I precari del Comune in stato di mobilitazione permanente

Una farsa. Così i segretari generali e aziendali di Fp Cisl e Uil Fpl, rispettivamente Calogero Emanuele e Rosario Contestabile (Cisl) e Giuseppe Calapai ed Emilio Di Stefano (Uil), definiscono quanto accaduto ieri sera in consiglio comunale quando il dibattito si è concentrato sulla vicenda dei precari di Palazzo Zanca. E questo perché la Giunta, nel corso della seduta, avrebbe rispolverato quanto proposto da tempo alle organizzazioni sindacali in merito all’integrazione oraria e alla stabilizzazione degli oltre trecento contrattisti in forza al Comune. «La proposta della Fp Cisl e dalla Uil Fpl – si legge in una nota – prevedeva infatti la destinazione delle risorse destinate dall’assessorato regionale per l’autonomia locali della funzione pubblica con decreto n. 525 del 15 settembre scorso dell’importo di 458.509 euro, all’integrazione oraria da ottobre a dicembre (36 ore per tutti). Soluzione da perseguire per tempo, al fine di evitare di giungere alla scadenza mensile, accaduto da gennaio ad oggi senza avere decurtazioni. Tale soluzione, respinta dall’Amministrazione in sede di tavolo tecnico, è stata malamente ripresa ieri senza alcuna chiarezza, gettando i lavoratori nell’ennesima giungla di indecisione ed incertezza anche in merito all’organizzazione dell’orario settimanale, con forte penalizzazione ai servizi che la maggioranza dei contrattisti che responsabilmente porta avanti da oltre 20 anni. Riguardo la stabilizzazione, pur apprezzando la manifestata volontà dell’Amministrazione di iniziare i procedimenti necessari, le scriventi organizzazioni ritengono che i lavori procedano a rilento e che non è più pensabile accumulare ulteriori e pericolosi ritardi, consumati in vuote sedute dalle quali non vengano fuori, carte alla mano, indirizzi certi e concreti, programmati nel tempo. Non saranno quindi tollerate ulteriori giustificazioni su ritardi, sostituzioni di dirigenti, questioni di bilancio, di pianta organica o di mancata quantificazione del fabbisogno di personale».

«Per tali motivi – continuano i sindacalisti – queste organizzazioni sindacali sempre propositive e consapevoli del proprio ruolo, nel dichiarare lo stato di mobilitazione permanente dei dipendenti a tempo determinato del Comune di Messina, comunicano l’avvio di forti iniziative per una corretta informazione dei dipendenti da sprone a dissipare ogni possibile titubanza e superficialità dell’Amministrazione. Amministrazione che dovrebbe perseguire obiettivi di stabilità occupazionale in risposta alle legittime aspettative dei lavoratori, e delle oggettive esigenze dei servizi erogati dall’ente in linea con la responsabilità affidata dai cittadini, e non su input di sterili contestazioni». Va ricordato che ieri un buon numero di precari ha assistito alla seduta del consiglio comunale fino a quando, per le troppe “intemperanze”, non sono stati sgomberati. Con loro era presente il segretario della Fp Cgil Clara Crocè, che ha annunciato l’intenzione di chiedere un incontro al sindaco per avere chiarezza su un percorso di stabilizzazione che «deve partire subito, non tra un anno».