Unione dei Comuni jonici nell'impasse, presidente Di Cara "scaduto" da un anno

Unione dei Comuni jonici nell’impasse, presidente Di Cara “scaduto” da un anno

Carmelo Caspanello

Unione dei Comuni jonici nell’impasse, presidente Di Cara “scaduto” da un anno

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venerdì 06 Aprile 2018 - 06:52

La Giunta non si riunisce dal 17 luglio mentre il Consiglio dal 25 settembre. Lettera di sei sindaci al presidente dell'esecutivo

PAGLIARA. L’Unione dei Comune delle Valli Joniche è finita in un vicolo cieco. La Giunta non si riunisce più da 9 mesi; il Consiglio da 6 mesi e mezzo. L’ultimo incontro dei sindaci risale al 17 luglio del 2017 mentre l’ultima assemblea consiliare (della quale è presidente Francesco Moschella) porta la data del 25 settembre. Una situazione di stallo che è diventata motivo di aspre polemiche tra gli amministratori degli undici Comuni che fanno parte dell’ente sovracomunale. Lo scorso 15 febbraio sei sindaci hanno inviato una lettera al presidente della Giunta dell’Unione, Fabio Di Cara (sindaco di Forza d’Agrò). Il documento porta la firma di Sebastian Foti (Furci), Gaetano Argiroffi (Roccalumera), Marcello Bartolotta (Limina), Marco Saetti (Casalvecchio), Sebastiano Gugliotta (Pagliara) e Armando Carpo (Mandanici). “Visto il forte ritardo nel determinare l’avvicendamento alla presidenza dei Comuni – hanno scritto i sei – scaduti da quasi un anno, chiediamo urgentemente la convocazione dell’assemblea dei sindaci”. “La missiva – spiega Sebastiano Foti, primo firmatario – risale a poco meno di due mesi addietro, ma non abbiamo ancora ricevuto risposta. Stiamo pensando ad un’autoconvocazione per mettere fine ad una situazione d’impasse e alle lamentele. Ad esempio – aggiunge Foti – ci sono problemi nei servizi da rendere all’ufficio del Giudice di pace ad Alì Terme per il quale tanto l’Unione ha fatto. Ma si potrebbero fare altri riferimenti. Bisogna pensare in tempi rapidi a cambiare rotta e alla elezione del nuovo presidente, come previsto”. Fabio Di Cara è stato eletto l'8 aprile del 2016 e sarebbe dovuto rimanere in carica per un anno, fino al mese di aprile del 2017. Si è accumulato un anno di ritardo. Il testimone dovrebbe passare al sindaco di Mandanici Carpo. Sono tanti gli amministratori degli undici comuni jonici consorziati che si chiedono che senso ha tenere in piedi un simile organismo, in queste condizioni.

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