Il pianeta Marte sotto l’occhio dei ricercatori del Cnr e del Planetario Pythagoras

Il pianeta Marte sotto l’occhio dei ricercatori del Cnr e del Planetario Pythagoras

Il pianeta Marte sotto l’occhio dei ricercatori del Cnr e del Planetario Pythagoras

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venerdì 09 Dicembre 2016 - 23:09

Focus sul progetto “Mars Cruiser One”, un rover abitabile pressurizzato, progettato per consentire l'esplorazione di Marte durante future missioni spaziali. Il veicolo è un laboratorio progettato per ospitare 3 astronauti per un massimo di due settimane prima di tornare alla base principale

Chi si aspettava di vedere i marziani è rimasto forse un po’ deluso, ma, sentendo i contenuti delle ricerche presentate, molti sono rimasti entusiasti. Nella conferenza dal titolo “Marte, ricerca a 360 gradi sul pianeta rosso” il tema trattato è stato proprio il pianeta Marte.

Antonio Morreale, direttore della Sezione di Messina del Centro Ufologico Nazionale, ha voluto ringraziare in modo particolare la responsabile scientifica del Planetario “Pythagoras“ di Reggio Calabria, prof.ssa Angela Misiano, il vicepresidente del Cun Sicilia, Davide Ferrara, gli studenti, i professori presenti e le dirigenti scolastiche, in particolare dell’Istituto Tecnico Nautico “Caio Duilio”,prof. ssa Maria Schirò e del Liceo Scientifico “Seguenza”, prof. ssa Lilia Leonardi, che hanno aderito e divulgato con una circolare l’iniziativa.

Prima dei relatori, ha preso la parola Rosaria Landro, coordinatrice del Cun Messina, che ha proposto al pubblico due momenti tratti da due diverse interviste a un premio Nobel italiano per la Fisica, ovvero il prof. Carlo Rubbia, la prima rilasciata nel 1987 e la seconda circa 30 anni dopo in occasione della celebrazione dei “60 anni di Scienza per la Pace” che ha avuto luogo al CERN di Ginevra in cui ribadisce, come nella prima intervista, la sua apertura alla possibilità di vita extraterrestre. Dopo avere spiegato, durante il suo intervento, anche gli scopi e le competenze del C.U.N. (Centro Ufologico Nazionale), Rosaria Landro ha introdotto un altro breve filmato che ha illustrato uno dei progetti legati all’esplorazione dello Spazio dell’arch. Arturo Vittori, architetto e designer conosciuto a livello internazionale, autore nella nostra città, in Piazza della Memoria, della moderna ed originale Opera “La Fenice”.

Il progetto in questione è “Mars Cruiser One”, un rover abitabile pressurizzato, progettato per consentire l'esplorazione di Marte durante future missioni spaziali. Il veicolo è un laboratorio progettato per ospitare 3 astronauti per un massimo di due settimane prima di tornare alla base principale.

Convegno dunque di alto spessore scientifico e anche questa volta ospiti molto qualificati, come il geologo Vincenzo Rizzo, ricercatore del CNR, che ha visto la sua ricerca pubblicata recentemente sulla prestigiosa rivista International “Journal of Astrobiology”, che, nella relazione dal titolo: “Vita su Marte? Paralleli micro-meso e macrostrutturali tra rocce microbialitiche terrestri e sedimenti marziani”, ha messo in evidenza come fra le microbialiti terrestri (tipologia di rocce sedimentarie costruite da microrganismi) ed i sedimenti marziani, formatisi in ambienti geologici compatibili, esistono analogie strutturali, non solo a livello microscopico, ma anche a livello meso e macroscopico con particolare riferimento a strutture che sono conseguenza della peculiare attività microbica.

Subito dopo, fuori programma, il ricercatore del Cnr di Messina, Maurizio Azzaro, ha illustrato la sua preziosa ricerca, attinente al convegno, dal titolo: “Brine nel continente antartico e possibili analogie con le condizioni di Marte”, pubblicata nel settembre scorso sulla prestigiosa rivista “Scientific Reports”.

Le brine sono soluzioni di sale in acqua che da un po’ di tempo destano molto interesse, specie se in ambienti estremi e freddi, perché esse, nel sottosuolo, possono costituire potenziali nuovi habitat per ecosistemi caratteristici nell’ Antartide, ma che, anche di fronte alle risultanze di questa ricerca, trovano sicuramente molte analogie in ambienti marziani.

Il Planetario Provinciale Pythagoras è una struttura di proprietà della Città Metropolitana di Reggio Calabria, inaugurato il 12 Marzo 2004, dove lo svolgimento delle attività è regolato da una convenzione stipulata tra la Città Metropolitana la Società Astronomica Italiana. La direzione, la gestione scientifica e didattica dello stesso Planetario è affidata appunto alla Prof.ssa Angela Misiano. Fa parte del team di questa struttura, l’ Ing. Giuseppe D’Agostino, che è intervenuto con la sua interessantissima relazione “Journey to Mars”… “Destinazione Marte”. “Mars is there, waiting to be reached …Marte è lì a soli 80 milioni di chilometri, in attesa di essere esplorato dall’uomo . L’ing. Giuseppe D’Agostino nel 2013 fece parte del progetto HORUS che prevedeva il lancio nella stratosfera terrestre di un pallone sonda gonfiato con elio a una altezza di circa 40000 metri con tanto di strumentazione scientifica. Filmato che è stato riproposto, durante la conferenza, suscitando grande ammirazione per le bellissime immagini dello Stretto di Messina, della Calabria e della Sicilia, inviate dalla telecamera posta sul pallone sonda.

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