Il corteo partito da piazza Municipio si è invece raccolto in assemblea presso l'ex-aula di Mineralogia dell'Università. Giorno 21 e 22 ateneo in autogestione

Dopo la polemiche di ieri, anche in riva allo stretto si torna a manifestare contro il protocollo Brunetta e la legge Gelmini. Una protesta che porterà in piazza i “diretti interessati- di tutta Italia e che anche a Messina ha visto “sfilare- un corteo abbastanza partecipato che partendo da piazza Municipio si è concluso in un’assemblea organizzata nell’ex-aula di Mineralogia dell’Università .

Tenendo conto però di molteplici fattori, si è, comunque, avverata la paventata possibilità che quella di oggi, in città, si rivelasse una manifestazione “simbolica- per esprimere vicinanza a coloro che, questa mattina presto, dieci i pullman in totale, come confermato dalla Cgil, hanno lasciato la provincia di Messina alla volta di Palermo dove si terrà una grande assemblea in piazza Politeama. Per quanto riguarda la Sicilia, sarà infatti il capoluogo, il cuore pulsante della preannunciata protesta che, come è ormai ben noto, mancherà però di una “parte-. Quella del sindacato di Cisl Fp che a seguito del rovente botta e risposta con la Cgil Fp, ha ribadito, in virtù dell’accordo trovato tra sindacati e governo nazionale e considerato più che soddisfacente, la decisione di non prendere parte alla protesta.

E’ mancata, come previsto, una parte consistente degli studenti degli istituti superiori cittadini, “barricati- all’interno delle scuole (vedi Archimede, La Farina, Maurolico) ed impegnati in ben altre forme di protesta, quali “okkupazione- ed autogestione. In rappresentanza della categoria, come ci ha confermato Graziamaria Pistorino, segretaria provinciale della Flc Cgil, solo una ristretta rappresentanza.

Si è invece rivelato fondamentale l’apporto e l’adesione del popolo universitario, una cui delegazione, insieme a ricercatori e docenti, è partita con due pullman alla volta di Roma per partecipare al grande corteo che sfilerà per le strade della capitale. Nel corso della settimana, nelle varie facoltà non sono mancate, dibattiti, assemblee e attività di volantinaggio per «rendere consapevoli tutti – ha affermato al Pistorino – dei tagli indiscriminati operati dal governo».

Per la prossima settimana, per la precisione il 21 e 22 novembre, gli universitari hanno avuto il permesso dal Rettore Tomasello di poter dare vita a due giorni di autogestione, nel corso dei quali si organizzeranno assemblee, riunioni, incontri per partecipare, tutti insieme, all’altro grande appuntamento, quello del 12 dicembre. La speranza dei ragazzi è infatti quella che l’arrivo delle feste di natale non faccia calare l’attenzione e la mobilitazione.

Ha espresso invece totale adesione alla manifestazione di oggi, riservando qualche duro attacco proprio nei confronti di Tomasello,il circolo “Peppino Impastato- Prc, che esprime «il proprio sconcerto per la notizia del rinvio a giudizio del Magnifico, invitandolo a trarre le sue conclusioni dal polemica in atto e di porre in essere ogni atto utile a separare le proprie personali responsabilità dall’immagine complessiva dell’Ateneo».

Da Palermo arrivano anche le dichiarazioni di Lillo Oceano, segretario della FpCgil il quale commenta così la manifestazione che si sta svolgendo nel capoluogo: -Siamo davvero tanti, per ora ci dicono 50 mila persone. È una grande manifestazione, molto partecipata, ci sono gruppi consistenti da tutta l’isola-. Un gruppo di contrattisti a Milazzo ha invece inscenato una protesta davanti al Comune.

In photogallery altri scatti di Dino Sturiale ed Emanuele Rigano