Ammanchi di cassa alla CGIL di Messina: indagata dalla Procura l'ex amministratrice Alma Bianco

Ammanchi di cassa alla CGIL di Messina: indagata dalla Procura l’ex amministratrice Alma Bianco

Ammanchi di cassa alla CGIL di Messina: indagata dalla Procura l’ex amministratrice Alma Bianco

mercoledì 28 Aprile 2010 - 14:36

La Bianco, per la quale s'ipotizza l'appropriazione indebita, è sicura di poter giustificare tutte le uscite di cassa e respinge tutti gli addebiti. Presentate già sei denunce da parte di altrettanti comparti del sindacato

C’è il primo indagato nell’inchiesta, avviata dalla Procura di Messina, sulla sparizione di 60.000 euro dalle casse della Federazione provinciale della Cgil. Si tratta di Alma Bianco, amministratrice unica del sindacato e per dirigente regionale della CGIL. Il sostituto procuratore Fabrizio Monaco l’ha iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di appropriazione indebita.

L’inchiesta giudiziaria entra nel vivo ma la vicenda già da qualche settimana aveva destato grande scalpore in città.

Alma Bianco il 17 marzo scorso era stata licenziata dal segretario generale della CGIL di Messina Lillo Oceano. Poi, con il passare dei giorni, ben sei denunce sono state presentate in Procura da altrettanti settori della Cgil messinese che chiedono chiarezza sulla vicenda degli ammanchi. La sparizione di circa 60.000 euro era stata scoperta il 29 dicembre scorso durante alcuni controlli amministrativi. Furono fatti accertamenti interni ed il sindacato cercò di evitare qualsiasi clamore. A marzo Alma Bianco fu licenziata e da quel momento la vicenda ebbe maggior visibilità. Oltre al caso degli ammanchi vennero fuori voci di presunte irregolarità nella posizione lavorativa di alcuni dipendenti del sindacato di via Peculio Frumentario. Ed, infatti, funzionari dell’Ispettorato del lavoro e Carabinieri nei giorni scorsi hanno effettuato dei controlli nella sede della Federazione provinciale. Ma il punto focale rimangono quei 60.000 euro di cui non si sa più niente. Alma Bianco, per voce del suo legale, l’avvocato Bonaventura Candido, ha fatto sapere che la Cgil non le ha mai contestato nulla in merito agli ammanchi anche perché –dice l’ex amministratrice- in realtà non ve ne sarebbero. La Bianco ha detto che potrà giustificare tutte le uscite di cassa ed beneficiari di tutte le somme. Sostiene inoltre che i segretari provinciali che si sono avvicendati in questi anni alla guida della Federazione provinciale della Cgil, sono al corrente della destinazione di quel denaro. Affermazioni respinte dalla Cgil che ha incaricato l’avvocato Ettore Cappuccio di assistere il sindacato e difenderne l’onorabilità.

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