Covid, da Pd a OraMessina coro di no all'ordinanza De Luca: "Va annullata"

Covid, da Pd a OraMessina coro di no all’ordinanza De Luca: “Va annullata”

Francesca Stornante

Covid, da Pd a OraMessina coro di no all’ordinanza De Luca: “Va annullata”

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lunedì 11 Gennaio 2021 - 18:16

Il Pd di Messina e i suoi consiglieri, gli esponenti di Ora Messina, Massimo Rizzo di LiberaMe. Dall'aula di Palazzo Zanca si chiede a De Luca un passo indietro

Revoca immediata dell’ordinanza che da 12 ore ha mandato in subbuglio Messina. La richiesta è partita dalla Segreteria provinciale del Partito Democratico, insieme ai consiglieri comunali del Pd. Chiedono formalmente al sindaco De Luca di ritirare l’ordinanza siglata ieri sera che istituisce ulteriori restrizioni rispetto all’ordinanza regionale che ha decretato la zona rossa per l’emergenza Covid-19 a Messina.

La richesta del Pd di Messina

Il segretario Nino Bartolotta e i consiglieri Gaetano Gennaro, Claudio Cardile, Antonella Russo, Alessandro Russo e Felice Calabrò ritengono che l’ordinanza adottata da De Luca, come già avvenuto nel precedente lockdown, non faccia altro che ingenerare incertezza e confusione nella cittadinanza su materie e aspetti che non afferiscono alle sue competenze in un momento particolarmente delicato e drammatico per la salute dei cittadini e per la sopravvivenza dell’economia locale. «La gravità del momento riterrebbe maggiore equilibrio e minore conflitto decisionale rispetto agli Organi competenti in materia».

I consiglieri di Ora Messina

Sempre dall’aula consiliare di Palazzo Zanca, una richiesta simile arriva anche dagli scranni che si trovano di fronte al Pd. Gli esponenti di Ora Messina chiedono a De Luca di annullare la sua ordinanza e di applicare le disposizioni regionali che, mettendo Messina in zona rossa, sono già restrittive.

«Con estremo stupore abbiamo accolto le ulteriori restrizioni volute dal sindaco Cateno De Luca in aggiunta al documento regionale che pone Messina in zona rossa. Una sequela di contraddizioni, punti che annullano i precedenti e che non fanno altro che incidere sulla confusione e la paura della gente. L’ordinanza del sindaco De Luca è del tutto irricevibile, diventando per tanti punti totalmente paradossale, come il divieto di acquisti online. Gravissimo il fraintendimento sulla chiusura dei supermercati o delle farmacie, con le correzioni che arrivano solo da un successivo post su Facebook. Assurdo errore istituzionale quello di protocollare e presentare un’ordinanza che debba, poi, essere corretta tramite un social network. Grave, oltre che impossibile».

Annullare l’ordinanza

Ora Messina chiede l’annullamento delle misure volute da De Luca per un semplice motivo: perché sarebbe più facile e rapido annullare che correggere gli strafalcioni presenti. «Non possiamo che chiedere che non venga perpetrato un atto di forza inutile e personalistico da parte del sindaco e che, con logicità, venga applicata l’ordinanza firmata dal presidente Musumeci».

Il consigliere Massimo Rizzo

Dai banchi di LiberaMe, il consigliere Massimo Rizzo chiede invece senso di responsabilità da parte di tutti in questo momento così delicato per la città. Ma soprattutto moderazione ed equilibrio al posto delle urla. «Il balletto dei colori (e delle responsabilità) ha creato confusione. Continui cambi di strategia, in contraddizione continua. Sembra esserci una battaglia tra i sostenitori del diritto alla salute e quelli che intendono tutelare l’economia. Un atteggiamento errato che non produce risultati e che genera sconforto e divisioni nella società. Ci si mette poi un’ordinanza contraddittoria e raffazzonata, che deve urgentemente essere modificata.

Sto raccogliendo le segnalazioni dei cittadini per proporre i necessari correttivi. Spero che chi ha responsabilità istituzionali comprenda il profondo disagio di tutti i messinesi, abbassi i toni e acquisisca capacità di ascolto, recependo i suggerimenti nell’interesse della comunità. Senza polemiche ma con spirito costruttivo, suggerirò a breve all’amministrazione i correttivi indispensabili. Ma tutti devono recuperare il senso delle istituzioni affrontando le questioni con il confronto, anche serrato, ma senza quell’atteggiamento che è più tipico di una campagna elettorale. Il momento è duro, difficilissimo. Ciascuno di noi ha bisogno di avere punti di riferimento e deve poter contare sull’equilibrio dei poteri e delle decisioni».

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Un commento

  1. Da cittadino chiedo a questi inutili consiglieri quando vi sembra l’ora di fare una mozione di sfiducia a questa squallida persona che sta denigrando la nostra martoriata Città con la vs responsabilità e di una sparuta fetta di elettori al servizio del Duce , vi dico domani siete tutti assunti nel mio ………..pastificio !!! .

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