Oceano, Cgil: "La Festa per il lavoro si conferma laboratorio di idee"

Oceano, Cgil: “La Festa per il lavoro si conferma laboratorio di idee”

Oceano, Cgil: “La Festa per il lavoro si conferma laboratorio di idee”

domenica 01 Luglio 2012 - 13:05

Si è conclusa ieri la 2° Festa per il lavoro della Cgil. "Anche quest'anno l'iniziativa si è confermata un laboratorio di idee e percorsi- ha commentato il segretario provinciale Lillo Oceano- Siamo anche riusciti a rendere accogliente l'area della Fiera, emblema della condizione di una città unica per bellezza ma mortificata dall'incapacità di chi amministra"

Nonostante Caronte (l’anticiclone, non la società di traghettamento…) ieri moltissimi messinesi han potuto gustare appieno un pezzo di quel che potrebbe essere il futuro se solo riuscissimo ad abbattere tutte le barriere che hanno ingabbiato la città. Il dibattito conclusivo della Festa per il lavoro della Cgil in Fiera si è tenuto nell’incantevole angolo ex Irrera a mare. Alle spalle dei relatori nessuna parete, nessuna finestra, nessun pannello, solo il nostro Stretto, la nostra grande risorsa, con il lento via vai delle navi e sullo sfondo la Madonnina.
Un dono prezioso quella vista, che per decenni è stato impossibile godere ai più a causa di una gestione miope e di un muro durato più a lungo di quello di Berlino, se non per quei 15 giorni l’anno della Campionaria (quando si riusciva scorgere solo dietro barriere di bancarelle e stand).
Il dibattito sulla crisi del lavoro e la politica locale si è quindi tenuto mentre i traghetti solcavano lo Stretto, facendo capire quanto davvero sia unica Messina nella sua straordinaria bellezza di città di mare. Presenti i segretari delle tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato ed i rappresentanti dei partiti del centro-sinistra Nino Bartolotta (Pd), Maurizio Palermo (Idv), Daniele Ialacqua (Sel), Renato De Luca (Pdci), Carmelo Ingegneri (Prc). In primo piano le vertenze occupazionali, il precariato, un’imprenditoria locale incapace di “volare” sia pure a bassa quota, l’ assenza d’incisività della politica che in quarant’anni ha sprecato occasioni e risorse puntando solo sulla via facile del clientelismo.
Dai lavori, arricchiti anche dagli interventi del pubblico, è emersa una forte critica alla politica locale che non ha saputo tutelare gli interessi del territorio e sono state gettate le basi per un percorso condiviso tra partiti e sindacato. La vertenza Servirail è stata presa come caso esemplare di come, in altre regioni, dalla Puglia alla Lombardia passando per la Campania, l’incisività delle classi politiche locali e la reale capacità di rappresentanza, abbia portato esiti diametralmente opposti a quelli messinesi.
Oceano, Genovese ed Amato, hanno sottolineato come in questi mesi il fronte sindacale unito in numerose vertenze (sia pure con visioni diverse su alcuni aspetti) abbia portato non solo alla nascita del tavolo Uniti per Messina, ma anche ad una serie di proposte che colmano quei vuoti drammaticamente lasciati dai partiti.

Gli esponenti del centro sinistra presenti hanno evidenziato le disastrose conseguenze di una politica fallimentare (a tutti i livelli) che ha desertificato la città. Al centro delle polemiche anche il Pd, con Nino Bartolotta costretto a “parare i colpi” di una platea che ha contestato al partito alleanze discutibili, come quella a Palermo con Lombardo, che si sono rivelate boomerang per Messina, o come quella ormai quasi ufficiale con l’Udc. L’aria sta cambiando anche in riva allo Stretto e non basteranno cambi di casacca o di nome o di alleanza a risolvere una crisi di rappresentanza che si fa via via più consapevole.

“La Festa per il Lavoro della Cgil si conferma Laboratorio di idee – ha concluso il segretario provinciale Lillo Oceano- luogo informale di incontri tra diverse anime del nostro territorio, occasione importante per individuare persone e percorsi non condizionati dalle leggi dei palazzi. Bilancio positivo quindi, arricchito dalla soddisfazione di essere riusciti anche solo per 4 sere a rendere vivibile e accogliente l’area della Fiera, emblema della condizione dell’intera città: uno spazio merviglioso, unico per bellezza e storia, mortificato dall’incapacità di chi fino ad oggi ha governato come sottolineato anche da gran parte dei nostri ospiti colpiti dalla enorme differenza tra potenzialità e capacità di valorizzarle e interpretarle”.
Per Oceano Tutto questo significa chiaramente che Messina ha bisogno di una forte discontinuità e di un rinnovamento della classe dirigente, “Solo la discontinuità e il rinnovamento potranno restituire alla politica ed ai partiti il ruolo di rappresentanza degli interessi dei cittadini e di progettualità per lo sviluppo, il lavoro, la giustizia sociale”.
Rosaria Brancato (foto Dino Sturiale)

2 commenti

  1. FRANCESCO TIANO 1 Luglio 2012 21:30

    Ai sindacalisti vorrei ricordare che i problemi dei lavoratori sono il risultato delle incompiute dei politici locali, soprattutto quelli vicini al governo. La sinistra lo è in questo momento, visto che elargisce consensi per salvare l’Italia. Essendo finita la logica degli incompetenti berlusconiani, mi chiedo: I partiti che hanno aderito alla festa dei lavoratori, cosa stanno facendo per chi sta perdendo il lavoro a Messina?

    0
    0
  2. è stata la festa della tristezza e dello squallore…

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007