-Scenderemo in piazza anche noi, ma senza bandiere di partito e pullman che arrivano da lontano-. E aggiungono: -il Ponte è voluto dalla maggioranza dei cittadini e la politica ha il dovere di realizzarlo-
Venerdì scorso Daniele Ialacqua della ‘Rete No Ponte’ aveva voluto sfidare, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione di oggi, il ‘Comitato Ponte Subito’ cui aveva detto di scendere in piazza per -vedere quanti vi seguiranno-.
-Accogliamo con grande entusiasmo la sfida che ci ha lanciato la ‘Rete No Ponte’ – risponde stamani con una nota il Comitato favorevole alla grande opera dello Stretto – e rispondiamo che ai muscoli preferiamo il cervello, e che – almeno in questa fase – le nostre principali attività saranno culturali, intellettuali e territoriali. Stiamo già organizzando convegni, conferenze e manifestazioni sulle due sponde dello Stretto in cui coinvolgeremo i principali attori attivi del Ponte, e non solo l’Anas, l’Impregilo, il Governo e la Società Stretto di Messina, ma anche con il contraente generale Eurolink, la giapponese Ishikawajima, la Danese Cowi e tutte le altre aziende impegnate nella realizzazione del progetto. Porteremo nello Stretto i più grandi ingegneri del mondo, quelli che hanno ideato il progetto preliminare che diventerà esecutivo entro giugno 2010. E ci faremo promotori sul territorio di stand illustrativi ed esplicativi in cui forniremo ai cittadini tutte le informazioni utili, approfondite e attendibili sul progetto, smentendo una ad una tutte le favole che i contrari hanno portato avanti fino ad oggi.
Certamente anche noi penseremo a manifestazioni di piazza, cortei e proteste qualora ce ne fosse l’esigenza e cioè nel momento in cui – speriamo mai – l’iter burocratico e cantieristico per la realizzazione del Ponte dovesse essere bloccato per l’ennesima volta. Al momento il Governo esprime una chiara volontà di realizzare il progetto che ci sta a cuore: per quale motivo dovremmo scendere in piazza adesso? Lo faremo nel momento in cui dovessero esserci nuovi problemi e intoppi, perchè a noi interessa che il Ponte venga realizzato e che questo territorio abbia il rilancio che merita-.
Nella nota, il ‘Comitato Ponte Subito ha rispolverato un sondaggio effettuato dal Centro Demoscopico Cierre e pubblicato il 24 giugno 2008 su -Il Sole 24Ore- in cui è emerso che il 50,1% dei cittadini calabresi e siciliani residenti nelle aree più direttamente interessate è favorevole al Ponte sullo Stretto di Messina. Il sondaggio infatti fu realizzato su un campione di 361.123 cittadini di Reggio Calabria, Messina e Villa San Giovanni.
-Il dato è particolarmente significativo – commenta il prof. Bruno Sergi, docente di Economia Internazionale all’Università di Messina e fondatore del movimento – perché è rappresentativo delle zone che si troveranno al centro dei lavori per il ponte e per i connessi collegamenti stradali e ferroviari. E se oltre la metà di quanti vivono più vicini al ponte è favorevole, non è azzardato ritenere che il consenso in tutta la Calabria e in tutta la Sicilia sia notevolmente superiore-.
-Pertanto non dobbiamo dimostrare, con i muscoli, quanti saremo – prosegue la nota – la realizzazione del Ponte non è solo un diritto della politica, ma un dovere! E’ un dovere perchè il Ponte è stato un cavallo di battaglia delle ultime campagne elettorali del Governo centrale, del Governo della Regione Sicilia, delle Amministrazioni della Provincia di Messina e dei Comuni di Messina e di Reggio Calabria. In tutti questi territori i cittadini hanno scelto in modo plebiscitario quelle parti politiche che sostenevano il progetto del Ponte. La democrazia vive il suo massimo momento dentro le urne, non nelle piazze. La realizzazione del Ponte, quindi, non è solo legittimata democraticamente ma è anche un impegno che la politica ha assunto con gli elettori e noi vigileremo affinché questo impegno venga mantenuto difendendo i diritti dei cittadini che questo Ponte lo vogliono eccome! In quest’ottica, il prossimo banco di prova saranno le elezioni Regionali in Calabria del prossimo marzo: vedremo anche lì se vincerà chi sostiene il Ponte o chi lo critica-.
-Infine – conclude il prof. Sergi – sempre con riferimento alla sfida che ci ha lanciato la ‘Rete No Ponte’, vogliamo specificare che se e quando avremo l’esigenza di scendere in piazza, noi lo faremo con stile. Ai nostri eventuali cortei e alle nostre manifestazioni non saranno presenti bandiere politiche di alcun tipo. Non siamo un movimento politico, né abbiamo ideologie di riferimento. Vogliamo solo sostenere il progetto del Ponte e accoglieremo nel nostro movimento uomini e donne, giovani e anziani, laici e religiosi, liberali e comunisti, cittadini di destra e cittadini di sinistra senza alcun condizionamento. E, ancora, se e quando avremo l’esigenza di scendere in piazza, lo faremo riempiendo le strade di cittadini del territorio. Non arriveranno pullman da chissà dove perchè il nostro movimento non è ideologico ma territoriale. Manifestare con stile significa questo: senza riferimenti politici e senza pullman che arrivano da lontano solo per ingigantire il numero dei manifestanti. La ‘Rete No Ponte’ si è contraddetta più volte. Da una parte sostiene che a decidere sul Ponte devono essere solo e soltanto i cittadini dello Stretto, ma poi quando manifestano si riempiono di bandiere falce e martello e accolgono centinaia di pullman che arrivano da tutte le Regioni Italiane e addirittura dal Piemonte dove è nato il movimento ‘No Tav’ che poco ha a che vedere con il Ponte sullo Stretto. Il loro ‘No’ è un ‘No’ ideologico, come tutti quelli che quarant’anni fa dicevano ‘No’ all’A3 Salerno-Reggio calabria perchè -non era una priorità-. Oggi cosa sarebbe la Calabria senza A3? Lo stesso discorso è valido per il Ponte: dopo che sarà realizzato diventerà indispensabile e tutti quelli che adesso dicono ‘No’ con scetticismo saranno i primi a usufruire dei benefici che porterà al territorio-.
Nel comunicato-fiume diffuso alla stampa stamani, il Comitato Ponte Subito ha snocciolato i primi dati riferiti all’attività di questi giorni spiegando che -la nascita del nostro movimento è stata accolta da moltissime adesioni condite da commenti ed esclamazioni tipo ‘Finalmente’, ‘Era ora’ ecc. ecc. In appena quattro giorni, nella casella di posta elettronica pontesubito@ilcalcestruzzo.it abbiamo ricevuto oltre 100 adesioni, e la pagina del ‘Comitato Ponte Subito’ su Facebook ha avuto quasi 500 iscrizioni. I primi giorni del nostro Comitato hanno risposto in modo brillante alle nostre aspettative, andando oltre e generando un tipo di entusiasmo e di gioia per la nostra presenza al di là di quanto ci saremmo mai aspettati. E’ evidente che il nostro movimento nasce per dar voce a quei cittadini, che sono tanti, che considerano il Ponte un’importante opera per lo sviluppo del territorio-.
