Coronavirus, truffe agli anziani. La Cisl: "Non aprite e chiamate la polizia"

Coronavirus, truffe agli anziani. La Cisl: “Non aprite e chiamate la polizia”

Redazione

Coronavirus, truffe agli anziani. La Cisl: “Non aprite e chiamate la polizia”

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lunedì 30 Marzo 2020 - 11:59

L'ultima truffa è quella dei falsi avvisi, con tanto di logo del Ministero dell'Interno, che, da qualche giorno, vengono affissi ai portoni delle abitazioni

«È una truffa. Non c’è nessun controllo da parte del Ministero dell’Interno nelle abitazioni private». L’avvertimento è della Fnp Cisl di Messina che denuncia come continuino ad aumentare i tentativi di truffa con vittime soprattutto le persone anziane e sole.

«Spesso, infatti – sottolinea il segretario generale della Fnp Cisl Messina, Bruno Zecchetto – la paura, l’ansia, ma soprattutto la solitudine, induce le persone anziane ad essere meno guardinghe nei confronti degli estranei, specie se camuffati da uomini delle istituzioni. In questo periodo, caratterizzato dal flagello del Coronavirus, tale atteggiamento mentale è, purtroppo, più frequente».

L’ultima truffa è quella dei falsi avvisi, con tanto di logo del Ministero dell’Interno, che, da qualche giorno, vengono affissi ai portoni delle abitazioni. In essi si avvisano le persone che abitano negli stabili, senza averne la residenza, ad abbandonarli al più presto, per rientrare nelle loro case. Per verificare che ciò avvenga, saranno effettuati dei controlli da parte delle forze dell’ordine, nelle case, per esaminare i documenti di tutti gli abitanti.

Il volantino precisa anche che gli eventuali trasgressori saranno puniti con un’ammenda che potrà giungere fino a 206 euro e un arresto fino a 3 mesi, o la reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi.

«L’assurdo è che questi “gentiluomini”, nel prevedere sanzioni del tutto sproporzionate sono le differenze tra pena pecuniaria e pena detentiva, omettano perfino di fare riferimento ad una norma di legge precisa, da cui scaturirebbero tali conseguenze, in caso di inadempienza», aggiunge Zecchetto. «È una truffa e anche grossolana. Non aprite la porta a nessuno e chiamate immediatamente i carabinieri, o la polizia, oppure i vigili urbani e, se ne avete, anche i parenti più stretti».

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