Cinque anni fa era solo un'idea...Oggi -L'Uomo Fiammifero- è in gara nei festival internazionali
Cinque anni fa, il giovane Marco Chiarini decise che avrebbe girato un film. Una storia dolce, poetica ma priva di facili moralismi, intitolata “L’Uomo Fiammifero”: «Con quella storia ero certo che avrei vinto l’Oscar». Una volta passato il primo entusiasmo e tornato coi piedi per terra, Marco cominciò a lavorare a testa bassa per raccogliere un piccolo budget mettendo in vendita in un libro le tavole e i disegni originali che aveva creato per la sua storia. Piano piano l’entusiasmo contagiò tutta Teramo e anche un grande nome del cinema italiano, Francesco Pannofino, ne subì il fascino. Oggi L’Uomo Fiammifero è una realtà sottolineata dai media nazionali, una di quelle storie che riconciliano con la magia della settima musa. Se c’è una morale va cercata proprio nelle parole di Marco: «Nella vita servono i sogni ma soprattutto un’idea forte che possa conquistare tutto e tutti».
Ci racconti com’è nato il progetto de L’Uomo Fiammifero?
«Tutto comincia con la voglia, necessaria, di girare un lungometraggio nonostante le enormi difficoltà per trovare un produttore che investisse a favore di uno sconosciuto come me. Cinque anni fa decisi che non avrei rinunciato al mio sogno e scelsi di fare tutto da solo, tutto con le mie forze. Il problema era quello di procurarsi un budget minimo e per far questo misi in vendita le tavole, i disegni e gli acquerelli, che avevo realizzato per il film. Siamo partiti dalla mia Teramo, presentando il progetto in diversi luoghi, conquistandola lentamente come se fosse stata New York».
E poi cos’è accaduto?
«Il progetto è piaciuto. Il mio sogno ha conquistato anche altri. Questa libertà produttiva ci ha messo dinanzi a mille ostacoli ma il nostro micro-budget c’ha garantito una totale libertà creativa e questo c’ha permesso di coinvolgere veri professionisti in questo progetto».
Siamo abituati a sentir parlare di produzioni cinematografiche dalle cifre stratosferiche…quì di che cifra parliamo?
«Siamo partiti con poco più di 20mila euro. Pochissimi. Ma per fortuna la storia è piaciuta e la voglia di girarla era davvero troppo forte».
Piccolo budget ma avete dalla vostra un bel nome del cinema italiano: Francesco Pannofino
«E’ bastato fargli vedere il libro che abbiamo pubblicato, contenente tutte le tavole e lui si è subito entusiasmato alla storia. Inoltre gli abbiamo garantito che avrebbe girato solo per due giorni ma che si sarebbe certamente divertito e…avrebbe mangiato bene. E siamo stati di parola».
Un sogno fattosi realtà. Sei sorpreso dall’attenzione dei media nazionali?
«Noi siamo stati a lavorare per cinque anni a testa con alcuni professionisti: Enrico Velozzi, Dimitri Bosi, Fabrizio Cico Diaz e Pietro Albino Di Pasquale. Eravamo certi che prima o poi tutti si sarebbero accorti del nostro lavoro e da alcuni mesi, stiamo finalmente raccogliendone i frutti. Il problema era quello di crederci davvero e per fortuna abbiamo tenuto duro».
Marco, fra multi-sale, file-sharing e dvd in edicola c’è ancora posto per chi ha tante idee e pochi soldi?
«Secondo me sì. Credo che serva non solo un sogno ma soprattutto un’idea forte che possa conquistare tutto e tutti. E poi servono obiettivi fattibili».
Sei in partenza per il Cairo International Film Festival for Children. Cinque anni fa te lo saresti aspettato?.
«E’ un grande risultato. Sinceramente cinque anni fa, quando ho cominciato a lavorarci, credevo che avrei vinto l’Oscar. Trenta secondi dopo pensavo che sarei arrivato al David…e poi sono tornato coi piedi per terra. Ma ero sicuro che prima o poi, se fossi riuscito a fare un bel lavoro dal punto di vista qualitativo, sarei riuscito a giungere nelle sale cinematografiche».
CAST ARTISTICO
Francesco Pannofino (Il padre) Marco Leonzi (Simone)
Greta Castagna (Lorenza) Davide Curioso (Rubino)
Tania Innamorati (La mamma) Matteo Lupi (Giulio Buio)
Anastasia Di Giuseppe (Dina Lampa) Daniele De Fabiis (Armando Armadio)
Armando Castagna (Ocram) Giuseppe Mattu (Zio Disco)
Franco Di Sante (Mani Grandi) Daniele Irto (L’uomo fiammifero).
CAST TECNICO
Regia: Marco Chiarini
Una produzione: Cineforum Teramo
Prodotto da: Marco Chiarini, Dimitri Bosi, Fabrizio Cico Diaz
Sceneggiatura: Marco Chiarini, Giovanni De Feo, Pietro Albino Di Pasquale
da un soggetto di: Marco Chiarini, Giovanni De Feo
Fotografia: Pierluigi Piredda
assistente operatore: Fedele Di Nunzio
aiuto operatore: Giovanni Stivali
Fotografia seconda unità: Ermanno Di Nicola, Stefano Saverioni
Musiche: Enrico Melozzi
Fonico di mix: Vincenzo Schiavo
Produzione musiche: Valentina D’Ignazio per Cinik
Montaggio: Lorenzo Loi, Marco Chiarini
Scenografia: Michele Modaferri
Aiuto scenografo: Andrea Simonetti
Decoratrice: Maria Rosaria Canino
Attrezzisti: Vassili Bosi, Massimo Di Giacomo; Giuseppe Di Paolantonio, Pancrazio Di Alessio
Costumista: Chiara Ferrantini
Assistente costumista: Elisa Galli
Aiuto costumista: Raffaella Ciavarelli
Effetti speciali digitali: Ermanno Di Nicola
Animazioni stop motion: Marco Chiarini
Organizzatore generale: Fabrizio Cico Diaz
Produzione Esecutiva: Cic produzioni Cine Televisive
Produttore esecutivo post produzione: Dimitri Bosi
ambientazione del film:Teramo (Abruzzo)
Formato di ripresa: Full HD 1920×1080
sito web ufficiale: www.uomofiammifero.it
ufficio stampa: Carlo Dutto – carlodutto@hotmail.it