Atm. Consegnato il Piano Industriale. Lasagni (Uil) «Pronti a ricominciare ma con le dovute garanzie»

Atm. Consegnato il Piano Industriale. Lasagni (Uil) «Pronti a ricominciare ma con le dovute garanzie»

Redazione

Atm. Consegnato il Piano Industriale. Lasagni (Uil) «Pronti a ricominciare ma con le dovute garanzie»

martedì 27 Gennaio 2009 - 09:17

Il documento consegnato ieri pomeriggio a Buzzanca e Capone: «Sapevamo che Conte fosse al lavoro per la stesura del piano ma non che fosse pronto. La notizia però non mette in discussione il blocco previsto per giorno 5»

La foto a corredo dell’articolo, inviataci da un dipendente Atm, ritrae il volantino che da questa mattina sarà visibile su ogni bus e su ogni vettura del tram che circolerà in città. Un sorta di “promemoria” per cittadini e soprattutto per amministratori in attesa che ci si muova in modo definitivo per il rilancio della Muncipalizzata.

Un rilancio che, stando alle ultime notizie, dovrebbe ripartire proprio da quel Piano Industriale giunto ieri pomeriggio sulle scrivanie del sindaco Buzzanca e dell’assessore alla Mobilità Urbana Melino Capone. Tra i vari punti che compongono il documento, curato dal direttore generale Caludio Conte con la collaborazione di alcuni esperti, previsto anche l’annullamento di tutti gli accordi presi in precedenza con gli stessi lavoratori: « Il personale Atm è pronti a dare la massima disponibilità – spiega Silvio Lasagni, della Uil trasporti – se ciò potrà effettivamente servire a dare nuova vita ai servizi di trasporto pubblico, ovviamente però con le dovute garanzie».

Il rappresentante sindacale accoglie dunque con legittimo contegno la notizia di questo “piano delle meraviglie” che dovrebbe garantire la ripartenza dell’Atm: «Sapevamo che il direttore Conte fosse al lavoro per la redazione del documento, un documento che ovviamente tenesse conto anche della situazione economico-finanziaria tanto dell’Azienda quanto del Comune, ma non eravamo ancora a conoscenza che il piano fosse pronto». Sindacati e lavoratori, dunque, si mantengono cauti e, almeno per il momento, non sembrano intenzionati a invertire la rotta: «Lo sciopero di giorno 5 è assolutamente confermato e con esso tutte le civile e pacifiche forme di protesta che siamo intenzionati a portare avanti in queste settimane. Il problema non riguarda solo la mancanza degli stipendi ma la totale inefficienza dei servizi offerti ai cittadini. Ho letto che a breve dovrebbe essere inaugurato il nuovo capolinea del tram, una buona notizia che tuttavia perde senso se si considera che al momento sono 4/5 le vetture funzionanti, le altre risultano tutte guaste e non ci siano i soldi necessari per le riparazioni».

Un quadro tutt’altro che rosea, ma non è certo questa la novità, quello tinteggiato da Lasagni che aggiunge: «Attendiamo, rispettando i tempi necessari, che l’amministrazione ci dia conto delle proprie intenzioni anche e soprattutto alla luce del piano industriale. Nell’attesa però non possiamo che confermare la nostra posizioni e dunque lo sciopero di giorno 5. A noi prima o dopo gli stipendi verranno pagati, ma continuando di questo passo a farne le spese saranno sempre i cittadini»

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