Come cambia il turismo a Taormina: boom del lusso e più italiani

Come cambia il turismo a Taormina: boom del lusso e più italiani

Redazione

Come cambia il turismo a Taormina: boom del lusso e più italiani

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martedì 11 Ottobre 2022 - 12:12

I dati dei primi 6 mesi del 2022 e il commento del sindaco Mario Bolognari

TAORMINA – I primi sei mesi del 2022 hanno registrato una crescita del movimento turistico a Taormina rispetto al periodo della pandemia, ma il dato è comunque in calo rispetto all’ultimo anno pre-crisi, il 2019. Sulla stessa linea il dato nazionale, che anzi registra un segno negativo ancora più marcato.

“La crescita delle presenze è un segnale certamente incoraggiante – commenta il sindaco di Taormina, Mario Bolognari – ma non del tutto rassicurante. Infatti, se facciamo il raffronto con il 2019, ultimo anno pre-crisi, si registra un calo a livello nazionale del 17%. Quindi, al di là delle impressioni, il dato è inferiore alla percezione. Penso che la percezione sia superiore al dato statistico perché siamo tutti condizionati da due anni di pandemia. In questo quadro generale la Sicilia non fa eccezione. Neanche Taormina, anche se il calo rispetto al 2019 è del 14%, cioè meno negativo di quello nazionale”.

Clienti a cinque stelle

Il sindaco della capitale siciliana del turismo va oltre i “freddi” numeri per analizzare la situazione. “Segnalo tre cambiamenti nel nostro mercato turistico – spiega Bolognari – che potrebbero essere puramente temporanei oppure assumere carattere permanente. In ogni caso indicano una tendenza e quindi va fatto un ragionamento su di essi. Il primo dato è la forte incidenza dei clienti degli alberghi a cinque stelle e cinque stelle lusso: oltre 76 mila in sei mesi, in dieci strutture. Questa incidenza si è notata in città, dove bar e ristoranti erano pieni a tue le ore. Si calcola che un cliente di questo tipo spende in città una cifra che grosso modo equivale a quella che spende in albergo; e sappiamo qual è il costo di una stanza in un cinque stelle”.

La crescita di residence e B&B

Il secondo dato evidenziato da Bolognari è quello relativo alle strutture ricettive extra alberghiere, “che hanno fatto un ulteriore passo avanti nella loro capacità di offrire una soluzione a italiani e stranieri”. “Questo tipo di offerta ha coperto il 15% del totale. Un settore che va regolamentato, ma che non va scoraggiato, nonostante i diversi problemi che genera in alcuni casi, come quello del conferimento dei rifiuti”, aggiunge il sindaco di Taormina.

I flussi dal mercato straniero

La terza analisi è invece rivolta alla composizione del turismo taorminese. “Primi sono gli italiani, con 75 mila presenze – prosegue Bolognari – mentre gli stranieri, che prima si attestavano all’85%, adesso sono al 78% del totale. Ma l’elemento che più deve far riflettere è che il primo gruppo tra gli stranieri non è più quello dei tedeschi, ma quello degli statunitensi (47 mila) seguiti dai britannici (46 mila). Soltanto terzi i tedeschi, seguiti a distanza dai francesi. Altro dato interessante è che i siciliani, con 21 mila presenze, contano tanto quanto i francesi”.
“In definitiva, il turismo nei primi sei mesi dell’anno a Taormina è andato benissimo. Tuttavia, c’è in corso un mutamento del mercato che va seguito con attenzione e intelligenza, per farsi trovare preparati e all’altezza della sfida”, conclude il sindaco Bolognari.

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