Oneri riflessi, ecco come hanno agito i consiglieri comunali

Oneri riflessi, ecco come hanno agito i consiglieri comunali

Alessandra Serio Danila La Torre

Oneri riflessi, ecco come hanno agito i consiglieri comunali

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giovedì 19 Novembre 2015 - 10:58

Il report degli oneri riflessi liquidati ai consiglieri di Palazzo Zanca fino allo scorso semestre, ora al vaglio della Procura di Messina.

Dai gettoni di presenza agli oneri riflessi. C'è l'attività complessiva dei consiglieri comunali di Palazzo Zanca sotto la lente, dopo le misure adottate dalla magistratura per il caso Gettonopoli. Gli oneri riflessi del precedente consiglio comunale erano già stati vagliati dalla magistratura. Anche i consiglieri attuali percepiscono gli oneri riflessi, o meglio i loro datori di lavoro.

Tra questi, Pio Amadeo è stato assunto a novembre 2014 e si è licenziato a fine febbraio – marzo successivo. Una prima delibera di pagamento risulta peró annullata in autotutela da Palazzo Zanca. La società di Palermo che aveva assunto Amadeo, infatti, aveva comunicato al Municipio che c'era una discrasia su quanto risultava a loro e il pagamento del comune. Forse un errore di calcolo. Di fatto Palazzo Zanca stava per liquidare circa mille euro più del dovuto.

Chi ha dovuto "rinunciare" ad una parte è stata invece la Banca presso cui è impiegato Paolo David, che ha accantonato oneri riflessi per oltre 28 mila euro, ma Palazzo Zanca ne ha liquidato circa 25 mila, fino al tetto Massimo consentito cioè. Poi c'è un consigliere assunto a ridosso delle elezioni. Tra i consiglieri finiti nel calderone dei 23 indagati per i quali l'inchiesta Gettonopoli è arrivata a conclusione, sono 5 quelli che producono oneri riflessi. Tre sono tra quelli per i quali la posizione é stata stalciata, altri 3 non figurano nell'inchiesta Gettonopoli del pm Capece Minutolo.(Alessandra Serio)

Di seguito, il servizio già pubblicato da Danila La Torre SU CHI PERCEPISCE GLI ONERI RIFLESSI. In basso il link con l'articolo integale che illustra le regole prima della riforma regionale entrata in vigore a settembre.

Dai gettoni di presenza agli oneri riflessi. C'è l'attività complessiva dei consiglieri comunali di Palazzo Zanca sotto la lente, dopo le misure adottate dalla magistratura per il caso Gettonopoli. Gli oneri riflessi del precedente consiglio comunale erano già stati vagliati dalla magistratura. Anche i consiglieri attuali percepiscono gli oneri riflessi, o meglio i loro datori di lavoro.

Tra questi, Pio Amadeo è stato assunto a novembre 2014 e si è licenziato a fine febbraio – marzo successivo. Una prima delibera di pagamento risulta peró annullata in autotutela da Palazzo Zanca. La società di Palermo che aveva assunto Amadeo, infatti, aveva comunicato al Municipio che c'era una discrasia su quanto risultava a loro e il pagamento del comune. Forse un errore di calcolo. Di fatto Palazzo Zanca stava per liquidare circa mille euro più del dovuto.

Chi ha dovuto "rinunciare" ad una parte è stata invece la Banca presso cui è impiegato Paolo David, che ha accantonato oneri riflessi per oltre 28 mila euro, ma Palazzo Zanca ne ha liquidato circa 25 mila, fino al tetto Massimo consentito cioè. Poi c'è un consigliere assunto a ridosso delle elezioni.

Tra i consiglieri finiti nel calderone dei 23 indagati per i quali l'inchiesta Gettonopoli è arrivata a conclusione, sono 5 quelli che producono oneri riflessi. Tre sono tra quelli per i quali la posizione é stata stalciata, altri 3 non figurano nell'inchiesta Gettonopoli del pm Capece Minutolo.

Di seguito, il servizio già pubblicato da Danila La Torre su chi percepisce gli oneri riflessi. In basso il link con l'articolo integale che illustra le regole prima della riforma regionale entrata in vigore a settembre.

