Cgil e Uil: "Un'agenzia terza per i conti di Atm"

Cgil e Uil: “Un’agenzia terza per i conti di Atm”

Redazione

Cgil e Uil: “Un’agenzia terza per i conti di Atm”

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lunedì 08 Aprile 2019 - 10:48

Ora che anche il Consiglio comunale ha avanzato dubbi sul doppio ruolo del presidente del Collegio dei revisori dei conti, Cgil e Uil tornano alla carica

MESSINA – “Sembrerebbero troppi gli interrogativi e le evidenti contraddizioni sul ruolo del presidente del collegio dei revisori dei conti di Atm. Pertanto, auspichiamo che il Consiglio Comunale sospenda in autotutela la delibera di liquidazione di Atm e si proceda incaricando un’agenzia per la certificazione dello stato patrimoniale dell’azienda”. Giovanni Mastroeni (Segretario Cgil), Ivan Tripodi (Segretario Uil), Carmelo Garufi (Segretario Filt Cgil) e Michele Barresi (Segretario Uiltrasporti) tornano sulla presunta incompatibilità di Felice Genovese nel doppio ruolo di presidente del collegio dei revisori di Atm, società partecipata del Comune, e di presidente della società che gestisce la piscina comunale Cappuccini, che ha un cospicuo debito con lo stesso Comune.

“Non può che riconfermare quanto Cgil e Uil hanno palesato durante tutto il percorso del Salva Messina quando, snocciolando i numeri dei bilanci e le normative, hanno da sempre considerato la liquidazione dell’azienda trasporti un atto politico e non un obbligo dovuto alla reale situazione finanziaria. Genovese ricopriva entrambi gli incarichi fin dai tempi dell’amministrazione Accorinti, e, già negli scorsi anni, la presunta incompatibilità era stata segnalata dal Sindacato agli organi competenti. Recentemente, dopo la riconferma di Genovese nel ruolo ricoperto in Atm decisa dal sindaco De Luca, non ci era di certo sfuggito che nelle relazioni prodotte dal presidente del collegio dei revisori al nuovo Cda e al sindaco sui conti di Atm, dal giugno 2018 in poi, avevano fatto riscontrare una sostanziale modifica sul merito della gestione economica degli ultimi 5 anni dell’azienda, dipingendo scenari ben più gravi”.

In realtà che i conti fossero in rosso era emerso anche nel 2017 con le relazioni e i verbali relativi agli anni passati.

Ora anche il Consiglio comunale ha avanzato dubbi sul tema. “E’ oltremodo necessario – concludono i sindacati – che si blocchi il processo di liquidazione dell’Atm. Come previsto in un emendamento approvato durante la discussione sul Salva Messina, il Consiglio pretenda che la certificazione dello stato patrimoniale dell’azienda sia effettuato da un’agenzia terza e sospenda fin da subito la procedura di liquidazione che nei fatti è rimasta ferma al novembre 2018″.

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