Abbandono Archivio Storico: la Procura apre un’inchiesta, indagano i Carabinieri

I riflettori della Procura si accendono su una delle vicende che maggiormente hanno impressionato l’opinione pubblica cittadina negli ultimi tempi.
La magistratura, infatti, si occuperà dell’incredibile caso dell’Archivio Storico di Messina il cui patrimonio, composto da libri antichi e rari, atti e pergamene sono stati abbandonati per anni in uno scantinato umido della scuola Enzo Drago. Il Procuratore Aggiunto Ada Merrino ha aperto un’inchiesta per stabilire le responsabilità di questo sfacelo culturale compiuto senza che nessuno muovesse un dito. Particolare attenzione sarà rivolto ad esponenti delle istituzioni che avrebbero dovuto salvaguardare un patrimonio d’inestimabile valore parte del quale è andato irrimediabilmente perduto. Al momento il fascicolo è ancora contro ignoti ma viene ipotizzato il reato di danneggiamento colposo di beni di valore. Ad indagare, su delega del procuratore aggiunto Merrino, saranno i Carabinieri della sezione di Polizia Giudiziaria. Le indagini sono state avviate a seguito della presentazione, poco prima di Natale, di un esposto in Procura da parte di Renato Accorinti, leader del “Movimento Non Violento”. Accorinti consegnò nelle mani del Procuratore capo Guido Lo Forte, un dvd contenente fotografie ed immagini che testimoniano le condizioni in cui versano i libri e documenti storici. Dvd già visionato dai Carabinieri che nei prossimi giorni dovrebbero iniziare ad acquisire atti al Comune per ricostruire la vicenda dell’Archivio Storico chiuso cinque anni fa. Il patrimonio, del quale fanno parte anche libri del cinquecento e del seicento, fu trasferito negli scantinati della scuola Enzo Drago. Presto l’umidità e la pioggia, che penetrava da una finestra difettosa, hanno danneggiato parecchie opere di pregio. Compito dei Carabinieri sarà ora di stabilire le ragioni per le quali un patrimonio così importante per la storia della città sia stato relegato in uno scantinato alla mercè della muffa e perché non si sia pensato a trovare una sistemazione migliore. Dell’incresciosa situazione dell’Archivio Storico si è tornati a parlare solo di recente grazie alle pressioni di Accoranti. Il docente è entrato negli scantinati di via Catania ed ha filmato le condizioni dell’archivio. Ha consegnato le immagini e l’esposto in Procura ed il 28 dicembre ha occupato il Palacultura per protestare contro l’indifferenza delle istituzioni verso la situazione dell’Archivio Storico, chiedendo che i libri venissero trasferiti nell’edificio di viale Boccetta. Accorinti ha anche avviato una petizione popolare per chiedere l’intervento della magistratura, del presidente della Repubblica e degli intellettuali messinesi fin qui del tutto assenti.