Assemblea dei lavoratori del -1254- Telecom, le riflessioni dei sindacati

Assemblea dei lavoratori del -1254- Telecom, le riflessioni dei sindacati

Assemblea dei lavoratori del -1254- Telecom, le riflessioni dei sindacati

venerdì 31 Luglio 2009 - 11:01

Giorno 30 luglio 2009 si è svolta l’assemblea dei lavoratori del 1254 di

Messina, con OdG: “Accordo sui contratti di solidarietà ricadute e

prospettive”.

Dal dibattito assembleare è emerso un chiaro clima di tensione, di

preoccupazione e di disappunto per la scelta aziendale di ricorrere allo

strumento dei “Contratti di solidarietà” senza aver previsto o avere

intenzione di prevedere un percorso contestuale di riallocazione dei

lavoratori in altri settori. Condizione ulteriormente confermata dalle

successive infelici ed irrispettose dichiarazioni del Dott. Migliardi sul

“Sole 24 ore”, percepite dai lavoratori come offensive ed oltraggianti.

I lavoratori di Messina contestano che nell’accordo non sia stato previsto

un parallelo percorso di conversione professionale, contestano le,

immediatamente successive, inopportune ed improvvide dichiarazioni del

Dott. Migliardi, affermando con determinazione, che il tasso di scolarità è

uguale a quello dei lavoratori degli altri settori della Telecom Italia, che

con scelte operative congrue e concrete si possono riconvertire tutte le

professionalità presenti, che le dichiarazioni del management dell’azienda

non possono assumere connotati generici e demagogici, che i numeri forniti

alla pubblica opinione non sono coerenti con la realtà.

Per questo motivo i lavoratori di Messina in uno con le OO.SS.

statisticheranno a breve la realtà lavorativa del 1254 di Messina,

evidenziando l’ incongruenza delle valutazioni aziendali e chiederanno

tutti di essere riallocati in altri ambiti professionali. Rilevano che già

da tempo, e prima della odierna vicenda, sono state presentate da lavoratori

domande di riconversione professionale che ad oggi non sono state prese in

considerazione, con la chiara volontà di giungere alla situazione attuale.

Rilevano che le presenze all’interno del 1254, come anche del 187, sono

frutto di un lungo ed estenuante processo aziendale di riorganizzazione, con

il sistematico smantellamento di strutture organizzative, e che questo

processo è stato ampiamente pagato dai lavoratori in termini di disagi di

ogni tipo e dal sistema di welfare, che ha sovvenzionato tutte le

riorganizzazioni dell’ultimo decennio, mentre i profitti, le speculazioni

finanziarie, immobiliari, sono state ampiamente remunerative per ogni

Proprietà. E purtroppo si continua su questa strada ! Infatti sia il 1254

come il 187 sono i settori in cui sono confluite professionalità

provenienti da altre aziende e da altri settori, sia tecnici che

impiegatizi, man mano che la l’azienda ha attuato i processi di

riorganizzazione e smaltimento. Sono quindi presenti professionalità

flessibili e con ampia e diversificata esperienza e scolarizzazione, sia di

ambito tecnico che commerciale, contrariamente a quanto affermato dal Dott.

Migliardi.

Rilevano che, a fronte dei sacrifici richiesti ai lavoratori in nome di un

recupero economico, contestualmente lo stesso principio non è applicato a

dirigenti che nella nostra azienda prolificano con abbondanza, e solo

occasionalmente hanno un profilo professionale che giustifichi le altissime

retribuzioni, con l’effetto di generare costi impropri e clima aziendale

pessimo, costi che poi gli stessi dirigenti, in modo diretto o indiretto,

fanno ricadere sui lavoratori. Chiedono che si imposti subito un percorso

formativo atto a ricollocare all’ interno dell’Azienda ogni eventuale

esubero.

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