In manette anche un tunisino per una rapina a Gualtieri Sicaminò

Non ha esitato un momento a denunciare alla Polizia i propri estortori. Non è facile che accada ma la collaborazione delle vittime nella quasi totalità dei casi è garanzia di successo. La Squadra Mobile ha arrestato tre persone, due delle quali con l’accusa di aver taglieggiato il titolare di un bar di Rometta Marea e di un negozio di parrucchiere per uomo di Messina. Il terzo deve invece rispondere di rapina.

In carcere sono stati rinchiusi Ignazio Lombardo, 30 anni di Condirò, Carmelo Damiano 38 anni di Venetico ed il tunisino Ahmed Jlassi, 26 anni residente a Torregrotta.

I problemi per il commerciante iniziarono esattamente un anno fa. Ignazio Lombardo, di professione operaio, dopo aver eseguito dei lavori in una casa di proprietà del commerciante, cominciò ad avanzargli richieste di denaro. Piccole somme, intorno a 20-30 euro che l’uomo corrispose convinto che tutto finisse lì. Ma Lombardo cominciò a richiedere cifre più consistenti che l’uomo rifiutò di pagare. Per vendetta la notte del 14 novembre dello scorso anno gli fu incendiata la saracinesca del negozio di parrucchiere. Un’intimidazione che non spaventò la vittima. L’uomo denunciò tutto alla Squadra Mobile facendo anche i nomi dei responsabili. La Polizia avviò una serie di intercettazioni telefoniche ed ambientali e cominciarono a seguirli passo dopo passo. Il 27 dicembre Lombardo, Damiano ed Jlassi misero a segno una rapina al distributore API di piazza Duomo a Gualtieri Sicaminò che fruttò 430 euro. Un colpo che gli agenti seguirono praticamente in diretta visto che sull’auto dei rapinatori era stata posizionata una cimice. Grazie a questi riscontri, ma soprattutto al coraggio della vittima, gli investigatori della Squadra Mobile hanno potuto arrestate i tre. I provvedimenti sono stati firmati dal gip Maria Eugenia orlando su richiesta del sostituto procuratore Maria Pellegrino.