con riferimento alla nota vicenda dell’apertura del Cavallotti, desidero solo pregarla di pubblicare le seguenti precisazioni:

1. lo stato di degrado della struttura, con particolare riferimento alle incredibili condizioni di pulizia, all’ asportazione delle plafoniere lungo le rampe oggetto degli interventi di ampliamento, l’asportazione di molte manichette antincendio, non potevano essere in alcun modo preesistenti all’epoca in cui Atm ha consegnato la struttura al Comune di Messina. E ciò in primo luogo perché le condizioni si sono presentate come tipiche di una fine lavori di una impresa di costruzioni, ma soprattutto perché, se fossero veramente state -preesistenti-, i nostri Sindacati, all’epoca sarebbero pesantemente intervenuti, visto che per molto meno, e sempre con riferimento al Cavallotti, questi ultimi hanno spesso denunciato l’Azienda alle Autorità competenti. Fatti che l’ingegner Manna evidentemente sconosce.

2. In relazione poi alla -qualità- dei dirigenti Atm, desidero sorvolare, visto che: a) le affermazioni fatte infangano anche i vertici Atm che lavorano con dedizione, esclusivamente per serietà e deontologia; b) dal lontano 1981 il mio lavoro mi porta ad avere contatti con dirigenti e funzionari di molti Enti, compreso naturalmente il Comune di Messina. Ebbene, in tutta franchezza non ho mai notato abissali differenze rispetto ai vertici dell’Atm. Con ciò, a scanso di equivoci, e per non cadere nello stesso errore dell’ingegner Manna (che, sembrerebbe, ha voluto fare di tutta l’erba un fascio), desidero precisare che, nei diversi Enti, compreso Comune di Messina, accanto a dirigenti e funzionari di grande professionalità, mi è capitato di incontrare soggetti a malapena alfabetizzati.

3. I verbali di consegna, come quello del Cavallotti dell’8 luglio, a parte la mia assenza di oltre due mesi di quel periodo, sono stati certamente redatti da due parti (Atm e Comune di Messina) e quindi da due funzionari. Mi sembra quindi che lo stato del Cavallotti, se è -sfuggito- nel corso della verbalizzazione al funzionario Atm, censurabile quanto vogliamo, è sfuggito anche al funzionario del Comune di Messina. E allora mi convinco sempre di più che fra vertici Atm e vertici di altri Enti, alla fine la differenza, come dicevo prima, non deve essere poi così abissale! Naturalmente quello che affermo non ha alcun valore nel solo caso in cui l’8 luglio la struttura sia stata ritrovata dai due funzionari tirata a lucido dopo l’esecuzione dei lavori di allargamento delle rampe…

4. In relazione alle condizioni dei servizi igienici, invece, l’ingegner Manna non può avere alcun motivo di doglianza, perché quello che ho visto con i miei occhi qualche giorno fa, insieme all’assessore alla Mobilità Capone (e non scendo nei raccapriccianti dettagli) denota solo che alcuni (spero pochi) nostri concittadini meriterebbero non l’accoglienza di servizi igienici decenti, bensì di accomodarsi nelle cloache di Calcutta (e senza offesa per Calcutta).

5. Circa l’incapacità dei vertici di assumersi le proprie responsabilità, mi auguro che il riferimento non sia nei miei riguardi, visto che ho personalmente disposto, per quanto non di mia competenza, l’intervento di un autoespurgo nei bagni (!!!), l’acquisto e collocazione delle plafoniere mancanti, delle manichette antincendio ecc., assumendomi considerevoli responsabilità, trattandosi di lavori straordinari eseguiti su una struttura non di proprietà Atm.

Quanto sopra solo per chiarezza, con preghiera di pubblicazione integrale e con la precisazione che fra me e l’ingegner Manna, da oltre un decennio intercorrono rapporti di reciproca stima sul piano sia umano, sia professionale.