Giusy Furnari è assessore regionale: una crocettiana di ferro in quota Drs

Giusy Furnari è assessore regionale: una crocettiana di ferro in quota Drs

Rosaria Brancato

Giusy Furnari è assessore regionale: una crocettiana di ferro in quota Drs

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mercoledì 16 Aprile 2014 - 15:47

E' la professoressa Giusy Furnari l'assessore messinese del Crocetta Bis. Dopo le polemiche dei giorni scorsi stamane l'avvocato Antonio Fiumefreddo, si è dimesso ed al suo posto il governatore ha scelto la docente di storia delle filosofie. Una vittoria di Crocetta, che sceglie una persona a lui vicinissima, ed una vittoria per Picciolo, che rafforza il peso all'interno dei Dr ed il ruolo nei rapporti diretti con il governatore.

Quando, nell’estate del 2012 Crocetta scese in campo in corsa solitaria per la Presidenza della Regione ed ancora Udc e Pd vagavano per altri sentieri, Giusy Furnari, coordinatrice del circolo Libertà e giustizia, organizzò un incontro con l’allora candidato, a Messina, nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni. In quel momento non esisteva né il Megafono né la Lista Crocetta Presidente, e la docente di storia della filosofia fu senza ombra di dubbio, tra i primi sostenitori in riva allo Stretto della candidatura di Crocetta. Eletto Presidente ha continuato a tenere in primo piano la professoressa al punto da volerla come candidata sindaco alle amministrative del 2013, ipotesi naufragata poi nel caos delle primarie del centro-sinistra e nella vicenda delle tre buste del Megafono. Successivamente il nome della Furnari è tornato in occasione delle nomine per il Vittorio Emanuele.

Oggi, a distanza di un anno e mezzo da quell’incontro alla Provincia, Giusy Furnari è assessore regionale ai Beni culturali, è la messinese in giunta che la città ha reclamato dopo l’uscita di Nino Bartolotta.

Il governatore, con un colpo da maestro dei suoi, ha nominato una delle persone a lui più vicine, attribuendola in quota Drs, rispondendo così a quanti non gradivano la scelta di Antonio Fiumefreddo ed a quanti protestavano per l’assenza di un messinese nel Crocetta bis. La nomina della Furnari è anche una vittoria di Beppe Picciolo, capogruppo regionale dei Democratici riformisti, che da giorni protestava per l’assenza di un rappresentante del territorio. L’ingresso della professoressa rafforza il peso di Picciolo all’interno del movimento (peraltro il deputato ha apprezzato la nobiltà del gesto di Fiumefreddo e nei giorni scorsi ne aveva anche sottolineato la professionalità e lo spessore) ed il suo ruolo nei rapporti diretti con il governatore. "Nella rivoluzione Crocettiana-dichiara Picciolo- non vincono solo Picciolo e Greco, vince Messina ed il rispetto che la nostra città ha saputo conquistarsi".

Non sappiamo quanto durerà un Crocetta bis già modificato in pochi giorni, ma Messina ha recuperato la casella in giunta. A dare una mano sono state le polemiche scaturite immediatamente dopo la nomina ad assessore di Antonio Fiumefreddo, avvocato catanese con alle spalle un’esperienza nella giunta di centro-destra Scapagnini ed una lunga vicinanza all’ex governatore Lombardo che lo scelse come sovrintendente del Teatro Bellini di Catania. Nell’agosto 2013, quando il Crocetta bis non era neanche ipotizzabile il governatore, nel nominare un commissario per il Bellini sparò a zero contro “vassoi, gioielli, le spese folli del Teatro”, sparando un “missile” nei confronti di Fiumefreddo, che replicò punto per punto. La sua scelta però in quota Drs nella nuova giunta, non è stata priva di polemiche, soprattutto da parte del segretario regionale Pd Raciti.