I consiglieri per i quali il Comune paga gli oneri riflessi sono: Claudio Cardile,in servizio alla Camera sindacale territoriale della Uil; Nino Carreri, dipendente di Trenitalia, con possibilità di fare i turni notturni; Simona Contestabile, impiegata presso la Banca Antonello di Messina; Paolo David, dipendente del Banco popolare Soc.Coop.; Giuseppe De Leo, che presta servizio presso la Confsal Fna (Confederazione Nazionale Agricoltura di Messina; Libero Gioveni, assunto presso Rfi Spa, con possibilità di fare i turni notturni; Mario Rizzo, dipendente della Telecom Italia Spa; Nora Scuderi, assunta presso la cooperativa sociale Cesim; Nino Interdonato, dipendente di una Agenzia assicurativa; Pio Amadeo, assunto a novembre scorso alla Linking Srl. Nina Lo Presti lavorava all'Ismerfoma si è licenziata.

Sono in aspettativa non retribuita la presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile,assunta presso l’Unilav -Società Cooperativa Lavoro e Servizi Universitari – la consigliera di CMdB Ivana Risitano e la consigliera dell’Udc Mariella Perrone, dipendente del Comune di Messina. Mettendosi in aspettativa non retribuita la massima rappresentante del Civico Consesso ha la possibilità di prendere l’indennità massina, fissata nella misura del 65% rispetto a quella percepita dal sindaco, per un totale mensile di 4.733,78 euro lordi. In caso contrario, avrebbe subito una decurtazione del 50%, come avviene nel caso di alcuni assessori della giunta Accorinti che continuano a svolgere la loro professione.

Chi lavora nel settore pubblico gode degli stessi permessi di cui godono i lavoratori privati. In questo caso, tuttavia, in virtù di apposita convenzione non è previsto alcun rimborso da parte del Comune. Sono gli stessi enti pubblici che erogano ai lavoratori eletti in Consiglio comunale il salario base, anche se non mettono piede in ufficio. Sono numerosi i consiglieri comunali che lavorano in enti pubblici ed usufruiscono dei permessi: Nicola Cucinotta (Guardia di Finanza); Gino Sturniolo (dipendente della Biblioteca Regionale), Benedetto Vaccarino (infermiere al Policlinico), Elvira Amata (biologa all’Asp), Angelo Burrascano (dipendente Università), Carlo Abbate (dipendente dell’Urega); Franco Mondello (dipendente del Teatro Vittorio Emanuele); Pietro Iannello (medico al Papardo); Andrea Consolo (primario all’ospedale di Patti); Giovanna Crifò (Ufficio provinciale del lavoro); Santi Sorrenti (medico al Papardo); Francesco Pagano (Forestale)

LIBERI PROFESSIONISTI Tutt’altra storia è per i liberi professionisti, che non rientrano nella “protezione” garantita dalla legge 30. Chi non ha rapporti di lavoro dipendente e sottrae tempo alla propria professione frequentando Palazzo Zanca può solo perderci in termini economici. Nessuno li rimborsa per il tempo che trascorrono in commissione e in Consiglio comunale. I nomi dei liberi professionisti che siedono in Consiglio comunale: Pippo Trischitta (avvocato), Piero Adamo (avvocato), Antonella Russo (avvocato), Daniele Zuccarello (consulente del lavoro), Nicola Crisafi(farmacista); Carlo Cantali (consulente); Donatella Sindoni (analista). N.B. Il neurologo Fabrizio Sottile e la pediatra Rita La Paglia affermano di essere LIBERI PROFESSIONISTI. La consigliera dei Dr spiega di non avere rapporti di dipendenza con l’ente pubblico presso cui presta servizio, vale a dire l’Asp. Il consigliere di Siamo Messina fa sapere, tramite il suo avvocato, «che in ragione della propria passione politica ha dovuto rinunciare ad una borsa di studio legata ad un dottorato

http://www.tempostretto.it/news/oneri-riflessi-basta-firma-commissione-consiglio-essere-esentati-dal-lavoro-tutto-giorno-tanto-paga-comune.html

16 commenti

  1. Ma la Consigliera Russo che ha un’opinione pure sul sole che sorge questa volta tace?

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  2. Ma la Consigliera Russo che ha un’opinione pure sul sole che sorge questa volta tace?

