Denunciato per lesioni gravi l'aggressore del barista di via Santa Cecilia. In pericolo di vita la vittima

Denunciato per lesioni gravi l’aggressore del barista di via Santa Cecilia. In pericolo di vita la vittima

Denunciato per lesioni gravi l’aggressore del barista di via Santa Cecilia. In pericolo di vita la vittima

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lunedì 10 Ottobre 2011 - 11:59

Per il momento è scattata solo la denuncia per il 40enne incensurato che sabato mattina ha centrato con un pugno il titolare del punto ristoro Marilyn, colpevole a suo dire di aver trattato male il nipote che aveva chiesto solo un bicchiere d'acqua. Indaga la Squadra Mobile

Versa in pericolo di vita il 65enne titolare del bar Marylin di via S.Cecilia che si trova ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Neurochirurgia del Policlinico dopo aver battuto il capo violentemente sabato mattina al termine di un alterco con un quarantenne incensurato. I medici hanno deciso di non operarlo per rimuovere l’ematoma alla testa causato dal violento schiaffo che lo ha fatto cadere per terra facendogli sbattere violentemente la testa, come dimostrato anche dalla pozza di sangue in cui si è ritrovata la vittima dopo il pugno. Subito portato al pronto soccorso del Policlinico le condizioni del 65enne sono andate via via peggiorando a tal punto che i sanitari hanno deciso di indurgli il coma farmacologico. Intanto l’aggressore, un 40enne messinese incensurato, individuato ieri pomeriggio dalla Squadra Mobile, è stato denunciato per lesioni gravi. L’uomo agli agenti ha confessato il gesto ma si è giustificato sostenendo di aver voluto solo difendere il nipote, che a parere suo era stato trattato male. Una versione che è al vaglio degli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dal sostituto procuratore Fabrizio Monaco. Secondo la ricostruzione della Polizia, tutto sarebbe cominciato venerdì sera, quando il nipote del denunciato entrato nel bar, avrebbe chiesto un bicchiere d’acqua. Il titolare del bar avrebbe mostrato un po’ d’insofferenza ed avrebbe servito l’acqua mugugnando. Il ragazzo dopo averne bevuto un sorso, indispettito dall’atteggiamento del commerciante, gli avrebbe scaraventato in faccia l’acqua rimasta nel bicchiere. Sarebbe quindi seguita una piccola discussione, ma senza gravi conseguenze.
Solo che il ragazzino, tornato a casa, ha raccontato tutto allo zio che ieri mattina, accompagnato dal nipote, s’è recato nel locale. La discussione è stata breve perché poco dopo il suo arrivo l’uomo ha invitato il barista ad uscire e sulla porta del locale gli ha scagliato un pugno in pieno volto. Poi zio e nipote si sono allontanati mentre il barista, nel frattempo soccorso dal figlio e dagli altri lavoranti, è stato trasportato in ospedale. Inizialmente le sue condizioni non sembrano gravi. La situazione è peggiorata nel corso della giornata e domenica sera i medici hanno deciso di indurre il coma farmacologico per stabilizzare le condizioni del sessantacinquenne.
(FOTO STURIALE)

2 commenti

  1. tutto questo per difendere la maleducazione del nipote………..

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  2. ….Qualunque siano state le parole dopo il gesto del ragazzo, che ha buttato in faccia l’acqua al proprietario del locale, qualunque sia stato l’atteggiamento indispettito del titolare verso il ragazzo mi chiedo: “Questa è l’educazione che abbiamo insegnato ai nostri figli?” … e ancora, rivolgendomi allo Zio campione di ignoranza e bummacaria assoluta: “Sei stato bravo …. adesso sei soddisfatto?…Oppure ti pentirai dicendo che non volevi fargli del male…? ” Ecco come siamo conosciuti nel paese, come una città violenta, anche se non mi è mai parso che lo fosse. Ieri quando ho letto la notizia tra le prime di quelle pubblicate nel sito di Libero…. giuro, mi sono vergognato… Comunque sono contento di una cosa, nella mia famiglia e tra i miei figli non siamo cosi… e qualunque sia stata la scaramuccia del proprietario del bar, reputo che siano stati solo atteggiamenti e parole, quindi mi rivolgo a tutti i suoi cari per rivolgere le mie scuse da Messinese, per un’atto indegno e privo di ogni fondamento di libera convivenza…. Il Signore del pugno, mandatelo in galera così impara la prossima volta che i pugni non sono parole e lui non è Dio … Saluti

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