Un fronte interno ai Dr, capitanato da Picciolo, ha fatto il resto: stamane quindi Fiumefreddo ha rinunciato all’incarico con una lettera inviata al governatore.

“ Caro Presidente, la violenza degli attacchi subiti in questi giorni, con il ricorso spregiudicato alla calunnia in un crescendo irrefrenabile di aggressioni, non mi stupisce giacché so bene che combattere Cosa Nostra se mette a repentaglio la nostra vita, insieme e prima di tutto attenta alla nostra reputazione così da confondere ogni cosa; è un metodo vecchio ma sempre in uso. Quel tipo di belva, che è il mafioso, inizia con l'adulazione dei suoi nemici ma quando si accorge di non avere presa ed allora passa ad infangare ed isolare, infine, se tutto è vano, uccide”. Dopo una serie di riflessioni di carattere religioso l’avvocato conclude rinunciando all’assessorato:“ L'attacco alla mia persona servirebbe a colpire il governo, a cogliere ogni occasione per indebolire l'azione di profondo cambiamento da te avviato. Credo, anzi, di poterti essere assai più utile continuando a sostenerti come cittadino intransigente, come avvocato orgoglioso di garantire lo stato di diritto a Caino, come docente universitario impegnato a spiegare agli studenti quanto vale il loro impegno Ti chiedo, quindi, di andare avanti, di non cedere di un passo”.

Le dimissioni erano nell’aria già da ore, durante le quali Crocetta aveva preso contatti con la Furnari per indicarla come nuovo assessore in quota Drs. Il Presidente ha comunque annunciato che per l’ex sovrintendente ci sarà sicuramente un altro tipo di ruolo nel corso dei prossimi mesi : “Ho sofferto insieme a te in questi giorni, con la consapevolezza di vivere il dolore espiatore e catartico della settimana santa. La sofferenza ci purifica e ci rafforza. Non potrò, averti a fianco come assessore. Ti chiedo, di essere disponibile, a condurre insieme, nel ruolo che concorderemo, la lotta contro il malaffare e le mafie”.

Per il segretario regionale Raciti le dimissioni di Fiumefreddo “sono una vittoria del Pd, più che un segnale di distensione. Apprezzo la maturata consapevolezza che con la formazione di questo governo-bis era stato superato un limite invalicabile nella designazione degli assessori. Ho posto un problema che riguarda il Pd: vale a dire il metodo con cui è stato costruito il governo-bis, attraverso patti con le correnti; metodo assolutamente sbagliato".

La pensa diversamente Forzese, che fino all’ultimo ha sostenuto il legale: “ il metodo utilizzato, che ha portato un galantuomo come Fiumefreddo alla rinuncia, atto politicamente nobile, ha una matrice che consentirà di individuare mandanti ed esecutori. Conoscendo l'avvocato immagino che ne farà oggetto di precisa segnalazione alla magistratura e ciò ritengo servirà, ed anzi lo chiedo espressamente, alla commissione nazionale antimafia, affinchè possa sentire Fiumefreddo circa la ricostruzione di quanto accaduto e per spiegare quanto pervasiva sia l'infiltrazione di Cosa Nostra nelle istituzioni”.

Poco dopo la rinuncia di Fiumefreddo è arrivata l’ufficializzazione di Giusy Furnari, con la delega ai Beni culturali, finora affidata alla Sgarlata.

“Assume un aspetto di apertura importante verso la città dello Stretto, esclusa in precedenza-afferma Crocetta – introduce in giunta una personalità di indubbio valore professionale, etico e morale che potrà, nella legalità, portare avanti i
progetti di valorizzazione e sviluppo dei beni culturali. Una personalità di eccellenza che ringrazio pubblicamente per aver accettato l’incarico”.

Nel pomeriggio la presentazione del Crocetta Bis all’Ars. Molti banchi però sono rimasti vuoti: assenti per protesta molti deputati del centro-destra e del M5S.

Rosaria Brancato

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