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  3. In passato Comune-Provincia si verificava che il consigliere tal de tali facessa pagare all’amministrazione oneri riflessi al proprio datore di lavoro che spesso era la moglie o qualche genitore o parente, così si beccava l’indennità due volte. E come sempre le amministrazioni tacevano perché si xxxxxxxxxx a contestare, visto che il tizio era portatore di interessi politici di questo o quel partito. Tutti hanno taciuto, il risultato è sotto i nostri occhi!

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  4. In passato Comune-Provincia si verificava che il consigliere tal de tali facessa pagare all’amministrazione oneri riflessi al proprio datore di lavoro che spesso era la moglie o qualche genitore o parente, così si beccava l’indennità due volte. E come sempre le amministrazioni tacevano perché si xxxxxxxxxx a contestare, visto che il tizio era portatore di interessi politici di questo o quel partito. Tutti hanno taciuto, il risultato è sotto i nostri occhi!

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  5. Più realizzo quanto questo consiglio sia inconcludentemente costoso, più mi rendo conto di quanto faziose sterili e di parte fossero molte delle critiche moralizzatrici mosse alla giunta.
    Più viene approfondita la vicenda più sono contento di avere deciso di appoggiare questa amministrazione.
    In una città dove PD, destra(con le sue mille sigle) e UDC dimostrano ancora una volta il loro vero volto, sono felice per una volta di aver scelto di NON stare con loro.

    Salvatore

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  6. Più realizzo quanto questo consiglio sia inconcludentemente costoso, più mi rendo conto di quanto faziose sterili e di parte fossero molte delle critiche moralizzatrici mosse alla giunta.
    Più viene approfondita la vicenda più sono contento di avere deciso di appoggiare questa amministrazione.
    In una città dove PD, destra(con le sue mille sigle) e UDC dimostrano ancora una volta il loro vero volto, sono felice per una volta di aver scelto di NON stare con loro.

    Salvatore

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  7. oneri”RIFLESSI”? non c’è dubbio che questi signori hanno veramente i “RIFLESSI” pronti in fatto di xxxxxxxxxx.Quello che vorrei capire è com’è possibile che non ci sia un controllore oppure c’è ed ha taciuto?

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  8. oneri”RIFLESSI”? non c’è dubbio che questi signori hanno veramente i “RIFLESSI” pronti in fatto di xxxxxxxxxx.Quello che vorrei capire è com’è possibile che non ci sia un controllore oppure c’è ed ha taciuto?

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  9. Se non ci fosse TEMPOSTRETTO bisognerebbe inventarlo. ALESSANDRA e DANILA,in ossequio al nostro diritto di pretendere la TRASPARENZA di chi ha l’ONORE di rappresentare il POPOLO MESSINESE,ci fanno sapere quasi tutto dei Consiglieri Comunali,a mio avviso dovrebbe essere obbligatorio pubblicare i redditi,il diritto alla privacy è prerogativa dei cittadini e non degli uomini e donne eletti nelle istituzioni.UNO E TRINO,ti chiedo come si fa a non condividere il mio commento,parlo di TRASPARENZA degli uomini politici, probabilmente non li leggi,digiti NON MI PIACE a prescindere dal contenuto.UNO E TRINO ti nomino mio braccio destro, analizza attraverso SIOPE,la spesa per INDENNITA’ e RIMBORSI di Reggio Calabria,città uscita da poco dal dissesto.

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  10. Se non ci fosse TEMPOSTRETTO bisognerebbe inventarlo. ALESSANDRA e DANILA,in ossequio al nostro diritto di pretendere la TRASPARENZA di chi ha l’ONORE di rappresentare il POPOLO MESSINESE,ci fanno sapere quasi tutto dei Consiglieri Comunali,a mio avviso dovrebbe essere obbligatorio pubblicare i redditi,il diritto alla privacy è prerogativa dei cittadini e non degli uomini e donne eletti nelle istituzioni.UNO E TRINO,ti chiedo come si fa a non condividere il mio commento,parlo di TRASPARENZA degli uomini politici, probabilmente non li leggi,digiti NON MI PIACE a prescindere dal contenuto.UNO E TRINO ti nomino mio braccio destro, analizza attraverso SIOPE,la spesa per INDENNITA’ e RIMBORSI di Reggio Calabria,città uscita da poco dal dissesto.

