Coronavirus, in Calabria il bilancio sale a 740 vittime. Salgono a 311 i nuovi positivi (+98)

Coronavirus, in Calabria il bilancio sale a 740 vittime. Salgono a 311 i nuovi positivi (+98)

mario meliado

Coronavirus, in Calabria il bilancio sale a 740 vittime. Salgono a 311 i nuovi positivi (+98)

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martedì 16 Marzo 2021 - 19:58

Sale di circa cento unità, in Calabria, il numero dei nuovi positivi al Covid-19. Quattro i deceduti, a fronte di un deciso incremento dei tamponi.

Crescono i positivi (e pure i tamponi)

L’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia

Sul territorio regionale, sottoposti a test fino a oggi 587.641 persone: 41.709 quelle complessivamente risultate positive, con 311 nuovi casi nelle ultime 24 ore (+98 rispetto alla giornata di ieri), e per oltre un terzo si annidano in provincia di Cosenza (120); a Reggio Calabria 85, a Crotone 61, a Catanzaro 33, a Vibo Valentia 12.

In giornata 2.633 i soggetti sottoposti al test (contro i 1.642 del giorno immediatamente precedente), che complessivamente salgono a 587.641, per un totale di 623.952 tamponi.

Quattro le vittime: tre in provincia di Cosenza, uno nel Marchesato.

Astrazeneca, 36mila le dosi “congelate”

Sul versante della vaccinazione, appaiono diversi i fronti critici. Ed è chiaro che uno di questi riguarda lo stop all’immunizzazione con dosi Astrazeneca, per quanto la questione sia nazionale: in Calabria, sono 36mila i vaccini Astrazeneca temporaneamente “stoppati” dopo la decisione dell’Aifa d’imporre una pausa. Il problema nel problema – e anche questa è una criticità un po’ in tutto il Paese – è che quelle utilizzate in ben 25mila casi hanno raggiunto soggetti tuttora in attesa della seconda dose per perfezionare il ciclo d’immunizzazione: le incertezze su eventuali problematiche causate da questo tipo di vaccino, le polemiche che ne sono scaturite e l’attuale “fermo” portano però a pensare che potrebbe arrivare una messe di rinunce o di ulteriori farraginosità impeditive di un’ultima dose nei tempi prescritti.

Nel Cosentino problemi e potenzialità

Può essere salutata positivamente la circostanza che oltre 60 Centri vaccinali sul (vastissimo) territorio provinciale di Cosenza siano pronti all’uso, good news tirata fuori nel corso di una riunione della task-force per le vaccinazioni. Tra le decisioni adottate, l’Asp cosentina non distribuirà più le fiale in ragione delle richieste, ma «sulla base del bacino di destinatari da vaccinare», distretto per distretto. E questo, in combinato disposto con la prioritizzazione, significa dare prelazione assoluta agli over 80, ultimata la cui immunizzazione si passerà ai soggetti iper-vulnerabili.

Isola Capo Rizzuto chiude le scuole

Potenziata la Polizia locale di Isola Capo Rizzuto

Il sindaco di Isola Capo Rizzuto – importante centro in provincia di Crotone –, Maria Grazia Vittimberga, con propria ordinanza ha deciso di chiudere le scuole fino alla fine di marzo. Una scelta in qualche modo “sospinta” dall’impetuoso numero di contagi nel Crotonese.

La stessa circostanza, solo una manciata di ore prima, aveva portato l’Amministrazione comunale a rinforzare la Polizia locale – rimasta con solo sei elementi in organico a fronte di oltre 18mila residenti – con cinque unità assunte a tempo determinato, «per garantire un maggiore servizio di controllo e scongiurare quanto più possibile l’espandersi del virus».

Di Natale: «Che fine hanno fatto le dosi vaccinali?»

La situazione resta però molto seria sotto il profilo d’inefficienze e sprechi, secondo vari osservatori e politici dai contorni non particolarmente chiari, relativi alle dosi vaccinali.

Graziano Di Natale davanti all’ “Annunziata”

Il segretario-questore di minoranza del Consiglio regionale Graziano Di Natale (Iric) non ci vede chiaro su più punti. Uno concerne l’«eccessivo rallentamento nella campagna di somministrazione» per gli ultraottantenni, rispetto al quale chiede conto alla Regione, in modo di «fugare i dubbi di tantissimi calabresi preoccupati e attoniti». Un’altra questione-chiave concerne poi la gigantesca discrepanza tra le 256mila dosi vaccinali consegnate per l’intera Calabria e le 176mila immunizzazioni portate a termine: solo il 68,7% circa delle fiale è stato insomma utilizzato. Una percentuale fallimentare, secondo Di Natale, specie considerando che «delle 80mila dosi in stand-by soltanto trentaseimila sono AstraZeneca» e quindi è lecito chiedersi perché non siano state utilizzati, fin qui, i circa 44mila vaccini Pfizer e Moderna tuttora nei congelatori.

Nell’analisi del consigliere regionale d’opposizione, «è
una vergogna senza fine. Un susseguirsi di errori gestionali da
dilettanti allo sbaraglio
» che fa pendant rispetto ad altre criticità più che significativa, come l’esaurimento dei posti-letto Covid nell’hub ospedaliero per il territorio provinciale cosentino, l’ “Annunziata” di Cosenza.

Ma per Spirlì il problema non esiste…

Resta il fatto che già ieri un’autorevole censura circa l’ingiustificato enorme inutilizzo di fiale di vaccino – in questo caso, sul territorio provinciale di Crotone – era arrivata direttamente dall’immunologo Roberto Burioni.

Il Governatore facente funzioni NIno Spirlì

Accuse rintuzzate con stizza dal Governatore calabrese facente funzioni Nino Spirlì: «La Calabria non è terra di conquista, né terreno fertile per polemiche pre-elettorali», ha dichiarato il Presidente dopo le affermazioni di Burioni, quasi a far capire che saremmo non solo davanti ad asserzioni infondate, ma anche politicamente strumentali, aggiungendo che il tempo dell’emergenza è il momento « della solidarietà e dell’aiuto reciproco. E non delle pagelle né, tanto meno, delle bocciature a settembre», invitando causticamente a «smetterla con questo giornalismo di finto assalto, che segue solo e semplicemente la scia di una finta informazione, priva di contenuto» anche perché il lavoro suo, del commissario governativo guido Longo e dei commissari alla guida di Asp e Aziende ospedaliere «non merita questa gogna costante».

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