Il Piano Spiagge approda in giunta: poi albo pretorio e consiglio. Litorale “aggredito” dai privati

Entro il 30 maggio dovrà essere stato approvato dal consiglio comunale e inviato alla Regione, indirizzo Assessorato Territorio e Ambiente, cui spetterà la valutazione finale per l’ok definitivo. Se così non dovesse essere, si prevede l’arrivo di commissario che si occuperà di consegnarlo direttamente a Palermo “dribblando” il passaggio consiglio. Parliamo del PDUM, ovvero il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, meglio noto come Piano Spiagge, che proprio ieri è stato depositato in giunta dal Responsabile del gruppo Progettazione, l’ing, Raffaele Cucinotta, dal Rup, il dott.Placido Accolla, con la supervisione del dirigente Giovanni Caminiti. Un passaggio “extra” quello davanti l’organo amministrativo, non contemplato dalla Regione, che ne prevede direttamente la pubblicazione, per trenta giorni, all’albo pretorio, per presentare eventuali osservazioni prima dell’esame del civico consesso. A richiederlo, per questioni di mero assenso politico, sono però stati gli assessori Isgrò e Corvaja, cui è spettata la firma sulla versione definitiva.

Consumata la “benedizione istituzionale”, il PUDM potrà essere pubblicamente visionato in tutte le sue parti. Elaborati grafici, relazioni tecniche, analisi descrittive della costa: una corposa documentazione che permetterà, una volta per tutte, di delineare dei punti ben precisi nell’utilizzo dei litorali, ricchezze mal sfruttate perché diventate terra di nessuno. Il Piano, “confezionato”, in base alle “Linee guida per la redazione ei piani di utilizzo del demanio marittimo della Regione Siciliana”, è stato redatto secondo la cartografia ufficiale rilasciata dal Sistema informativo del demanio della regione Siciliana (SIDERSI), che è stata sovrapposta con quella in possesso di questo comune. In fase di redazione non sono mancate le sorprese rispetto all’esistenza di abitazioni private, per lo più villette estive, realizzate in pieno demanio marittimo. Eppure, ciò che a occhio nudo appare un abuso bello e buono, risulta purtroppo legittimamente autorizzato: lo dimostrano le documentazioni in possesso dei titolari degli immobili. Un fenomeno particolarmente sviluppato nella fascia costiera tra Mortelle e Ortoliuzzo.

Il Piano di utilizzo del demanio Marittimo, rimane principalmente uno strumento “programmatorio” e in quanto tale la sostenibilità della gestione delle spiagge va affrontata comunque in connessione con il contesto generale. Rispetto a questo aspetto, il PUDM pone delle precise regole in relazione ai programmi che l’amministrazione comunale ha avviato in zona che ricadono nelle aree di competenza dello stesso Piano, ma prima della sua redazione. I casi specifici sono quelli relativi ai progetti di 1)valorizzazione dell’area Mortelle Tono, la tanto discussa variante; 2) porticciolo Marina di Grotte; 3) programma innovativo in ambito urbano – Porti e Stazioni; 4) nuovo porto commerciale Tremestieri; 5) progetto via Marina. In questi casi prevale il criterio della cronologia, per cui sebbene il Piano sia una fonte normativa gerarchicamente superiore, ma successiva ai progetti presentanti, l’eventuale rilascio di concessioni demaniali potrà essere effettuato “esclusivamente per impianti facilmente amovibili e con la condizione che le stesse cadranno automaticamente all’approvazione del programma dell’Amministrazione. Dette concessioni non potranno superare i due anni”.

Ricordiamo, infine, che il litorale, come anticipato negli articoli pubblicati qualche settimana fa (vedi correlato), è stato suddiviso in sette AFO (Aree Funzionale Omogenee), ovvero l’insieme degli ambiti costieri demaniali marittimi, compresi all’interno dei confini comunali, tendenzialmente omogenei in considerazione di medesime caratteristiche ambientali, morfologiche ed infrastrutturali.

AFO1: Dal torrente Gallo, che delimita il confine del comune di Messina con quello di Villafranca Tirrena, al Torrente Corsari in località Acqualadrone. Il tratto di costa ricade interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042). Villaggi Ortoliuzzo, Rodia, San Saba, Spartà, Acqualadrone.

AFO2: Dal torrente Corsari in località Acqualadrone al Canale degli Inglesi. Il tratto di costa ricade
interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042). Il litorale compreso tra il Torrente Tono e il Canale degli Inglesi ricade all’interno del D.P. 705 del 1967 (notevole interesse paesaggistico). Località: Tono, Timpazzi, Casabianca, Mortelle (stabilimenti balneari)

AFO3. Dal canale degli Inglesi al torrente Papardo (comprende per intero il P.P.E. della Laguna di Capo Peloro previsto nel P.R.G.). Il tratto di costa ricade interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042) e all’interno del D.P. 705 del 1967 (notevole interesse paesaggistico).
Villaggi Torre Faro, Ganzirri

AFO 4 Dal torrente Papardo al torrente Annunziata (limite NORD dell’Autorità Portuale). Il tratto di costa ricade interamente all’interno della Zona di Protezione Speciale (ZPS ITA0300042) e all’interno del D.P. 705 del 1967 (notevole interesse paesaggistico). Villaggi S. Agata, Pace, Paradiso, Contemplazione

AFO5 Dal torrente Annunziata al torrente Portalegni (limite SUD dell’Autorità Portuale)
Località Comprende l’intera area portuale di competenza dell’Autorità Portuale di Messina

AFO6 Dal torrente Portalegni al torrente Guidari Località Messina centro, Gazzi, Contesse, Pistunina, Tremestieri

AFO7 – Dal torrente Guidari al torrente Carne Salata, (che delimita il confine tra il comune di Messina e quello di Scaletta Zanclea) Villaggi: Mili, Galati, S. Margherita, Ponte Schiavo, Briga Marina,
Giampilieri Marina

ELENA DE PASQUALE