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  11. Senso del pudore: quello che manca ai signori suddetti, rappresentanti degni di una parte della città. Che abbiano la dignità di dimettersi e di non proferire altro, come il sig. Carreri, che dovrebbe vergognarsi di salire al Bisconte, dove è stato votato, o al sig. Vaccarino, che ancora vai in giro a correre, o al finanziere che porta xxxxxxxxxx una divisa. Tutti gli altri a seguire abbiano il coraggio di ammettere le proprie colpe davanti alla magistratura. Vi sono i dodici inquisiti, altri indagati in misura minore, che seppur non in maniera diretta si sono prestati al gioco di tutti, ma NON POTEVANO NON SAPERE. A Gioveni chiedo che faccia chiarezza, e ne esca pulito

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  12. Senso del pudore: quello che manca ai signori suddetti, rappresentanti degni di una parte della città. Che abbiano la dignità di dimettersi e di non proferire altro, come il sig. Carreri, che dovrebbe vergognarsi di salire al Bisconte, dove è stato votato, o al sig. Vaccarino, che ancora vai in giro a correre, o al finanziere che porta xxxxxxxxxx una divisa. Tutti gli altri a seguire abbiano il coraggio di ammettere le proprie colpe davanti alla magistratura. Vi sono i dodici inquisiti, altri indagati in misura minore, che seppur non in maniera diretta si sono prestati al gioco di tutti, ma NON POTEVANO NON SAPERE. A Gioveni chiedo che faccia chiarezza, e ne esca pulito

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  13. Avevo dato a UNO E TRINO il compito,facile facile,di analizzare le INDENNITA’ della vicino Reggio Calabria,ma il ragazzo è lento, quindi gli revoco li mandato di mio braccio destro. PERCHE’ RC? La città ha 32 Consiglieri, sono stati tra i responsabili del suo dissesto finanziario, la Corte dei Conti nelle sue delibere lo ha scritto a lettere cubitali. Nel triennio 2008-2010 la spesa media per la sola INDENNITA’ fu di €2.455.803. Nel biennio 2011-2012 sotto i riflettori della Corte scese a €853.192, con il giovane sindaco Falcomatà del PD, figlio del grande FALCOMATA’, a €283.411. I nostri Consiglieri Comunali, quellidiprima e quellidioggi, hanno contribuito, alla grande, a sperperare spesa corrente. CORAGGIO RINUNCIATE ALLA INDENNITA’.

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  15. La Presidente Emilia BARRILE dovrebbe trovare il tempo, tra una visita e l’altra della DIGOS, di dare mandato alla PRIMA COMMISSIONE di analizzare il fenomeno relativo alla AGGRESSIONE LEGALE a cui è soggetto il Comune, anche LEI dovrebbe conoscere i dati ed allarmarsi, come mariedit. Faccio un esempio, martedì 10 novembre su 41 atti di Giunta ben 39 sono stati di AFFARI LEGALI, per farla breve trattavano i mandati agli avvocati di fiducia, per loro Palazzo Zanca è una vera pacchia, infatti nel 2014 per PATROCINIO LEGALE abbiamo speso €1.191.130,78. Carissima (€4.733,78 mensili lordi) Presidentessa cosa aspetta a convocare l’AVVOCATURA e farsi spiegare a chi e a cosa dobbiamo questa AGGRESSIONE LEGALE?

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  16. La Presidente Emilia BARRILE dovrebbe trovare il tempo, tra una visita e l’altra della DIGOS, di dare mandato alla PRIMA COMMISSIONE di analizzare il fenomeno relativo alla AGGRESSIONE LEGALE a cui è soggetto il Comune, anche LEI dovrebbe conoscere i dati ed allarmarsi, come mariedit. Faccio un esempio, martedì 10 novembre su 41 atti di Giunta ben 39 sono stati di AFFARI LEGALI, per farla breve trattavano i mandati agli avvocati di fiducia, per loro Palazzo Zanca è una vera pacchia, infatti nel 2014 per PATROCINIO LEGALE abbiamo speso €1.191.130,78. Carissima (€4.733,78 mensili lordi) Presidentessa cosa aspetta a convocare l’AVVOCATURA e farsi spiegare a chi e a cosa dobbiamo questa AGGRESSIONE LEGALE?

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