Coronavirus. “Senza paura”: il progetto del Cirs contro la violenza domestica

Coronavirus. “Senza paura”: il progetto del Cirs contro la violenza domestica

Emanuela Giorgianni

Coronavirus. “Senza paura”: il progetto del Cirs contro la violenza domestica

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domenica 26 Aprile 2020 - 08:14

#coronavirus. Il Cirs avvia la sua campagna “Senza Paura” per la tutela delle donne vittime di violenza. Per loro, durante l’emergenza, è necessaria una tutela in più.

E’ stato avviato il 30 marzo scorso, e si concluderà il 30 dicembre prossimo, il progetto ‘Senza Paura’, avviato dal Comitato Italiano di Reinserimento Sociale CIRS, Casa Famiglia Onlus, Sede di Messina.

Per le donne

Il progetto è rivolto a donne sole o con figli minori, o diversamente abili, vittime di violenza o in condizioni di disagio, che sono residenti e/o domiciliate a Messina e la sua provincia; donne che nella situazione emergenziale da Covid 19 patiscono particolarmente la loro condizione.

Il fenomeno della violenza di genere, infatti, minaccia pericolosamente di aumentare in quelle famiglie in cui la violenza era già preesistente. E lo dicono i dati relativi alle denunce per violenza domestica registrati nel 2019.

Senza paura

Pertanto, Maria Celeste Celi, presidente del Cirs, sottolinea: “La nostra riflessione su tali dati e la comprovata esperienza del nostro Ente ci induce a ritenere che altrettanta parte del fenomeno non sia manifesta, poiché non denunciata dalle vittime. Per paura.”
Ecco che il progetto ‘Senza paura’ propone la disponibilità diretta ed indiretta dei locali rifugio ad indirizzo segreto per 10 posti letto, già in utilizzo all’Ente, e di ulteriori posti già reperiti nel territorio cittadino presso privati, utilizzati attraverso contratto in comodato d’uso a tempo determinato.

I locali

I locali disponibili idonei allo scopo, nel rispetto delle disposizioni normative in materia di distanziamento sociale (isolamento dei malati, quarantena dei soggetti esposti, divieti di assembramento) sono direttamente gestiti in toto dal CIRS Onlus Messina a mezzo di propri operatori qualificati secondo standard regionali vigenti ex DP. 96/2015 e s.m.i. ( assistente sociale, educatrici, psicologa, avvocata).
Al termine del periodo di eventuale quarantena (20 gg.) la donna verrà inserita in struttura del CIRS casa rifugio di secondo livello – Casa Maria – o in altri locali nei termini indicati , sempre riferibili a disponibilità dell’ente per l’avvio o proseguimento di un percorso di resilienza ed autodeterminazione secondo gli scopi e la metodologia già statutari dell’ente, che si avvarrà, per questa seconda fase, del personale già in struttura (direttrice, educatrici, assistenti sociali, psicologhe, ausiliarie).

Una rete di interazione

Il progetto propone inoltre di creare una rete di interazione territoriale tra istituzioni pubbliche, private, realtà associative, privati cittadini, che cooperino al buon esito della iniziativa.
La Responsabile del progetto è la dott.ssa Carmen Procopio, il coordinamento e il monitoraggio dello stesso sono affidati a Maria Celeste Celi e all’avvocato Cinzia Fresina.

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