Oceano e Mastroeni, Cgil: «Sbagliato chiudere l'Esa senza avere un'idea sul futuro dei lavoratori, né su come affrontare i problemi dell'agricoltura siciliana»
«Chiudere l’Esa senza avere un’idea sul futuro dei lavoratori né su come affrontare gestire e risolvere i problemi dell’agricoltura siciliana e del territorio è sbagliato e irresponsabile». Il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano (nella foto), commenta così la vicenda dell’ESA, Ente di sviluppo Agricolo della regione Sicilia di cui è stata annunciata la soppressione. Una decisione quella dell’assessorato che ha provocato una decisa reazione dei sindacati convocati dallo stesso assessore appena un mese fa per un Tavolo di lavoro di ricognizione sull’attività dell’ente e degli oltre 500 lavoratori in vista di una più funzionale riorganizzazione.
Su questo punto in particolare le organizzazioni sindacali hanno chiesto al presidente Lombardo un incontro urgente. Oceano e Giovanni Mastroeni, segretario della Flai (la categoria della Cgil che segue i lavoratori del comparto agricoltura), oggi hanno incontrato i 46 lavoratori del Centro di meccanizzazione di Barcellona fortemente preoccupati per il loro futuro. «A parte la soppressione dell’Ente – spiega Mastroeni – l’assessorato non ha ritenuto di darci alcuna spiegazione sul futuro di questi lavoratori. E questo nonostante un accordo con la Regione che ne prevede la stabilizzazione».
Oceano ha sottolineato poi l’importanza delle politiche agricole e di cura del territorio quali elementi di potenziale sviluppo per l’isola: «Pensare di eliminare gli sprechi parcheggiando centinaia di persone in qualche ufficio, senza sapere cosa faranno ed abbandonando l’agricoltura e il territorio a se stesso è il contrario di ciò che serve alla Sicilia. Mai come oggi appare necessario un forte rilancio delle politiche di sostegno e supporto all’attività agricola per aumentarne la produzione, la qualità e quindi l l’occupazione e, soprattutto, curare il territorio. Per questo chiediamo al Presidente della Regione un confronto serio per individuare le soluzioni più idonee alla vertenza e individuare idonee politiche di sviluppo del settore agricolo». Domani intanto gli oltre 500 lavoratori regionali dell’Esa manifesteranno a Palermo per protestare contro la soppressione dell’Ente.
