetro da parte dei parenti di un paziente in attesa di essere chiamato, con contestuale richiesta di risarcimento danni da parte dell’Asp. È oramai prassi che con l’approssimarsi del periodo estivo gli episodi di violenza verso i sanitari si moltiplichino, il più delle volte da parte di cittadini che attendono il loro turno per ore.

Le cause sono molteplici, drastica diminuzione di personale visto l’approssimarsi delle ferie estive, carenze oramai croniche denunciate più volte dalla nostra organizzazione sindacale, generate da rimodulazione delle piante organiche che in passato hanno visto assottigliarsi sempre più la forbice tra infermieri/posti letto. Senza infermieri la sanità muore, questo lo abbiamo sempre detto e manifestato nelle piazze, attraverso la politica ci siamo fatti portavoce di un disagio oramai non più tollerabile.

La segreteria del sindacato Nursind Messina tutta intende porre all’attenzione di tutti l’esigenza di porre un argine a tale fenomeno che fa male a tutti . E' stanca di proclami, di soluzioni prospettate e mai realizzate, vedi la videosorveglianza tanto sbandierata e pare ancora inattuata”.

Il Nursind “plaude all’eventualità di fare un opportuna differenziazione del percorso tra codici bianchi e rossi con personale dedicato, cosa che dove attuata ha dato ottimi risultati. Questa era la nostra di proposta. Basterebbe ad avviso degli scriventi attuare la raccomandazione n.8 del 2007 del ministero della Salute, ma anche implementare la medicina territoriale senza la quale i pronti soccorsi saranno sempre più intasati.

Le aggressioni – si legge in una nota diramata questa mattina – non sono un problema da sottovalutare, perché le ripercussioni, soprattutto psicologiche ricadono sugli operatori sanitari (burn-out) e sui degenti (compromissione della relazione terapeutica). Sono eventi evitabili e per questo devono essere previsti e prevenuti e questo grazie ad una capillare organizzazione.

Nursind Messina è al fianco dei cittadini e degli operatori sanitari ricordando ai primi che infermieri e medici non sono i nemici ma vittime anche loro di un sistema che li vede costantemente privati di mezzi e risorse senza le quali l’assistenza è a rischio ciò determina una costante demotivazione. Basta proclami, che si attuino presto soluzione valide ed efficaci prima che la situazione sfugga di mano”.

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