Un operaio di Saponara ebbe rapporti sessuali completi con la bambina di nove anni e mezzo. Condannata anche una coppia di coniugi di S.Teresa di Riva che molestava sessualmente i due figli

Pena esemplare per un operaio quarantottenne di Saponara che avrebbe abusato per anni della nipotina. I giudici della Seconda Sezione Penale del Tribunale lo hanno condannato a 15 anni di reclusione mentre il PM Federica Rende ne aveva chiesti 10.

L’operaio avrebbe abusato della bambina fin dal 2001. Quando i due restavano soli in casa l’uomo allungava le mani, palpeggiando la nipotina nelle parti intime. Poi, all’età di 9 anni e mezzo, la piccola fu costretta ad avere il primo rapporto sessuale completo con lo zio. Quando la piccola tentò di ribellarsi l’operaio minacciò di rivelare ai genitori gli abusi che la ragazzina aveva subito da parte di alcuni coetanei. Impaurita da queste minacce la bambina preferì sottostare alle richieste sessuali dello zio. Ma i Carabinieri, che stavano indagando sugli abusi subiti dalla bambina da parte dei coetanei, scoprirono anche le violenze inflitte dallo zio. Dopo l’intervento degli assistenti sociali fu presentata una denuncia in Procura e per la ragazza finì un incubo durato per lunghi anni.

E sempre oggi, sempre i giudici della Seconda Sezione Penale del Tribunale, hanno condannato una coppia di coniugi di Santa Teresa di Riva che avrebbero molestato sessualmente i due figli di 4 e 7 anni. La vicenda risale al 2005. Il marito, 33 anni, è stato condannato a 9 anni di reclusione, la moglie, 41enne, a 7 anni.